È uscito lo scorso settembre il nuovo libro di Laura Delli Colli, Pane, film e fantasia. Il gusto del cinema italiano edito da ERI in coedizione con Istituto Luce . Il libro è stato pubblicato in un anno speciale, dove l’importanza del cibo rappresenta il fulcro principale attorno al quale ruota EXPO 2015, il cui tema è “nutrire il pianeta”.
L’autrice, dopo circa dieci anni di ricerche, in una rassegna dettagliata propone una raccolta di cinericette attraverso le quali vuole analizzare i cambiamenti degli italiani in questi ultimi sessant’anni.
L’Italia è stata da sempre considerata la patria del buon cibo e dell’ottima cucina, ma a causa di nuove mode, diete ed urgenze lavorative è cambiato lo stile e le abitudini delle esigenze alimentari degli italiani.
Per questo Delli Colli in Pane, film e fantasia fa un excursus, attenzionandone i diversi passaggi, che riflettono la società dell’epoca grazie all’occhio attento di alcuni registi: nei film del Neorealismo, De Sica e Rossellini proponevano piatti poveri, come le minestre. Negli anni ’50 sono arrivati Sordi e le celeberrime spaghettate che hanno rappresentato per anni l’emblema dell’italiano medio postbellico.
Olmi e Bertolucci negli anni ‘70 hanno filmato la cucina dell’Italia rurale nei rispettivi Albero degli zoccoli, con la polenta e Novecento con i tortellini di zucca.
Tra gli anni ’80 e ’90 Ettore Scola mette in scena grandi tavolate insieme alla moda degli aperitivi, come avviene in La famiglia e La terrazza fino ad arrivare ai giorni nostri con i film di Ferzan Ozpetek che fa della tavola, della cucina e dei dolci, simboli della famiglia e dell’amicizia, il centro nevralgico delle scene dei suoi film più celebri come avviene in La finestra di fronte e Le fate ignoranti.
In questo contesto l’autrice sottolinea anche come sia complessa e dinamica la costruzione corale di una sequenza di un film che si svolge attorno ad un tavolo.
I 5 piatti simbolo della storia del cinema italiano in Pane, film e fantasia:
Maccaroni – Un americano a Roma (1954), Steno
Una delle sequenze più celebri del cinema italiano che ha reso famoso Sordi in tutto il mondo con la frase: “Maccarone, m’hai provocato e io ti distruggo…”
Bavarese alle fragole – La grande abbuffata (1973), Marco Ferreri
Un weekend culinario per 4 amici che hanno deciso di porre fine alla loro vita con il cibo e la bavarese alle fragole rappresenta l’ultimo cibo consumato.
Bucatini alla matriciana – Il Divo (2008), Paolo Sorrentino
Sono il piatto preferito di Giulio Andreotti.
Lasagne – Pranzo di Ferragosto (2008), Gianni Di Gregorio
Il pezzo forte del film
Il coniglio alla ligure – La Grande Bellezza (2013), Paolo Sorrentino
Durante la cena il cardinale Bellucci (Roberto Herlitzka), appassionato di cucina racconta nel dettaglio i segreti di questa pietanza.
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