Passenger It Trends Survey, la mappa di come viaggiano i popoli del mondo

“E’ ben difficile, in geografia come in morale, capire il mondo senza uscire di casa”

 

Paese che vai, abitudine di viaggio che trovi. Lo dimostra un rapporto pubblicato da Sita, la Cooperativa mondiale di compagnie aeree e aeroporti. Tra i numerosi sondaggi regolarmente pubblicati, anche quello sulle abitudini dei passeggeri “Passenger It Trends Survey 2016”.
Il rapporto, frutto di una ricerca condotta su un campione di più di 9000 persone in 19 paesi diversi, vuole essere una vera e propria mappa identificativa dei viaggiatori di tutto il mondo e delle loro abitudini.

Nell’immaginario collettivo quelle italiane sono note per gli stereotipi. Rumorosi, chiassosi, generalmente in gruppo. Ossessivi al punto da controllare di continuo i documenti, o scaramantici quando applaudono all’atterraggio, quasi a voler dire al pilota: “grazie che ci hai portato a destinazione tutti interi, te ne siamo davvero grati”. Insomma, gli italiani in viaggio si riconoscono in un batter d’occhio e con estrema facilità.

“Anche quando partiamo, ci portiamo dietro le nostre qualità e le nostre squisite leggerezze. Se in Italia ci diamo un contegno, varcata la frontiera viene fuori di tutto: l’incoscienza e la generosità, l’intuito, il pressapochismo e la rustica astuzia che porta al furto sistematico delle bottigliette di shampoo dalle stanze d’albergo”  scrive ironicamente Beppe Severgnini in “Italiani con valigia”. 

Ma -a parte gli stereotipi- le stranezze non esistono solo nel Bel Paese. Sul campione preso in considerazione gli avventurieri alla ricerca dell’esperienza memorabile sono solo il 9%; il 14% dei viaggiatori usufruiscono –portafoglio permettendo- dei servizi più lussuosi; stessa percentuale per gli iperconnessi, quelli che vivono il viaggio con impazienza.

Infografica, Passenger It Trends Survey 2016

Infografica, Passenger It Trends Survey 2016

 

Il rapporto pubblicato da Sita dimostra che gli europei sono solitamente i più maniaci del controllo, con una tendenza alla pianificazione esasperata. Nel timore che qualcosa possa andare in maniera imprevista, cercano di sbrigare la maggior parte delle operazioni di viaggio prima di partire.

A farci compagnia ci sono i brasiliani che nel 92% dei casi sono continuamente preoccupati di perdere i propri bagagli e per questo chiedono informazioni più volte nel corso del viaggio.
Sono i russi invece, a mostrare maggiore spirito d’avventura (15%). Più inclini all’acquisto di biglietti low cost, vanno a caccia delle occasioni last-minute.

E’ quello cinese il viaggiatore tecnologico per eccellenza: nel 70% dei casi è iperconnesso sul suo smartphone e controlla costantemente lo status del suo volo.

La tecnologia, del resto, è qualcosa che ci unisce tutti : europei, cinesi, russi, brasiliani. Lo stesso Dave Bakker, Presidente di Sita Europa sostiene: “la tecnologia è l’alleato delle compagnie e degli aeroporti per migliorare l’esperienza di chi vola”

Ed è questo uno degli aspetti fondamentali che il rapporto intende evidenziare: nell’era della rivoluzione digitale preferiamo utilizzare un dispositivo elettronico piuttosto che interagire con delle persone nel corso del viaggio.

Indagine: Passenger It Trends Survey 2016
http://www.sita.aero/globalassets/docs/surveys–reports/passenger-it-trends-survey-2016.pdf

Fonte: Sita, Cooperativa mondiale di compagnie aeree e aeroporti

 

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