A Milano il mito di Barbie, icona globale dal 1959

barbie the icon

La Mostra

Prima del Mudec, il Museo delle Culture di Milano, a renderle omaggio ci hanno pensato milioni di bambine sparse per il mondo, che, alla bambola più venduta da sempre, hanno dedicato almeno un angolo della propria camera da letto e una buona fetta della propria infanzia. Forse anche qualcosina in più. Per chi ancora non l’avesse capito si tratta di Barbara Millicent Roberts, questo il suo nome di battesimo. Per tutti Barbie.

Più di una bambola, un’icona globale. Non un oggetto d’arte in senso stretto, un pezzo da collezione. Attorno alla storia, all’evoluzione e al mito di Barbie si sviluppa l’esposizione Barbie. The Icon, aperta al pubblico del Mudec fino al prossimo 13 marzo. Ed ecco che dalla dimensione intima e privata dei giochi d’infanzia di milioni di bambine si guarda alla bambola più amata come simbolo e mezzo di comprensione e studio dell’evoluzione sociale. Nel corso della rassegna il “giocattolo” rinuncia in parte alla sua dimensione funzionale per riappropriarsi del valore storico-antropologico di cui è portavoce e fornire una nuova chiave di lettura del mondo: fatta di forme, colori, luci, fantasie.

Le Sezioni

Dal suo debutto, il 9 marzo 1959 al New York International Toy Fair, il mito di Barbie non ha conosciuto crisi. In grado di abbattere barriere geografiche e linguistiche, culturali e generazionali, la bambola più fashion della storia si è fatta interprete dell’evoluzione del nostro tempo e della società, riuscendo a cambiare senza rinunciare alle sue caratteristiche fondanti: quelle di icona globale.
Attorno al concetto di icona e ai quasi 57 anni di evoluzione e storia della Barbie si snoda l’intero percorso espositivo. Con un occhio che guarda agli adulti e l’altro che fa capolino ai piccini, la mostra mira a fornire ai primi informazioni di approfondimento storico-culturale e ai secondi nuovi mondi “rosa” da scoprire e con cui interagire.

Icona di stile e trendsetter, ambiziosa e in carriera, legata alla famiglia e diva al tempo stesso. Sono questi i tratti salienti del personaggio reso celebre dalla Mattel. Questi sono i temi che spiegano la suddivisione, di sala in sala, delle bambole. Da Barbie e la moda, che racconta i suoi esordi di modella e gli outfit griffati realizzati per lei dai più importanti stilisti del mondo, a Barbie Careers, che sviscera le oltre 150 professioni in cui si è cimentata. Da Barbie Family, con cui ci introduce ai parenti più prossimi, agli amici, all’immancabile Ken e ai suoi animali, a Barbie Multietnica, un vero viaggio alla scoperta di culture e tradizioni nel mondo. In questa sezione le bambole indossano i costumi tipici del proprio Paese.

Una delle sale espositive più affascinanti per la cura dei dettagli e la bellezza delle bambole in mostra è quella con cui si conclude la kermesse: Regina, diva e celebrity. Qui vediamo Barbie trasformarsi in alcune delle donne che hanno segnato e contribuito a fare la storia dell’umanità: da Cleopatra a Marliyn Monroe, da Caterina de’ Medici a Audrey Hepburn.

Qualche Curiosità

  • Barbie è il diminutivo di Barbara, il nome della figlia di Ruth Handler, l’inventrice della bambola.
  • Con la Barbie per la prima volta una bambola assume l’aspetto e un ruolo da adulto. Fino a quel momento le bambole erano la copia di neonati.
  • Il primo modello di Barbie in commercio debutta in costume zebrato e con lunghi capelli raccolti in una coda. Da allora numerosi stilisti di fama internazionale hanno contribuito alla sua immagine e ai suoi outfit. Tra questi: Valentino, Dior, Ferrè, Versace, Gucci, Calvin Klein, Prada, Givency, Vivienne Westwood.
  • Nel primo anno di vita del giocattolo furono venduti 350.000 pezzi.
  • Per la Barbie sono stati realizzati un miliardo di abiti per 980 milioni di metri di stoffa.
  • Alcuni modelli sono stati realizzati per celebrare momenti importanti della storia contemporanea, come la fine della Guerra Fredda e la caduta del Muro di Berlino.

 

Info e Prenotazioni

MUDEC – Museo delle Culture
Via Tortona 56, Milano
tel.: 02 54917
sito web: www.MUDEC.it
www.ticket.it/mudec

Orari

Il lunedì dalle 14:30 alle 19:30. Martedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle 9:30 alle 19:30. Giovedì e sabato dalle 9:30 alle 22:30
! La biglietteria chiude un’ora prima

Biglietti

Intero: 10 euro
Ridotto: 8 euro

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