Roma, gli impressionisti tornano al Vittoriano

“Dal Musée d’Orsay IMPRESSIONISTI. Tête à Tête”. È il viaggio autunnale che riporta da Parigi a Roma i grandi Impressionisti parigini, in una mostra esposta, fino al 7 febbraio 2016, al Complesso del Vittoriano.

Degas, Manet, Renoir, Rodin, Cezanne, Pissarro, Morisot. Tutta la schiera di pittori che nel 1874, nello studio del fotografo francese Nadar, ha dato il via alla nuova corrente artistica, l’impressionismo, che ha stravolto gli schemi accademici del periodo.

Un’esposizione, frutto della collaborazione costante tra Musée d’Orsay e Complesso del Vittoriano, che vede una rassegna di sessanta opere, tra quadri e sculture, dei più grandi esponenti del movimento.

Jentaud, Linet et Lainé

Jentaud, Linet et Lainé – Edgar Degas

La chiave scelta dai curatori è la messa in luce della società parigina della seconda metà dell’Ottocento, attraverso gli occhi dei pittori che quell’epoca l’hanno vissuta, apprezzata e dipinta. La dolce vita parigina, raccontata con i ritratti di personaggi famosi, letterati, pensatori e artisti, immersi nella loro dimensione personale e mondana. Il percorso della mostra immerge il visitatore nello spirito dell’epoca, uno spaccato di società riconoscibile dai volti, dagli oggetti, dagli accessori, attraverso una rivoluzione degli sguardi di cui solo il movimento impressionista fu portavoce, con il suo rinnovamento stilistico.

Il ritratto come asse portante, in un percorso che inizia con il bronzo di Rodin, che raffigura Alphonse Legros, del 1915. Passando poi a uno dei più conosciuti esponenti della corrente impressionista: Edgar Degas, con il suo autoritratto del 1855, ancora influenzato dai dettami dall’Accademia, ma già capace di cogliere l’essenza del movimento che sarebbe nato di li a breve. Sempre di Degas, poi, si possono ammirare i volti pensosi di tre giovani industriali parigini, nell’opera “Jentaud, Linet et Lainé”.

Tra le opere scelte per la mostra, alcuni grandi capolavori, tra cui “Il Balcone” di Édouard Manet (in copertina), dove l’artista ritrae Berthe Morisot, l’unica donna esponente del movimento impressionista. E il ritratto di Stephan Mallarmé, poeta e amico del pittore, un quadro capace di raccontare, attraverso i volti, l’intimità tra i due amici, che spesso si incontravano a discutere di arte e letteratura, ma anche di moda e gatti.

Con l’Impressionismo il nocciolo della ricerca artistica diventa la rappresentazione della realtà, così come viene vista dal pittore. Scompare la pittura storica, mitologica, religiosa e i quadri diventano espressione di contemporaneità.

Impressione: levar del Sole - Claude Monet

Impressione: Levar del Sole – Claude Monet

Una rottura degli schemi del passato e dei canoni imposti dell’Accademia. Così è nato l’impressionismo nel 1874, in quello studio fotografico. Lì, in autonomia, un gruppo di pittori rifiutati dall’Accademia e criticati dai giornali dell’epoca si rifugiano per esporre. Un quadro di Claude Manet in particolare viene rifiutato, deriso e esposto nei locali del fotografo: Impressione, Levar del Sole.

Da qui il nome Impressionismo, nato senza alcun manifesto o regola, ma solo da una concomitanza di circostanze, che riunì un gruppo di artisti e diede vita a un nuovo stile di pittura. Il desiderio di dipingere la vita moderna e reale, a diretto rapporto con la natura (en plein air), e di rifiutare la pittura conservatrice della società del tempo, chiusa negli atelier a ritrarre forme e spazi inanimati. È l’impressione del pittore fissata sulla tela ciò che conta davvero. Attraverso un particolare tipo di luce, un momento fugace del tempo.

La mostra è organizzata da Comunicare Organizzando, con il coordinamento di Alessandro Nicosia; curata da Guy Cogeval, presidente del Musée d’Orday, Xavier Rey, direttore delle collezioni del dipartimento di pittura del museo e Ophelie Ferlier.

Dettagli

Periodo: 15 ottobre 2015 – 7 febbraio 2016
Luogo: Complesso del Vittoriano, Ala Brasini. Salone delle mostre temporanee

Orari: da lunedì a giovedì ore 9,30-19,30 – venerdì e sabato ore 9,30-22,00 – domenica ore 9,30-20,30
La biglietteria chiude un’ora prima.
Ticket: euro 12,00 (intero) – euro 9,00 (ridotto)

Per informazioni: tel. 06/6780664 – www.comunicareorganizzando.it

 

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