Il mondo a colori di Erwitt in mostra a Palazzo Ducale di Genova

 

Nei momenti più tristi e invernali della vita, quando una nube ti avvolge da settimane, improvvisamente la visione di qualcosa di meraviglioso può cambiare l’aspetto delle cose, il tuo stato d’animo. Il tipo di fotografia che piace a me, quella in cui viene colto l’istante, è molto simile a questo squarcio nelle nuvole (Elliott Erwitt)

Se la vita è una commedia, Elliott Erwitt ne è l’interprete per eccellenza. Colui che lancia sul palcoscenico l’umanità intera in formato fotografia. Da volti celebri a persone comuni. Così la commedia per immagini del fotografo statunitense va in scena dal prossimo 11 febbraio, e fino al 16 luglio, nel sottoporticato di Palazzo Ducale a Genova, con la prima grande retrospettiva di immagini a colori a lui dedicata: Kolor.

Dove il colore si erge a vera novità, rispetto allo standard bianco e nero che è sempre stato il punto fermo dell’artista. La tecnica regina, in un regno di scatti votati all’ironia e all’assurdità della vita.

Nelle 135 fotografie esposte nella mostra ligure, promossa da Palazzo Ducale e curata da Biba Giacchetti, con il progetto grafico e di allestimento di Fabrizio Confalonieri, si ammira tutta la vena ironica di Erwitt, la sua comicità e la chiave poliedrica che apre tutte le porte del suo genio creativo. Scatti scelti da lui in persona, tratti da due grandi progetti:

• Kolor
• The Art of André S. Solidor

Dove il primo vive di scoperte di vecchi negativi Kodak, che rivelano il linguaggio proprio di Erwitt, tra ritratti di personaggi famosi e immagini irriverenti, mentre il secondo – crea un vero e proprio alter ego del maestro, con tanto di autoritratti e una produzione che nulla lascia al caso.

Se Kolor è frutto dell’analogico mondo Kodak, la sezione di André S. Solidor ama il digitale e Photoshop, la nudità gratuita, l’eccentricità. Due universi paralleli, eppur entrambi rappresentanti del creativo mondo della fotografia.

Ironia, metafora e puro divertimento surreale sottendono una seria riflessione sui meccanismi e le assurdità dell’arte contemporanea e del suo mercato.

Un vero e proprio viaggio durato mesi, che il fotografo ha deciso di affrontare attingendo dal suo immenso archivio a colori. Una tecnica finora relegata ai suoi lavori editoriali, pubblicitari e istituzionali: dalla politica al sociale, dall’architettura al cinema e alla moda. Immagini dunque sostanzialmente diverse, sulle quali ha posato uno sguardo critico e contemporaneo a distanza di decenni, che ci fanno conoscere un mondo parallelo al nostro.

È questo il cuore di un sorprendente percorso espositivo, elegante e ironico, dove Marilyn Monroe, Fidel Castro, Che Guevara, Sophia Loren e Arnold Schwarzenegger sono solo alcune delle numerose celebrities fissate dal suo obiettivo. Immagini su cui Erwitt posa uno sguardo tagliente ed empatico al tempo stesso, da cui emerge ironia e complessità.

Non solo star planetarie però. La mano dell’artista americano si posa sulla sua fotocamera per ritrarre con il medesimo interesse persone comuni, portando all’ennesima potenza l’etica democratica del suo lavoro:

uomini e donne colte nel bel mezzo della loro normalità, della quotidianità delle loro vite.

Da Miami a New York, da Las Vegas alla Florida e al Nevada. E poi le case chiuse di Amsterdam, un matrimonio in Siberia. È la commedia della vita, che il maestro 89enne ritrae con una sapienza e un’eccentricità degna di storia.

Parigino di nascita (1928), è figlio di genitori ebrei di origine russa e trascorre la sua infanzia in Italia, dove resta fino al 1938 per emigrare in seguito negli Stati Uniti. Il fascismo decreta l’abbandono della penisola e lui stesso dichiara:

“Grazie a Benito Mussolini sono americano!. In quell’America vista come il “luogo dove ti trovi in un dato momento, dal momento che non stai andando in nessun altro luogo”.

Negli States Elliott vive prima nella Grande Mela e poi a Los Angeles, dove studia fotografia e dà avvio a quella che sarà la sua sfolgorante carriera, che lo porta a essere riconosciuto globalmente come grande fotografo specializzato in fotografia pubblicitaria e documentaria.

Il suo stile segue l’impronta del Henri Cartier-Bresson, tra i fondatori della storica agenzia Magnum, una delle più importanti al mondo, fiera titolare di alcuni tra i più grandi reportage e documentari, di cui Erwitt diviene membro nel ’53. Con Magnum ha raccontato gli ultimi sessant’anni di storia e civiltà contemporanea cogliendo, con piglio prettamente giornalistico, tutta la drammaticità, ma anche gli aspetti più divertenti e ironici della vita. E della società occidentale nello specifico.

“Nei momenti più tristi e invernali della vita, quando una nube ti avvolge da settimane, improvvisamente la visione di qualcosa di meraviglioso può cambiare l’aspetto delle cose, il tuo stato d’animo. Il tipo di fotografia che piace a me, quella in cui viene colto l’istante, è molto simile a questo squarcio nelle nuvole. In un lampo, una foto meravigliosa sembra uscire fuori dal nulla”.

La sua passione per il viaggio ha incoronato il suo mestiere. Erwitt ha letteralmente girato il mondo in lungo e in largo, iniziando la sua carriera da professionista nel 1949, ma è con l’agenzia Magnum che spicca il volo, garantendogli la firma di diverse campagne pubblicitarie e grandi servizi, prima di diventarne presidente a fine anni ’60.

Nei suoi spostamenti, accanto alle attrezzature professionali non dimentica mai di portare con sé una Leica M3, piccola e maneggevole, a cui dedica un uso personale, registrando tutto ciò che lo colpisce in modo particolare. Da questo macchinetta sono state scattate molte delle immagini che lo hanno reso famoso in tutto il mondo.

Oggi Genova lo ospita, dando al pubblico la possibilità di apprezzare in modo totalmente inedito ciò che di lui non si è mai visto: la sua inedita produzione a colori.

 

Info utili:
Titolo
ELLIOT ERWITT KOLOR

Periodo
11 febbraio – 16 luglio 2017

Sede
Sottoporticato di Palazzo Ducale
Genova, Piazza Matteotti, 9

Orari
Da martedì a domenica 10 – 19
La biglietteria chiude un’ora prima

Biglietti (comprensivi di audioguida)
€ 11,00 intero;
€ 9,00 ridotto
Informazioni
199.15.11.21 (dall’estero 02 89096942)
mostre@civita.it
www.palazzoducale.genova.it
www.mostraerwitt.it

 

Credits: Ufficio stampa Civita 

 

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