Aste per i selfie, adieu. Anche la reggia di Versailles, sull’esempio di altri importanti musei del mondo come il Louvre di Parigi, il Moma di New York e gli Uffizi di Firenze, ha messo al bando l’uso dei bracci telescopici per autoscatti. Troppo alto il rischio di urtare e danneggiare le opere esposte in un momento storico in cui quella dei selfie è una vera e propria mania che ha contagiato anche gli amanti dell’arte.
Ormai c’è chi addirittura preferisce dare le spalle alla Gioconda per scattarsi una foto e pubblicarla sui social piuttosto che spendere quei pochi secondi concessi davanti al quadro per contemplare il suo sorriso enigmatico.
Il primo a dire no ai selfie è stato l’Hirshhorn museum and sculpture garden di Washington, seguito dal secondo museo più visitato al mondo: il Metropolitan museum of art di New York con più di 6 milioni di turisti l’anno (dati The art newspaper). Un’eccezione che sorprende è invece la National gallery di Londra dove il selfie resta ancora libero nonostante la folla che ogni giorno visita le sue sale (oltre 5 milioni di persone l’anno).
Tutti d’accordo, invece, per quanto riguarda il divieto di flash e treppiedi.
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