Matrimoni dal mondo: sposarsi in Mongolia

La ragazza è bella come le nuvole bianche e il ragazzo è coraggioso come l’aquila del deserto di gobi. Noi auguriamo eterno amore tra la sposa e lo sposo e felicità per tutta la vita

Tradizionale augurio mongolo agli sposi

La sconfinata Mongolia, è un paese in cui le cerimonie nuziali sono celebrate – secondo la tradizione instaurata da Gengis Khan – con un rito unico al mondo e pieno di folklore, che inizia prima del giorno del matrimonio vero e proprio.

Una volta combinata l’unione tra due giovani, la ragazza dovrà acconciare i suoi capelli in un gioco particolare di trecce, per mostrare il suo status di promessa sposa.

La cerimonia deve essere celebrata in un giorno di luna crescente che non preveda pioggia, i mongoli la considerano un pessimo auspicio.

Arriviamo al giorno delle nozze: lo sposo, vestito di giallo e di rosso arriva a cavallo insieme ai suoi amici e parenti, e si dirige verso la yurta della sposa, attorno la quale la squadra fa un giro a cavallo.

È il momento di un avvenimento divertente: una delle amiche della sposa blocca il fidanzato e la sua squadra con un drappo di lana, e gli pone delle domande a indovinello.

Una volta soddisfatta delle risposte, lo sposo le offre un dono ed entra con i suoi compagni nella yurta, dove è il momento del banchetto, tra cibo, canti, danze e soprattutto giochi di indovinelli e domanda e risposta, dove – in linea con le usanze internazionali – “chi perde beve”.

Le prove non sono finite qui per l’ormai prossimo marito: ad un certo punto del banchetto viene condotto davanti alla sposa e alle sue amiche per una prova di forza: oggetto della sfida è l’osso del collo di una capra, che lui dovrà rompere con le mani.

Se non dovesse riuscire, non è prevista nessuna conseguenza tragica eccetto le prese in giro delle damigelle e parenti della sua fidanzata!
Terminata la festa, quando per la sposa è giunto il momento di andare, le sue amiche si legano tra loro con le cinture, per ostacolarne simbolicamente l’uscita e dimostrare il loro dispiacere nel doverla cedere a suo marito.

È il momento del saluto ai genitori, dopodichè la ragazza parte alla volta dell’abitazione del suo sposo, sempre a cavallo e scortata da ragazzi e ragazze che scherzano e giocano tra loro durante il tragitto.

Davanti alla yurta di lui, ci saranno due piccoli falò che gli sposi devono saltare: un’usanza per scacciare i mali e assicurare prosperità alla nuova famiglia.
Una volta entrati, inizia la vera e propria cerimonia nunziale, al termine della quale gli sposi offrono vino a tutti i presenti, che celebrano la festa ballando e cantando.

Il dono tradizionale del marito alla nuova moglie sono tre bauli: uno per contenere la biancheria, uno per il cibo, e un terzo che contiene un ombrello, in segno di protezione e a conferma del fatto che la pioggia in Mongolia non viene proprio ben vista!

Fonti: retecivica.milano.it

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