San Pietro in Vaticano: le origini della basilica e la sua storia

Il Circo di Nerone, l’obelisco e la tomba di San Pietro

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Ricostruzione del Circo di Nerone

La Basilica di San Pietro in Vaticano sorge nel luogo dove, secondo la tradizione, fu sepolto l’apostolo Pietro nel 64 d.C., nel sito degli Horti di Agrippina, del Circo di Nerone e dell’obelisco, quest’ultimo trasportato a Roma da Augusto nel 30 a.C. quando conquistò l’Egitto. Accanto allo stesso obelisco era stato crocifisso a testa in giù Pietro, mentre adesso il monumento si trova al centro dell’omonima piazza, trasportato nel 1586 per volere di Papa Sisto V. L’area comprendeva anche le necropoli, con tombe pagane dove è stato sepolto lo stesso Pietro, la piramide Meta Rumuli, ormai andata perduta, e il Mausoleo di Adriano, oggi Castel Sant’Angelo. Dopo la morte di Nerone questo luogo venne gradualmente abbandonato, mentre i cristiani si facevano seppellire accanto alla tomba del Santo. Nel 160 d.C. in questo luogo è stata edificata una doppia edicola per onorare il santo, da subito divenuta meta di pellegrinaggio.

La Basilica Costantiniana

Nel 318 d.C. Costantino decide di edificare sulla necropoli una grande basilica in onore dell’apostolo San Pietro, detta Basilica Costantiniana. La struttura era articolata da una pianta a croce latina con 5 navate, dove l’altare corrispondeva alla Tomba di Pietro.

La nuova basilica

Progetti per San Pietro

Progetti per San Pietro

A causa dello stato di abbandono della basilica, nel 1506 Papa Giulio II affidò a Bramante il progetto per la nuova e attuale basilica, che prevedeva la completa demolizione della Basilica Costantiniana. Il Papa aveva commissionato una chiesa con pianta a croce greca sormontata da un’enorme cupola in corrispondenza alla tomba del Santo, insieme a quattro cupole minori e quattro campanili agli angoli. Alla costruzione della chiesa collaborarono Antonio da Sangallo, Carlo Maderno e Gian Lorenzo Bernini.

La cupola

Bramante come sostegno della Cupola aveva fatto inserire 4 enormi pilastri di 43 metri di diametro. Ma alla morte dell’architetto ci vollero ulteriori trent’anni prima che qualcun altro prendesse in mano il progetto: si tratta di Michelangelo, che riuscì a conservare i quattro pilastri e le quattro cupole ma eliminò i campanili occupandosi anche del progetto della facciata. Quando Michelangelo muore la basilica è quasi completa, con la cupola terminata da Giacomo Della Porta in soli due anni seguendo i progetti del maestro. La stessa cupola è riconosciuta in tutto il mondo come il simbolo della basilica e dell’intera città di Roma.
Le misure:
133 metri di altezza, 41,50 metri di diametro (di poco inferiore rispetto al Pantheon di Roma) e 537 scalini dalla base dell’edificio fino alla lanterna.

Informazioni utili:
ORARIO
Dal 1 aprile al 30 settembre
Tutti i giorni ore 8.00-18.00
Dal 1 ottobre al 31 marzo
Tutti i giorni ore 8.00-17.00
BIGLIETTI
Biglietto € 8.00: Ascensore fino al livello terrazzo e si prosegue a piedi (320 gradini)
Biglietto € 6.00: Salita a piedi 551 gradini
Biglietto ridotto € 4.00
Riduzioni per scuole sono possibili presentando alla cassa una attestazione dell’Istituto con l’elenco dei partecipanti.

La facciata e la Porta Santa

Della facciata si occupa Carlo Maderno tra il 1607 al 1614, che segue i progetti di Michelangelo e i pilastri del Bramante, ma li pone tutti su uno stesso piano. La facciata è articolata da colonne d’ordine gigante e sormontata da statue che raffigurano Gesù e undici apostoli (manca San Pietro). Sotto la facciata si sviluppa il portico e 5 porte che permettono l’accesso alla basilica. La porta più a destra è la Porta Santa realizzata in bronzo da Vico Consorti nel 1950, donata a papa Pio XII. Nelle sedici formelle sono raffigurati lo stesso Pio XII e la bolla di Bonifacio VIII che indisse il primo Giubileo nel 1300. Al di sopra sono presenti alcune iscrizioni tra cui le lastre che commemorano le recenti aperture.

Il colonnato e la piazza

Bernini, con il sostegno di Papa Alessandro VII, per realizzare la piazza è stato costretto ad abbattere edifici già esistenti per far fronte a diversi problemi, come la lunghezza della facciata della basilica troppo esigua rispetto all’altezza, e la garanzia di visibilità della cupola di Michelangelo. La piazza doveva, inoltre, accogliere una moltitudine di fedeli senza tralasciarne l’acustica. L’ideale era impostare la piazza su un base ovale avvolgendola da un colonnato a trabeazione e allontanarla dalla facciata con l’inserimento di un piazza retta a forma trapezoidale, che dava un’illusione prospettica di profondità e di equilibrio tra le forme. Il simbolismo racchiuso nella forma della piazza, la rende unica al mondo: la forma ellittica indica l’universo, il portico che si sviluppa dalla basilica rinvia alle braccia della Chiesa che raccolgono l’intera umanità, e le statue dei santi mediano tra la massa del portico e il vuoto del cielo, come la mediazione spirituale tra il mondo e Dio.
Nel colonnato le colonne sono disposte radialmente a file di 4 per un totale di 284 colonne che aumentano progressivamente di diametro, per mantenere invariate le proporzioni con le file di colonne più esterne.

La basilica all’interno 

All’interno della basilica di San Pietro sono custoditi dei capolavori unici, molti dei quali opera del genio di Bernini.
La Cattedra di San Pietro si trova nell’abside della cattedrale ed è stata progettata da Gian Lorenzo Bernini fra il 1656 e il 1665. L’opera rappresenta un trono ligneo che conserva un manufatto del IX secolo, donato nell’875 dal re dei Franchi Carlo il Calvo a papa Giovanni VIII in occasione della sua discesa a Roma per la propria incoronazione a imperatore. A sorreggere la cattedra 4 statue in bronzo che raffigurano dottori della chiesa. Sopra il trono una raggiera di stucchi dorati circondata da angeli e in centro un ovale di vetro piombato raffigurante una colomba, simbolo dello Spirito Santo, è l’unica vetrata colorata dell’intera basilica di San Pietro che regala spettacolari giochi di luce. Secondo la leggenda di epoca medioevale, si credeva che fosse la vera cattedra vescovile appartenuta a San Pietro.
Al centro della basilica troneggia il Baldacchino dell’Altare Papale realizzato da Gian Lorenzo Bernini tra il 1624 e il 1633. L’opera nasce dalla fusione degli antichi bronzi del Pantheon. Caratteristica di spicco sono le colonne tortili, alte 11 metri, congiunte alla trabeazione attraverso quattro dadi di matrice brunelleschiana, che danno maggiore slancio alla struttura del baldacchino. La parte superiore ha una struttura a dorso di delfino con statue (disegnate da Borromini) di angeli e putti. In cima il globo con la croce; le statue sono animate in senso barocco e sono impreziosite da cromature dorate.
Una delle attrazioni artistiche conservate all’interno della basilica è proprio la Pietà vaticana (1497-1499). L’opera è una delle più suggestive del giovane Michelangelo, poco più che ventenne. La scultura marmorea è l’unica opera che arreca la firma dell’artista, posta sulla fascia che regge il manto della Vergine. La Pietà suggerisce una grande eleganza e raffinatezza artistica, conferita dalla morbidezza dei movimenti, soprattutto del Cristo, privo di tensioni, adagiato sulle ginocchia di una giovanissima e simbolica Maria.
Meta di pellegrinaggio all’interno della basilica è anche la tomba di Giovanni Paolo II, precedentemente posta nelle Grotte Vaticane. Dopo la beatificazione del papa è stata spostata nella basilica e tumulata sotto l’altare della Cappella di San Sebastiano.

La Tomba di Pietro e la Necropoli Vaticana

La Tomba di Pietro si trova all’interno delle Grotte Vaticane, sotto l’altare della basilica, ma non è certo che questa sia la collocazione originaria, poiché le reliquie hanno subito delle traslazioni nel corso dei secoli.
Al di sotto del livello delle Grotte Vaticane si trova la Necropoli Vaticana, 10 metri al di sotto della basilica. Si tratta di un cimitero di epoca romana (I – IV secolo d.C.), originario luogo della sepoltura di Pietro, posto accanto al Circo di Nerone, dove è avvenuto il martirio dell’apostolo. I sepolcri presentano iscrizioni con i nomi dei personaggi defunti, e sono decorati all’interno con pitture e stucchi; alcuni di essi hanno pavimenti a mosaico in bianco e nero. La Necropoli precedentemente interrata è stata riportata alla luce grazie all’operazione di scavi voluta da Papa Pio XII, tra il 1939 e il 1949, che voleva essere sepolto accanto alla Tomba di San Pietro.

Informazioni utili:
ORARIO
Visitabili tutti i giorni ore 9.00 – 15.30.
Chiusi domenica e nei giorni 1-2 nov, 8 dic, 24-27 dic, 1 dic, 1 gen, 6 gen.
La prenotazione (obbligatoria) si effettua tramite e-mail inviando un messaggio a scavi@fsp.va, o per fax +39 06 69873017, oppure direttamente presso l’Ufficio Scavi (ingresso a sinistra del colonnato berniniano).
Non possono accedere agli scavi i ragazzi di età inferiore ai 15 anni.
BIGLIETTI
Modalità di partecipazione: Prenotazione obbligatoria

 

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