Il Garante della Concorrenza multa Tripadvisor per 500mila euro.

Arriva a  conclusione l’istruttoria avviata a maggio nei confronti di Tripadvisor dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

A seguito della segnalazione dell’Unione Nazionale Consumatori, di Federalberghi e di alcuni consumatori, l’Autorità ha accertato la scorrettezza commerciale realizzata a partire dal 2011 da TripAdvisor LLC, società di diritto statunitense, e TripAdvisor Italy S.r.l. e ha sanzionato in solido i due operatori per 500 mila euro.

Con questo provvedimento, l’Antitrust ha vietato la diffusione e la continuazione di una pratica commerciale consistente nella “diffusione di informazioni ingannevoli sulle fonti delle recensioni, pubblicate sulla banca dati telematica degli operatori, adottando strumenti e procedure di controllo inadeguati a contrastare il fenomeno delle false recensioni.”
La questione è che TripAdvisor comunica al consumatore di essere una piattaforma prevalentemente social, e pubblicizza la propria attività mediante claim commerciali che enfatizzano il carattere autentico e genuino delle recensioni, inducendo i consumatori a credere che le informazioni siano sempre attendibili in quanto espressione di reali esperienze turistiche.

A giudizio dell’Autorità, le condotte contestate violano gli articoli 20, 21 e 22 del Codice del Consumo e risultano “idonee a indurre in errore una vasta platea di consumatori in ordine alla natura e alle caratteristiche principali del prodotto e ad alterarne il comportamento economico”.


L’intervento dell’Antitrust punta a evitare che i consumatori facciano scelte economiche, in ordine ai servizi resi dalle strutture turistiche ricercate sul Tripadvisor, basandosi su informazioni pubblicitarie non rispondenti al vero.

L’Autorità ha ritenuto la pratica commerciale scorretta in base alle seguenti considerazioni:

  • Tripadvisor è in grado di condizionare in modo evidente e tangibile le scelte dei consumatori attraverso il proprio portale di recensioni
  • Il comportamento economico del consumatore può essere alterato dalla presenza di informazioni non veritiere su un sito che, prospettandosi come la più grande community di viaggiatori, si presume renda un servizio assolutamente imparziale ed affidabile.

Non è la prima volta che Tripadvisor viene richiamato all’ordine dalle autorità che sorvegliano il funzionamento del mercato, ha sottolineato Alessandro Nucara, Direttore Generale della Federalberghi in una nota stampa.  Nel febbraio 2012, l’Autorità britannica per la pubblicità (Advertising Standards Authority) ha imposto a Tripadvisor di eliminare dalla descrizione del proprio servizio le espressioni volte a far ritenere che tutte le recensioni pubblicate sul sito sono rilasciate da veri viaggiatori, sono oneste, reali ed attendibili.
A ottobre 2011, il Tribunale di Parigi aveva condannato Expedia, Tripadvisor ed Hotels.com a pagare una multa da 430mila Euro per aver messo in atto pratiche sleali e ingannevoli.

L’azione di Federalberghi, ha concluso Nucara,  proseguirà, in Italia ed a Bruxelles, con l’obiettivo di porre ulteriori argini alle recensioni fasulle e di modificare la normativa che consente ai furbetti dell’anonimato di ledere i diritti altrui godendo di una sostanziale impunità.

INFO: Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – Federalberghi

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