La Fontana di Trevi riapre dopo 17 mesi di restauro. I lavori, finanziati dalla Casa di moda Fendi, sono costati circa 2 milioni e 180 mila euro.
«un restauro così importante non avrebbe potuto essere sostenuto dalla pubblica amministrazione senza il sostanziale apporto della Maison Fendi – ha dichiarato Claudio Parisi Presicce, Sovrintendente Capitolino – con cui abbiamo posto in essere una reciproca, fattiva e anche inedita collaborazione. Una partnership preziosa che nel 2016 verrà consolidata e sviluppata ulteriormente con nuove e stimolanti iniziative».
La nuova Fontana di Trevi è stata restituita nel suo splendore originale ai Romani e ai turisti che arrivano da ogni parte del mondo, in tempi da record. Con un intervento di restauro e di pulitura del gruppo scultoreo, un nuovo sistema idrico per proteggere il marmo e un impianto di allontanamento dei volatili. La Fontana, inoltre, è stata dotata di un nuovo sistema di illuminazione artistica, dei veri e propri giochi di luce azionati, per l’occasione, dal noto stilista Karl Lagerfeld.
Durante il periodo di restauro cominciato nel 2014, la Sovrintendenza Capitolina, aveva fatto realizzare una pannellatura trasparente, attorno alla piazza, ciò ha permesso ai visitatori di poter continuare ad ammirare la Fontana di Trevi, ma anche di entrare fisicamente dentro il monumento, un vero e proprio incontro ravvicinato con l’opera, grazie a una passerella panoramica. Un cantiere di restauro innovativo, in grado di consentire l’accesso a uno dei capolavori più belli e più visitati della Capitale.
La storia
La realizzazione della Fontana di Trevi, legata alla costruzione dell’Acquedotto Vergine che risale all’epoca di Augusto, si deve al papa Clemente XII (1730-1740), che nel 1732 indice un concorso al quale partecipano i maggiori artisti dell’epoca. Il pontefice sceglie il progetto dell’architetto Nicola Salvi (1697-1751). La Fontana rappresenta un arco di trionfo, con una profonda nicchia centrale dominata dalla statua di Oceano che guida il cocchio a forma di conchiglia, e circondata da una larga scogliera ricca di numerose piante scultoree che guidano lo scorrere dell’acqua. I rilievi esprimono il rapporto dialettico tra storia e natura.
La costruzione della Fontana è conclusa da Giuseppe Pannini, che interviene nel progetto originario e regolarizza i bacini centrali della scogliera.
La fontana era stata precedentemente restaurata tra il 1989 e il 1991 e la manutenzione della parte centrale nel 1999.
Le monetine
Il rito del lancio della monetina in Fontana di Trevi è diventato famoso in tutto il mondo intorno gli anni ’50 grazie al cinema e alle canzoni come Three Coins in The Fountain, cantata da Frank Sinatra, che nel 1954 ha vinto un Oscar. La fine della guerra e la Dolce Vita degli anni ’60 hanno contribuito a rendere la Fontana di Trevi, una delle attrazioni principali della città e meta turistica per eccellenza. Anche se la tradizione del lancio della moneta è più antica e risale all’Ottocento, quando si celebrava il rito dell’addio a Fontana di Trevi da parte del circolo degli intellettuali tedeschi, che lanciavano una moneta di spalle, come dono offerto alle divinità ed esprimevano il desiderio di ritornare a Roma.
La Fontana riesce a raccogliere fino a 3000 euro al giorno di monetine lanciate dai turisti. Le monetine raccolte nella Fontana vengono devolute in beneficenza alla Caritas Diocesana di Roma.
Cinema
La Fontana di Trevi rappresenta uno dei monumenti iconici della città di Roma e location storica di film divenuti simbolo nell’immaginario collettivo, tra cui:
Tre soldi nella fontana
Il primo film in cui la fontana è protagonista. La pellicola americana risale al 1954 ed è stata diretta da Jean Negulesco.
Vacanze Romane
Il film di Wyler del 1953 in cui Audrey Hepburn si fa tagliare i capelli in un locale di fronte la Fontana.
La dolce vita
Negli anni ’60 Federico Fellini celebra la fontana con l’indimenticabile sequenza che vede come protagonisti la bellissima Anita Ekberg e Marcello Mastroianni.
Fontana di Trevi
Una commedia italiana del 1960 con Claudio Villa.
Tototruffa ’62
Il celebre film del 1961, di Camillo Mastrocinque, in cui Totò tenta di vendere la fontana a un turista ignaro.
C’eravamo tanto amati
Il film di Ettore Scola del 1974, in cui Nino Manfredi, arriva in ambulanza sulla piazza, mentre stanno girando la famosa scena de La dolce vita.
Curiosità
La decorazione della fontana comprende 30 specie di piante, tra cui: grappoli d’uva, fichi, edere, canne e piante sempreverdi. Ci sono anche animali, come: lumache e lucertole.
Tra i marmi vi è la raffigurazione di un Papa, inciso sulla pietra.
È presente una finta finestra dipinta nella parte destra del complesso.
Il 19 ottobre 2007 l’attivista italiano Graziano Cecchini rovesciò del colorante a base di anilina nelle sue acque, che si tinsero immediatamente di un rosso vivo. Il gesto era indirizzato contro il mercato globale.
Con il successo del restauro della Fontana di Trevi, dopo il Complesso delle Quattro Fontane, si è dato il via al progetto Fendi for Fountains, una serie di restauri, sempre sovvenzionati dalla casa di moda Fendi, di altre quattro fontane della capitale: quella del Gianicolo, la fontana del Mosè, il Ninfeo al Pincio e la fontana del Peschiera.
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