Australia aborigena da passeggiare

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Tra le tendenze emergenti del 2014 l’Australia del Nord si sta posizionando quale meta preferita dagli italiani.

Terre incontaminate e colori mozzafiato sono i motivi alla base della scelta della destinazione di chi ormai assuefatto ai viaggi tradizionali, va in cerca di esperienze alternative da incidere nella memoria.
E il Northen Territory australiano ben si presta allo scopo. Culla della cultura aborigena, il territorio conserva pitture rupestri nei parchi Kakadu, Uluru, Watarrka e Katherine.
E’ qui che si possono scoprire i misteri del Dreamtime, “l’era dei sogni”, che per la mitologia aborigena corrisponde all’epoca antecedente la creazione del mondo.

Tra le attività da non perdere dopo aver affrontato un viaggio lungo quasi un giorno, il bird watching con piu’ di 400 specie di uccelli acquatici, le discese in canoa o kayak nelle 13 gole del Parco Nazionale di Nitmiluk o lungo l’Edith verso le omonime cascate che finiscono in una piscina naturale e il  Larapinta Trail, 232 km per un tour di sei giorni con sosta nelle immense terre deserte in campi attrezzati con docce, acqua calda, servizi igienici, cucine e tende riscaldate.
La cena  sotto le stelle nelle notti più miti è un must da non perdere, mentre le guide si occupano di preparare tradizionali ricette sul fuoco da campo e una guida esperta di costellazioni  svela i misteri del cielo australe.

Ma la capacità di sorprendere di questa regione è ancora dietro l’angolo.
Spostandosi verso sud-ovest  ecco apparire il mistero di Uluru, uno dei simboli più famosi dell’Australia.
Situato al centro dell’Uluru Kata Tjuta National Park nel Red Centre australiano, Uluru è un luogo intriso di cultura e antiche spiritualità. Patrimonio dell’umanità, il maestoso monolite attende  il visitatore per meravigliarlo con la sua imponenza e i suoi colori.

All’alba e al tramonto il sole infuocato colora il monolite di mille sfumature dall’ocra al rosso, all’arancio.
La crescita della richiesta turistica ha prodotto un aumento di offerte di intrattenimento, per cui si può ammirare lo spettacolo affittando un posto in elicottero o, se siete temerari, salendo su una delle mongolfiere.
Se non amate librarvi in aria, una moto o il dorso di un cammello vi faranno immergere nei colori ocra del tramonto.
Se invece siete appassionati di scalate, non lasciatevi tentare. Uluru si può scalare, ma la roccia rossa ha un profondo significato spirituale per le popolazioni locali che chiedono di rispettare le loro credenze e non effettuare scalate.

Da Uluru si percorre il Red Center Way che collega Ulurum, Kings Canyon, Alice Springs.

A metà  strada tra Alice Springs e Uluru, all’estremità occidentale della George Gill Range, si arriva al Kings Canyon,  profondo 270 metri.
Il canyon fa parte del Watarrka National Park, abitato dalla popolazione dei Luritja da oltre 20.000 anni.

600 specie di piante e animali endemici australiani popolano questa zona famosa per le ripide pareti di roccia rossa formatesi dopo milioni di anni di erosione.

Anche se impegnativi, i 6 chilometri di percorso del Kings Canyon Rim Walk non si possono perdere.
Nelle circa 3-4 ore di passeggiata guidata da un esperto aborigeno, si spalancano le spettacolari vedute delle gole sottostanti e dei paesaggi. Dal Giardino dell’Eden, piscina naturale permanente circondata da una vegetazione rigogliosa, alle insolite formazioni di roccia erose dal tempo di Lost City, la città perduta.

Se non si è molto allenati, si può scelgliere il sentiero Kings Creek Walk,  che percorrendo la base del canyon, passando per lussureggianti felci ed eucalipti si arriva alla piattaforma panoramica da cui ammirare dal basso le pareti rocciose del canyon.

Tra le attività, si può partecipare al safari sul dorso di un cammello con pernottamento in campi attrezzati e cene sotto le stelle, visitare su un quad la Kings Creek Station un ranch dell’outback ancora operativo o fare un volo panoramico in elicottero.

Chi volesse approfondire la conoscenza della cultura aborigena, può mettere in programma una visita alle isole Tiwi.

A due ore di traghetto o a mezz’ora di volo da Darwi, si arriva alle Tiwi, le ‘Isole dei sorrisi’ così chiamate per le isole Tiwi per l’ospitalita’ della popolazione.

Info utili:

Gli aeroporti di Uluru, Darwin e Alice Springs, si raggiungono dalle principali città australiane tramite voli interni della durata di circa 3/4 ore di volo.

Periodo migliore dell’anno: da maggio a settembre.

 

 

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