Effetto Parigi, è davvero boom cancellazioni alberghiere?

L’effetto attentati di Parigi firmati Isis è dirompente e restituisce oggi una Roma blindata, con una macchina della sicurezza, pensata per entrare in azione a ridosso del Giubileo, costretta ad accendere i motori molto prima, già da oggi, a sei giorni dagli attacchi al cuore di Francia. E alla paura per l’incolumità dei cittadini si aggiungono le ripercussioni che il terrorismo ha su uno degli assi portanti delle economie mondiali, quella italiana in primis, il turismo.

Già pochi giorni fa era stato Roberto Necci, dell’Ada Lazio a lanciare l’allarme sul boom di disdette alberghiere dopo quanto accaduto: “Il primo impatto degli attentati di Parigi è stata una cancellazione delle prenotazioni negli alberghi romani nei giorni subito successivi, superiore alla media. La gente ha paura. Se questa situazione dovesse continuare, ci aspettiamo una cancellazione delle prenotazioni anche per il Giubileo. La situazione è preoccupante per tutti, ora dobbiamo stare alla finestra e osservare”.

Rilevazioni che si aggiungono ai crescenti dubbi sull’impatto positivo che il Giubileo può rivestire per il turismo nella capitale. In vista dell’Anno Santo in realtà le prenotazioni alberghiere non sono mai del tutto decollate e gli hotel romani non sono certo pieni per il periodo fine novembre-inizio dicembre. “Riferendoci al periodo dell’8 dicembre – commenta Giuseppe Roscioli di Federalberghi Roma – ammontano a poco più del 50% dei posti disponibili“. E ora, con lo spettro del terrorismo internazionale,la situazione potrebbe precipitare.“ Psicosi e Paura rischiano di trasformare il tutto in un flop turistico.

Per questo Roscioli pochi giorni fa, dichiarando che la cosa sicuramente avrà un contraccolpo sulla Capitale, ma non si sa ancora di che entità, ha annunciato la creazione di un osservatorio, per monitorare l’andamento delle cancellazioni o le mancate prenotazioni in vista del Giubileo e capire se davvero c’è stato un effetto Parigi. Inoltre Federalberghi sottostima molto il fenomeno Giubileo come carro trainante del turismo di dicembre, stimando un incremento degli arrivi legati all’Anno Santo del 4-5 per cento. “Che si traducono in circa 700 mila presenze in più in tutto il periodo, che una città come Roma non sente. E’ chiaro che ai fini dell’affollamento ci sarà una concentrazione maggiore in quelle 20 date importanti, che sono gli eventi giubilari del Vaticano. Ma non si prevedono 20 milioni di persone come qualcuno ha pensato“.

Anche il turismo scolastico è in apprensione, i dirigenti scolastici contattano la prefettura di Roma chiedendo rassicurazioni sulle gite in capitale con gli alunni, a cui il prefetto Gabrielli risponde che “questi atteggiamenti di paura vanno sconfitti con il buon senso, altrimenti faremo solo quello che loro vorrebbero, rendere la nostra società invivibili attraverso la paura e l’insicurezza. Siamo consapevoli di vivere in una minaccia, ma questo non ci deve indurre a sentimenti di paura. Dobbiamo vivere la nostra vita, sapendo che le istituzioni stanno lavorando in modo serio affinché la vita dei cittadini sia tranquilla”. Il succo è ‘maestre, venite in gita con i vostri alunni a Roma’.

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