A Forlì la mostra Steve McCurry, Icons and Women

steve mccurry icons and women

Dal 26 settembre al 10 gennaio 2016 i Musei di San Domenico a Forlì ospiteranno la rassegna dedicata ad uno dei fotoreporter più famosi e amati al mondo: Steve Mc Curry, Icons and Women.

Una raccolta di oltre 180 foto di diverso formato che il fotografo di Philadelphia ha selezionato, insieme alla curatrice della mostra Biba Giacchetti, per raccontare quell’universo di esperienze ed emozioni che caratterizzano sempre il suo lavoro e che ancora una volta ruotano attorno all’essere umano. Una selezione di alcune delle foto più famose di McCurry, a cui si sommano altre inedite, non ancora pubblicate nei suoi libri.

Protagoniste indiscusse di questo viaggio intorno all’uomo e al nostro tempo le icone femminili. Immagini di donne forti come Aung San Suu Kyi, da sempre attiva nella difesa dei diritti umani in Birmania e premio Nobel per la Pace nel 1991. Ritratti di donne capaci, con il loro sguardo impaurito, fiero, dolce, di rimanere impresse nella memoria collettiva. È il caso della ragazza afghana, immortalata fuori le mura della scuola femminile frequentata nel 1984 nel campo profughi di Peshawar. Oggi immagine simbolo di McCurry, autore dello scatto, del National Geographic, che le ha dedicato la famosa copertina di giugno 1985, e soprattutto di speranza. Speranza di pace in un mondo agitato da guerre e esodi di massa. La stessa che si legge negli occhi dei tanti profughi e rifugiati che in questi giorni rischiano la vita, coltivando il sogno di un futuro migliore.

Steve mccurry icons and women

Rangoon, Burma (Myanmar), 1995

Ed è proprio alla “Ragazza afghana” che è dedica un’intera sezione dell’esposizione. Il celebre ritratto sarà offerto al pubblico, accanto alla sala dell’Ebe di Canova, insieme ad altre due foto: un’ inedita ed un’altra scattata a distanza di oltre diciassette anni. L’episodio del ritrovamento da parte di McCurry della giovane donna a cui deve la sua fama mondiale di fotoreporter è documentato da un video girato dal National Geographic e proiettato nel corso della mostra.

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Peshawar, Pakistan, 1984

Al tema della guerra, della violenza e delle atrocità di cui l’uomo sa macchiarsi è dedicata una sezione specifica. Qui ci si perde tra una serie di scatti che McCurry è riuscito a immortalare nel corso dei suoi numerosi viaggi nelle aree calde del globo. Tra questi anche la foto che ritrae il crollo delle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001. Uno scatto fortunato per un fotoreporter e una pagina nera nella storia dell’umanità.

steve mccurry icons and women

New York, USA, 2001

Fulcro dell’intero percorso espositivo restano le immagini femminili. Ritratti di donne di culture, etnie, età diverse che McCurry è riuscito a catturare con il suo obiettivo e a racchiudere in un unico spazio, annullando ogni confine e limite linguistico, generazionale, culturale per un finale lieto, in cui prevalgono la poesia, la pace e l’accoglienza.

steve mccurry icons and women

Tibet, 2000

Oltre alle fotografie la mostra prevede anche un video in cui il reporter racconta il suo modus operandi, la sua filosofia di vita e la sua passione più grande, la fotografia. Altri aneddoti e curiosità sugli scatti esposti saranno raccontati dallo stesso Steve McCurry e si potranno ascoltare grazie all’audioguida inclusa nel prezzo del biglietto e a disposizione dei visitatori.

steve mccurry icons and women

Rajasthan, India, 1983.

Al termine della mostra, nel bookshop dei Musei, sarà inoltre acquistabile il volume McCurry/Icons, curato da Biba Giacchetti, con una selezione di 50 foto tra quelle più belle o alle quali il fotografo si sente particolarmente legato e una serie di retroscena che lo stesso McCurry racconta nell’intervista rilasciata alla curatrice.

 

Info e prenotazioni
mostrastevemccurry.it

Orari
Venerdì 25 settembre apertura straordinaria. Dalle 20.00 alle 23.00. Chiusura biglietteria alle 22.00.
Dal martedì al venerdì dalle 9:30 alle 18:00.
Sabato, domenica e festivi (1 novembre, 8 dicembre 2015 e 6 gennaio 2016) dalle 10:00 alle 18:30.
Giovedì 24 e giovedì 31 dicembre dalle 9:30 alle 13:30.
Chiuso il lunedì e il 25 e 26 dicembre 2015 e il 1 gennaio 2016.

La biglietteria chiude un’ora prima.

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