Si chiude con successo il Taste of Roma 2015. La formula è piaciuta al pubblico romano e non, che nello scorso weekend ha invaso gli spazi dei giardini dell’Auditorium Parco della Musica di Roma fino a notte inoltrata.
Sui 48 piatti gourmet presentati, si aggiudicano il primo posto Francesco Apreda e Alba Esteve Ruiz
Vediamo alla classifica:
I PRIMI SETTE
Per TgTourism e per il pubblico intervistato a campione, vincono a pari merito per equilibrio di sapori e gusto:
- ‘Dolce di mozzarella di bufala, grattachecca di frutta e balsamico’ di Francesco Apreda
- ‘Battuta di gambero rosso, burrata, crema di melanzane affumicate, confettura di pomodoro, senape e brut ma bon al pistacchio’, dell’emergente Alba Esteve Ruiz.
Per tutti e quattro i giorni della manifestazione il pubblico ha apprezzato le loro proposte con un continuo passaparola.
A seguire
- ‘Il raviolo croccante, castrato, mirto e pecorino’ di Riccardo Di Giacinto
- I ‘Tortelli di sfoglia di grano arso con cacio comtè, pere kaiser e mandorle di Noto tostate’ di Stefano Marzetti
- Il ‘Choco Passion’ di Heinz Beck
E ancora
- Francesco Apreda con i suoi ‘Vermicelli di soia al sugo di ricciola e cozze’
- Alba Estev Ruiz con la ‘Ricciola al carbone, bieta, limone, cetriolo ed erba glaciale’
QUELLI CHE NON HANNO CONVINTO APPIENO
Strano a dirsi, ma le ricette di Heinz Beck non hanno convinto il pubblico
Mentre sui ‘Sedanini De Cecco con gamberi rossi, purea di melanzana affumicata e croccante di pane’ ci sono stati pareri discordanti, l’ ‘Uovo poché su amaranto con tartufo nero estivo’ e la ‘Tartare di manzo con caviale calvisius e panna acida allo yuzu’ non hanno convinto, o meglio, da Heinz Beck ci si aspettava di più… noblesse oblige.
In effetti abbiamo assaggiato due volte i ‘Sedanini De Cecco con gamberi rossi, purea di melanzana affumicata e croccante di pane’ erano salati, il pane non era croccante e non arrivava il sentore di affumicato della purea di melanzana, mentre nell’ ‘Uovo poché’ i sapori non legavano. La ‘Tartare di manzo con caviale calvisius e panna acida allo yuzu’ non ha colpito i palati, ‘non rimane in memoria’ ci hanno detto.
Buoni commenti per lo ‘Spaghetto cacio e pepe con polvere di cozze e menta fritta’ di Andrea Fusco, ma a detta di molti la polvere di cozze non si sentiva, era un semplice e buono cacio e pepe.
Riguardo le sue ‘Capesante in tempura al nero di seppia con latte di cocco e guanciale’ molti hanno ritenuto che il latte di cocco rovinasse i sapori.
‘Arepa di mais, tuorlo d’uovo, erbe e “chicharon” di Roy Caceres è piaciuta, ma senza grandi sottolineature.
Interessante, invece, l’idea dell’impasto con il levistico (tipo di sedano originario del sud-ovest asiatico) per i ‘Tagliolini freddi al levistico, coda e tartufo’, ma non in equilibrio i sapori secondo il pubblico.
Stesso parere per gli ‘Agnolotti al parmigiano reggiano, rucola e uova di aringa’ di Daniele Usai, al palato arrivava solo il sapore del parmigiano a discapito di quello delle uova di aringa. Anche nel caso del ‘Rosso di Mazzara , cocco e passion fruit’ al pubblico non è piaciuto l’inserimento del cocco.
Le altre proposte da Angelo Troiani a Giulio Terrinoni a Cristina Bowerman a Marco Martini si sono assestate nella media senza grandi feedback e con qualche critica.
TORNIAMO ALL’EVENTO
Le proposte sono state molte, tutte di qualità. Se una pecca vogliamo trovare è stata forse la mancanza di comunicazione riguardo all’organizzazione: solo una mappa poco dettagliata, niente schede informative sugli eventi cui aderire, così il pubblico si è trovato disorientato, perché non capiva quali eventi ci fossero e come parteciparvi. Molti hanno avuto la brutta sorpresa di non poter assistere alle lezioni degli chef che si svolgevano nell’area ‘Electrolux Chefs’ Secrets’ perché quasi tutte sold out: in pochi sapevano che bisognava comprare in anticipo il biglietto online o alla cassa d’entrata. Si sono ritrovati all’ora di inizio dell’evento convinti di poter prenotare e acquistare il biglietto al desk di ingresso, invece l’acquisto era possibile solo alla cassa all’entrata ed era già sold out.
Da sottolineare l’altissimo livello professionale di Heinz Beck nel condurre la lezione ‘Risotto all’acqua di pomodoro con salsa di rucola e tartare di tonno’: la grande passione per il suo lavoro si è imposta tra attenzione agli studenti e cura altissima per la riuscita della ricetta.
Difficoltà di partecipazione anche al Blind Taste (assaggi bendati per scoprire la propria capacità nel riconoscere i sapori), nonostante ci fossimo prenotati giovedi alle 23:00 e venerdi in due orari diversi, siamo riusciti ad assistervi solo dopo molta insistenza alle 22 di venerdì, il nostro posto non c’era più. Brava e competente, comunque, la chef-farmacista Milly Callegari, con i suoi preziosi consigli.
Divertenti e alla portata di tutti gli assaggi condotti da Paolo Trimani che ogni sera ha raccontato due grandi vini abbinati a una ricetta.
Partecipazione attiva della Regione Lazio, con un programma di ricette realizzate con prodotti del territorio e abbinate ai vini regionali.
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