Roma blindata, metal detector al Colosseo

L’effetto attentati di Parigi firmati Isis è stato dirompente e restituisce oggi una Roma blindata. Un piano di sicurezza straordinario che entrerà in vigore da lunedì, deciso dalla Questura, ha portato nella Capitale 700 unità a rafforzare i battaglioni dell’esercito: paracadutisti della Folgore, alpini, mezzi anfibi in pattugliamento del Tevere, legionari di Venezia. E poi i rinforzi ai carabinieri, 500 in più provenienti dai battaglioni mobili di tutta Italia. In tutto 24 mila unità.

“Dispositivo di sicurezza per il Giubileo ai tempi dell’Isis” , così il questore di Roma, Nicolò D’Angelo definisce il piano in vigore da lunedì 23 novembre, quindici giorni prima dell’inizio dell’Anno Santo.  Accanto a nuove aree di servizio, è stato disposto l’incremento dell’attività di pattugliamento a partire dalle aree periferiche. E ci saranno agenti anche sui mezzi Atac“, annuncia D’Angelo.

A venti giorni dalla partenza del Giubileo e a cinque dai terribili attentati simultanei che hanno insanguinato la capitale francese, Roma è presidiata e gli obiettivi sensibili, individuati dal questore, sono aumentati, da 94 a circa 200. E sono questi i luoghi sotto stretta sorveglianza della macchina di sicurezza messa in moto in poche ore.

LUOGHI

Centro storico blindato. Arrivano i metal detector al Colosseo, lo conferma Francesco Prosperetti Soprintendente speciale. Già da sabato i luoghi simbolo del cuore cittadino sono sorvegliati speciali, con un turn over di nuclei di 10 agenti che coprono, dalle sette del mattino all’una di notte, Arco di Costantino, Colosseo e relativa fermata della metro B, zona tra Piazza Venezia e Fori Imperiali, Piazza Navona e Pantheon. E proprio qui, nel cuore turistico di Roma, questa mattina la vita scorre come se nulla stesse accadendo, tra pattuglie di polizia e carabinieri a cavallo lungo il perimetro del Colosseo e gruppi di turisti che si fermano a scattare foto ricordo e consultare mappe della città, in attesa alle fermate dell’autobus, file ai monumenti. Tutto mentre la macchina della sicurezza è attiva e rafforzata a proteggere cittadini e luoghi sensibili. Inseriti in mattinata tra i siti potenziali target scuole internazionali, la sede Air France in via Sardegna e la chiesa di San Luigi dei Francesi con all’interno le tele di Caravaggio. Poi ancora Villa Medici, le ambasciate e tutti i siti francesi, americani e israeliani, Campo de Fiori, piazza Barberini, piazza della Repubblica e, ovviamente, il Vaticano. Tra le aree sorvegliate anche quelle della movida romana, Trastevere in primis, dove ogni sera raduni di giovani si ritrovano e riempiono i vicoli del quartiere.

TRASPORTI

Pattuglia alla stazione Termini

Pattuglia alla stazione Termini

Allerta massima alle stazioni metro e ferroviarie e controlli straordinari. Nel piano annunciato dalla questura saranno disseminate pattugli e uomini sugli autobus Atac. Tutte le fermate della metro A, B e C sono pattugliate H24 da uomini dell’esercito. Impossibile non notarli nella loro tuta mimetica, si posizionano sia all’esterno che all’interno, dopo il passaggio dei tornelli. Intanto la pscosi dilaga e i disagi in metro aumentano a causa dei falsi allarmi diramati di borse e pacchi sospetti sulle linee A e C, che hanno portato a continue chiusure e aperture delle stazioni. Prima la tratta Ottaviano-Battistini (Metro A) e poi Torre Gaia (Metro C). Un avviso quindi a turisti e cittadini dei possibili disagi nel trasporto metropolitano.

Inoltre alle stazioni ferroviarie, Termini in primis, sono aumentati i controlli sia di agenti di sicurezza della stazione che dei carabinieri, oltre alle 700 muove telecamere posizionate e attive su tutta l’area, piazza dei Cinquecento compresa. Interessati dai controlli anche gli scali aeroportuali nazionali. Unità cinofile, pattuglie, posti di blocco a Fiumicino, dove l’Enac ha annunciato misure di sicurezza aggiuntive, con i terminal sono sotto stretta sorveglianza H24 da carabinieri e guardia di finanza, oltre ai controlli invisibili attuati dall’intelligence. Il Leonardo Da Vinci, dalla giornata di ieri, vede un incredibile dispiegamento di forze di sicurezza e aumento di controlli, con conseguenti rallentamenti e ritardi aerei. L’Enac raccomanda per questo ai passeggeri in partenza in queste ore di recarsi in aeroporto con molto anticipo rispetto ai tempi normalmente previsti.

RIPERCUSSIONI. L’allarme 2 è stato diramato e la rigidità nei controlli si respira in ogni istante della giornata. I romani sentono la pressione e la paura di attentati. Ma Roma non è nuova a questo pericolo. Lo ha chiarito bene, al programma In Mezz’Ora, Franco Roberti, procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo: “È da tempo che l’Isis lancia messaggi contro Roma, non è ieri la prima volta. Alfano è stato esplicito e chiaro: il pericolo esiste, ma non è concreto, non è circostanziato. Un pericolo oggettivo da cui guardarci, mettendo in campo tutti i mezzi di prevenzione. I nostri servizi di intelligence funzionano bene e gli organi di polizia giudiziaria funzionano”.

Si spera con questo di frenare, o perlomeno limitare, la psicosi collettiva scaturita dopo l’attacco al cuore della Francia, che sta portando in queste ore un boom preoccupante di disdette alberghiere per novembre e dicembre, come ha affermato Roberto Necci, presidente associazione direttori d’albergo (Ada Lazio): “Il primo impatto degli attentati di Parigi è stata una cancellazione delle prenotazioni negli alberghi romani nei giorni subito successivi, superiore alla media. La gente ha paura. Se questa situazione dovesse continuare, ci aspettiamo una cancellazione delle prenotazione anche per il Giubileo. La situazione è preoccupante per tutti, ora dobbiamo stare alla finestra e osservare”.

La paura dilaga anche tra i dirigenti scolastici che contattano la prefettura di Roma chiedendo rassicurazioni sulle gite nella capitale con gli alunni, a cui il prefetto Gabrielli risponde che “questi atteggiamenti di paura vanno sconfitti con il buon senso, altrimenti faremo solo quello che loro vorrebbero, rendere la nostra società invivibili attraverso la paura e l’insicurezza. Siamo consapevoli di vivere in una minaccia, ma questo non ci deve indurre a sentimenti di paura. Dobbiamo vivere la nostra vita, sapendo che le istituzioni stanno lavorando in modo serio affinché la vita dei cittadini sia tranquilla”. Il succo è ‘maestre, venite in gita con i vostri alunni a Roma’.

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