Molise in emergenza, terremoti e neve

Neve a Campobasso

La terra in Molise ha tremato ancora. Anche oggi, quando alle 18,56 e alle 19,20, due scosse, di magnitudo 2.5 e 2.3, sono state avvertite in provincia di Campobasso, e nel giro di pochi giorni sono arrivate a quota 50. Cui si aggiungono temperature in picchiata, fino a 5 gradi sotto zero, e violente bufere di neve, che hanno gettato la regione in piena emergenza.

A Campobasso sono caduti 50 centimetri di neve, in molti comuni le scuole sono ancora chiuse, la circolazione su molte strade è difficile. Neve, scosse e gelo hanno riacceso il doloroso ricordo del terribile terremoto del 2002 che causò il crollo della scuola elementare di San Giuliano di Puglia, dove morirono 27 bambini e una maestra.

A Campobasso intanto si lavora per fare fronte all’emergenza, con il governatore della Regione, Ettore Frattura, che chiede verifiche sugli edifici, e con i sindaci che hanno chiuso gli istituti per diversi giorni. Mezzi spazzaneve e spargisale sono all’opera. Chi è sceso in strada per i sussulti della terra, ha provato a rifugiarsi in auto, ma il freddo è troppo forte. Tutti attendono con ansia il ritorno alla normalità.

Intanto il consigliere nazionale dei geologi, Domenico Angelone lancia l’allarme, sostenendo che “in Molise il 70 per cento delle scuole è a rischio sismico, compresi altri edifici pubblici”. Intanto, dall’Istituto Nazionale di Vulcanologia, Alessandro Amato fa sapere che le scosse degli ultimi tre giorni rientrano nella normalità attività sismica e considera il fatto che l’intera regione, come l’Appennino, sono a rischio sismico e che i terremoti non possono essere previsti. Si possono solo prendere misure atte a tutelare la sicurezza di edifici e persone.

Ma le circostanze di questi giorni rimettono in luce le difficoltà di una regione che vive tra dissesti ed emergenze viabilità, difficoltà infrastrutturali e carenze nella gestione turistica. “Il Molise non esiste” dicono. C’è chi gioca, chi ci crede, chi azzarda teorie telluriche e culturali, in realtà la terra Molisana esiste, eccome. Terre al cui interno si intervallano verdi colline, mare e pianure dai mille colori. Natura incontaminata, archeologia, rocche medievali, castelli, storia e tradizioni popolari. Nonché notevoli eccellenze enogastronomiche.

Da Venafro, antichissimo borgo in provincia di Isernia, abbracciato dall’ampia valle del fiume Volturno, col suo altissimo patrimonio artistico, proseguendo per Scapoli. Da Castel San Vincenzo, adagiato su una bellissima conca verde, per sbattere contro il castello medievale di Cerro a Volturno.

E poi ancora la splendida Agnone, circondata da maestose mura ciclopiche, famosa per la produzione di campane. E Carovilli, antico borgo, che custodisce un piccolo tempio e fortificazioni del secondo secolo, da cui si raggiunge l’area archeologica di Pietrabbondante, importantissimo centro civile e religioso sannitico. Bagnoli del Trigno, Duronia, Saepinum, Pescolanciano, Il Santuario di Castelpetroso, a 40 km da Campobasso, bellissimo e in stile neogotico. Per approdare poi sui 35 km sulla costa molisana, con mare limpido e folta vegetazione, partendo da Termoli, dallo splendido borgo antico alle sue spiagge.

Non mancano le eccellenze enogastronomiche in Molise. L’olio, prodotto in decine di varietà, Venafro e Larino, ma anche Rotello e Colletorto. Il vino, tra cui i marchi Doc Tintilia del Molise, Biferno bianco e Pentro di Isernia. Sena dimenticare salumi, formaggi e tartufi.

 

Le meraviglie del Molise

 

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