Seurat, Van Gogh, Mondrian: tre artisti e una mostra sul post-modernismo in Europa

In anteprima europea arriva a Verona, la mostra Seurat-Van Gogh-Mondrian. Il Post-impressionismo in Europa, fino al 28 marzo al Palazzo della Gran Guardia.

70 le opere in mostra, conservate al Kröller Müller Museum di Otterlo, che raccontano la nascita del Post-modernismo, tra la la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, quando George Seurat e di Paul Signac aprono una pagina nuova nella storia dell’arte. Ricordiamo che il “Post-impressionismo” nasce in Francia e si fonda sulla tecnica francese del pointillisme, che attraverso la composizione ottenuta tramite puntini o trattini di molti colori diversi, conferisce all’occhio una percezione diversa dalla realtà. Il percorso espositivo mostra il lavoro degli artisti che hanno sperimentati questa tecnica particolare.

Domenica a Port-en-Bessin (Seraut, 1888)

Domenica a Port-en-Bessin (Seurat, 1888)

La mostra si apre con “l’artista-chiave” del post-impressionismo, Georges Seurat. L’artista è vissuto brevemente, morto aa 32 anni, ma riesce ad affermare il suo stile raffinato caratterizzato dalla tecnica del puntinismo che si realizza all’apice della sua espressione artistica nella celebre opera Domenica a Port-en-Bessin  (1888).

Ragazza. Studio per “Una domenica pomeriggio nell’isola della Grande Jatte” (Seraut, )

Ragazza. Studio per “Una domenica pomeriggio nell’isola della Grande Jatte” (Seurat, 1884-85 )

Sono presenti anche due rari e preziosi disegni, che mostrano la delicatezza con cui Seurat concepisce la figura umana, e in cui emergono anche riferimenti allo studio della nascente fotografia: Ragazza. Studio per “Una domenica pomeriggio nell’isola della Grande Jatte”(1884-85) e Donna con manicotto (1884).

Donna con manicotto (Seraut, 1884)

Donna con manicotto (Seurat, 1884)

Nel percorso della mostra emerge anche la contrapposizione tra la paziente analisi di Seraut e la pittura fremente di Van Gogh. Le sue opere nascono da pennellate ricche di drammaticità, che trasmettono una forza profonda capace di imprimere forti emozioni sulla tela.

Autoritratto di Van Gogh (1887)

Autoritratto di Van Gogh (1887)

A parte il famoso Autoritratto di Van Gogh (1887), sono presenti alla mostra:

Paesaggio con fasci di grano e luna che sorge (Van Gogh)

Paesaggio con fasci di grano e luna che sorge (Van Gogh)

Il seminatore (Van Gogh, 1888)

Il seminatore (Van Gogh, 1888)

 

 

 

 

 

 

 

 

Il seminatore (1888) e il Paesaggio con fasci di grano e luna che sorge (1889). Due quadri che rappresentano i punti di partenza fondamentali per lo sviluppo dell’espressionismo europeo.

coposoione a colori b 1917

Composizione a colori B (Mondrian, 1917)

composizione n.II 1913

Composizione n. II (Mondrian, 1913)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’ultima parte della mostra è dedicata a Piet Mondrian, che negli anni della Prima Guerra Mondiale compie il passaggio all’astrattismo, suddividendo il campo della tela in riquadri di colore. Sono in mostra quattro opere storiche, a partire dal 1913 quali: Composizione n. II (1913), Composizione a colori B (1917), Composizione con griglia 5: losanga, composizione con colori (1919), Composizione con rosso, giallo e blu (1927).

Composizione con griglia 5_ losanga, composizione con colori 1919

Composizione con griglia 5: losanga, composizione con colori (Mondrian, 1919)

composizione con rosso giallo blu 1928

Composizione con rosso, giallo e blu (Mondrian, 1928)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La mostra racconta come sulla scia dell’Impressionismo nasca il Post-impressionismo, che individua e raccoglie tutte le molteplici esperienze figurative sorte negli ultimi anni dell’Ottocento in Europa. Un secolo di profonde innovazioni come quelle portate dalla nascita della fotografia. In questo contesto l’estro della pittura diventa ben diverso e decade l’idea secondo la quale obiettivo dell’arte è il perfetto naturalismo. La pittura deve ricercare un’altra specificità e qui che si pongono le premesse delle Avanguardie.

Accanto a questi tre autori, che guidano il percorso della mostra, emergono anche altre celebri opere, dei maggiori esponenti del post-modernismo, come:

La sala da pranzo (Signac)

La sala da pranzo (Signac, 1886-87)

Paul Signac e il suo capolavoro assoluto La Sala da pranzo (1886-87) con cui l’artista dimostra come questa tecnica particolarissima di stesura del colore si presti non solo a indagare la natura, ma anche a rivelare emozioni nascoste, intimità dell’anima, segreti trattenuti.

Studio per “Le Ranelagh”: Parco con figure (1889 ca.)

Studio per “Le Ranelagh”: Parco con figure (Henri Edmond Cross, 1889 ca.)

Henri Edmond Cross e la sua più rappresentativa opera Studio per “Le Ranelagh”: Parco con figure (1889 ca.).

In luglio, prima di mezzogiorno (1890)

In luglio, prima di mezzogiorno (Theo Van Rysselberghe, 1890)

Theo Van Rysselberghe, l’artista belga, presente alla mostra con In luglio, prima di mezzogiorno (1890), un’opera decisiva nello scenario della pittura europea di fine Ottocento.

10_Presso la croce

Presso la croce (Johan Thorn Prikker, 1892)

08_Cristo in croce

Cristo in croce (Johan Thorn Prikker, 1891-92)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Johan Thorn Prikker che parte dal pointillisme per una ricerca di misticismo, in cui tradizionali soggetti sacri – come Cristo in croce (1891-92) e la Presso la croce (Madonna dei tulipani) del 1892 – vengono affrontati con uno spirito e uno stile legato al simbolismo internazionale.

La mostra veronese è un’occasione unica per ammirare il patrimonio del Kröller-Müller e le opere dei grandi artisti in esso contenute. La mostra è promossa dal Comune di Verona e con il supporto della Fondazione Arena, prodotta e organizzata da Arthemisia Group in collaborazione con il Kröller Müller Museum a Palazzo della Gran Guardia

Informazioni utili:
www.ilpostimpressionismoineuropa.it
T +39 045 8538186.
Orario apertura:
Dal lunedì a domenica dalle 9.30 alle 19.30
(la biglietteria chiude un’ora prima)
Biglietti:
Intero € 13,00
Ridotto € 11,00
Ridotto gruppi € 11,00
Scuola € 5,00

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