Boom del turismo di lusso

In piena crisi economico-finanziaria che sembra non finire, il turismo del lusso made in Italy non conosce freni. Anzi cresce, si modifica e sbarca nella Capitale. Parola di Federalberghi Roma. Il luxury travel nel Belpaese resta una delle maggiore attrattive per stranieri (il 13 per cento), segnando un costante aumento dal 2005 ad oggi di arrivi big spender.

Americani, cinesi, e russi in cima alla lista di chi sceglie di viaggiare in fascia alta”. E se le previsioni dipingono una crescita di arrivi americani (+6 per cento) e cinesi (+10 per cento) nei prossimi anni, una battuta d’arresto viene registrata per i turisti russi, storicamente attratti da riviera romagnola e Versilia. Diminuiti nell’ultimo anno del 30 per cento a causa della crisi internazionale, del deprezzamento del rublo e delle sanzioni occidentali verso Mosca.

Accanto alla crescente richiesta, crescono anche le strutture 5 stelle. Secondo quanto dichiarato a La Repubblica da Giuseppe Roscioli, presidente Federalberghi Roma, “la Capitale sta sperimentando un fenomeno nuovo”. Accanto ai classici e grandi hotel pentastellati, con tante stanze e servizi extra-lusso, stanno nascendo piccoli alberghi che scelgono qualità del servizio, dell’accoglienza e ricercatezza. Sempre di più il lusso è interpretato come servizio altamente personalizzato e capacità di interpretare i desideri dell’ospite.

Piccoli e ricercati alberghi, storici marchi del lusso, spa resort, meravigliose dimore storiche, di pregio e sui laghi, boutique delle grandi firme italiane. A tutto questo si aggiunge la maestosa offerta culturale della Capitale, unica al mondo. Tutto a disposizione di una clientela che non vuole rinunciare ad essere coccolata dall’elegante, storico e nobile savoir-faire italiano.

Print Friendly, PDF & Email

copyright Riproduzione riservata.