Viaggio di nozze, si parte! Bora Bora – Tahiti – Isole Cook

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Tradizionale, esotico o alternativo? Un’unica verità: il viaggio di nozze lascia il segno! Ecco i trend del 2016.


Viaggio di nozze luxury, l’itinerario. Bora Bora – Tahiti – Isole Cook

Dopo Sydney, Nuova Caledonia e Isole Fiji, rientra tra le proposte di luna di miele più dispendiose. Nel cuore dell’Oceano Pacifico, tra le meraviglie della Barriera Corallina e atolli paradisiaci, ecco, l’itinerario in tre tappe per un viaggio di nozze da sogno.

I Tappa – Bora Bora

Si parte da Roma. Destinazione Polinesia Francese, Bora Bora per l’esattezza. L’isola vulcanica si è guadagnata l’appellativo di “Perla del Pacifico” grazie alla laguna che la circonda, tra le più belle al mondo, agli isolotti (motu in polinesiano) disseminati lungo la barriera corallina, alle spiagge bianche, le palme e i resort da sogno che la rendono una delle mete ideali per sposarsi o passarci la luna di miele.

I luoghi da non perdere

Punta Matira. Sarà anche l’unica spiaggia dell’isola ma qui l’acqua è particolarmente trasparente. Considerata da molti la spiaggia più bella al mondo, è ideale per lo snorkeling o un momento di relax all’ombra delle palme.

Monte Otemanu. Imponente, dall’alto dei suoi quasi 730 metri di altezza, rende l’isola ancora più magica. Il naturale gioco di luci e ombre, specie all’alba e al tramonto, ne accentua la vena romantica. Per apprezzarne appieno la magia si potrebbe optare per una mini crociera dell’isola o per un giro in bicicletta lungo l’unica strada che la percorre. 32 km di pedalata, tra colori e una natura mozzafiato.

Monte Pahia. È la seconda cima dell’isola, da scalare (tre ore di cammino) per godere della splendida vista sulla laguna.

Coral Garden. La riserva naturale situata a Taurere.

Marae. Si tratta di antichi templi, una ventina circa, situati tutti lungo la costa. Da visitare: Fare Rua, il più importante dell’isola, Fare Opu, Aehautai, Fare Rai e Nonohaura.

Il giro degli isolotti. Tra tutti Motu Tapu e Motu Tane. Il primo è l’unica via d’accesso all’oceano (Bora Bora è interamente circondata dalla barriera corallina se si esclude questo breve tratto). Il secondo è, invece, appartenuto all’etnologo ed esploratore francese Paul Emile Victor. Particolarmente consigliato il tour in piroga.

Helicopter tour. Non solo via mare. È possibile ammirare l’isola e la laguna anche dall’alto, a bordo di un elicottero.

Cosa Sapere prima di partire

Fuso Orario. UTC  -11

Lingua. Francese

Clima. Mite tutto l’anno. Stagione secca da maggio a ottobre; stagione umida da novembre ad aprile.

Moneta. Franco del Pacifico (CFP). Le banche locali cambiano l’Euro.

Documenti Necessari. Passaporto con validità di almeno 6 mesi oltre il termine del periodo di soggiorno.

Assistenza Sanitaria. Si consiglia di stipulare, prima di intraprendere il viaggio, un’assicurazione sanitaria che preveda, oltre alla copertura delle spese mediche, anche l’eventuale rimpatrio aereo sanitario o il trasferimento in altro Paese.

Patente di guida. Internazionale (modello Convenzione di Ginevra 1949 oppure Vienna 1968).

Elettricità. La corrente elettrica è a 230 volt, CA 60Hz. Le prese di corrente e le spine sono a due lamelle.

II Tappa – Tahiti

Con meno di un’ora di volo da Bora Bora si atterra a Tahiti, l’isola maggiore e più popolosa della Polinesia Francese, nonché la più attiva e dinamica. Altro paradiso tropicale nel cuore del Pacifico, offre paesaggi molto diversi tra loro, tra cascate, vulcani e fondali incontaminati. Imperdibile la frizzante Papeete, capitale della Polinesia e principale punto di snodo e di accoglienza turistica.

I luoghi da non perdere

Papeete. Una volta nel cuore pulsante dell’isola, è d’obbligo una passeggiata tra le bancarelle di frutta, pesce e verdura del mercato centrale, allestite sin dalle prime ore del giorno.

! Il momento ideale per visitarlo è alle quattro del mattino, prima che si riempia di gente.

Non solo generi alimentari. Il mercato è un ottimo shopping center per chi ama l’artigianato e vuole tornarsene a casa con un manufatto locale: ceste, gioielli, strumenti musicali, trapunte di patchwork e altro ancora.

Curiosità. Paul Gauguin visitò la città nel 1891, se ne innamorò e non rientrò più in Francia. Unica parentesi il biennio 1893-1895.

Gita a Moorea. Si raggiunge con soli 40 minuti di traghetto. L’isola gemella di Tahiti è la meno popolata della Polinesia e per questo una delle più incontaminate. Amata dagli artisti, che la scelgono per trarne ispirazione e catturarne le bellezze, l’isola è un paradiso per gli appassionati di immersioni, ma è perfetta anche per fare escursioni a piedi, a cavallo, su quad o a bordo di una jeep. Da non sottovalutarne l’entroterra, lussureggiante e meraviglioso.

Escursione tra gli atolli. Si può scegliere di goderne dall’alto, a bordo di un aeroplano, se non si soggiorna in uno degli hotel di fama internazionale disseminati lungo i principali atolli della barriera. Tra le “isole basse” più battute: Rangiroa, Fakarava e Tikehau. Questi piccoli eden in terra sono ideali per i fan di subacquea, soprattutto se si considerano le creature marine che è possibile incontrare, squali e delfini inclusi.
A soli 200km da Rangiroa si trova Manihi, l’atollo famoso per le ostriche e la perlicoltura tahitiana.

Curiosità. Il pittore Henri Matisse trascorse, nel 1930, tre mesi a Tahiti. Durante il soggiorno, si recò anche a Fakarava. Qui rimase folgorato dai colori e dalla varietà di sfumature della laguna, tanto da dar vita a un nuovo periodo artistico.

! Nella maggior parte delle isole, durante la festa del Heiva i Tahiti, che si tiene ogni anno nel mese di luglio, è possibile assistere agli spettacoli di danze polinesiane, perno della cultura locale.

Cosa Sapere prima di partire

Fuso Orario. UTC  -10

Lingua. Maori e inglese

Clima. Tropicale con potenzialità cicloniche. Rischi di tifoni durante la stagione delle piogge, da novembre ad aprile.

Moneta. Dollaro neozelandese.

Documenti Necessari.
Passaporto. Con validità di almeno 6 mesi oltre il termine del periodo di soggiorno.
Visto d’ingresso. Non necessario per soggiorni di non oltre 31 giorni, ma bisogna essere in possesso di biglietto aereo andata/ritorno e sufficienti mezzi finanziari, oltre che di passaporto.

Assistenza Sanitaria. Si consiglia di stipulare, prima di intraprendere il viaggio, un’assicurazione sanitaria che preveda, oltre alla copertura delle spese mediche, anche l’eventuale rimpatrio aereo sanitario o il trasferimento in altro Paese.

Patente di guida. La polizia rilascia una patente locale su presentazione di quella italiana, dietro pagamento di una tassa.
Norme di guida. Circolazione a sinistra, sorpasso a destra.

Elettricità. La corrente elettrica è a 230 volt, CA 60Hz. Le prese di corrente e le spine sono a due lamelle.

III Tappa – Isole Cook

Due ore e mezza di volo e siamo a Rarotonga, l’isola maggiore per estensione e densità di popolazione delle Cook. Tra atolli corallini e isole vulcaniche si avrà l’impressione di non aver ancora lasciato il paradiso terrestre. Al massimo di essersi spostati solo un po’ più ad ovest.

I luoghi da non perdere

Rarotonga. È il cuore pulsante dell’arcipelago. Il giusto compromesso tra paesaggi e bellezze naturalistiche mozzafiato, avventura e movida. In lungo e in largo è ricca di meraviglie da scoprire in due o tre ore di autobus. A partire dal Monte Raemaru, al centro dell’isola. Tra le altre vette, il Rua Manga che, dai suoi 415m di altitudine, consente di godere di uno splendido panorama. Suggestiva anche la Wigmore’s Waterfall, a sud dell’isola, raggiungibile in jeep o a piedi dalla litoranea. Per saperne di più sulla storia e sugli abitanti del luogo si può far visita al primo villaggio eretto dai missionari, Arorangi, e un salto al Cultural Village. Qui, guidati da un esperto locale, è possibile partecipare ed assistere ad una serie di dimostrazioni della cultura tipica: dalle tecniche di pesca all’intaglio del legno, dalle esibizioni di danza polinesiana all’assaggio di pietanze del luogo. Il centro cittadino più importante dell’isola, nonché capitale dell’arcipelago, è Avarua, città rilassante e ospitale. Naturalmente le spiagge incantevoli e le acque cristalline lungo tutto il perimetro e mai troppo distanti dal centro dell’isola consentono ai visitatori di goderne in qualunque momento della giornata.

Aitukaki. A 220km da Rarotonga, si può raggiungere e visitare facilmente in un giorno. Sono, infatti, disponibili tour dell’isola e crociere sulla laguna giornalieri. E proprio la laguna, dalla caratteristica forma a triangolo, è uno dei punti di forza della seconda isola dell’arcipelago. Costellata da piccole isolette disabitate è interessante anche per i numerosi templi, marae, accessibili al pubblico e testimoni della storia locale prima dell’arrivo dei coloni. Tra i motu da non perdere Tapuaetai e Maina. Qui è possibile fare snorkelling e vedere i nidi dei fetonti. Quanti sperano di avvistare uno squalo in zona rimarranno delusi: Aitukaki, contrariamente alle altre isole nei dintorni, ne è priva.

Atiu. Una rarità geologica, perfetta per gli amanti della natura. Circondata da un anello di coralli fossilizzati, è tra le isole più selvagge dell’arcipelago e forse anche per questo meno battuta dai turisti. Senza dubbi è tra le più spettacolari.
Da non perdere le Tre Grotte, sulla costa nord-orientale, tra Tarapaku Landing e Oneroa Beach, e una passeggiata lungo la barriera corallina fino al Coral Garden, dove molti pesci restano intrappolati con la bassa marea e il ritirarsi dell’acqua. Per i collezionisti di conchiglie Oneroa è un ricco forziere.
Meritano una visita i cinque villaggi dell’isola, tutti equidistanti tra loro (1km), da raggiungere percorrendo la ripida strada che collega Tarapaku Landing al Tengatangi Village. Sullo sfondo piantagioni, macchie di papaie, foreste e il Vairakai Marae, un lungo muro costruito con 47 grandi pietre calcaree.
Imperdibili anche il Fibre Arts Studio, un laboratorio specializzato nella realizzazione delle tivaevae, le variopinte coperte locali, e la Atiu Island Coffee Factory, dove è possibile assistere alle varie fasi di produzione del caffè, fino alla degustazione.

Cosa Sapere prima di partire

Fuso Orario. UTC  -11

Lingua. Francese

Clima. Mite tutto l’anno. Stagione secca da maggio a ottobre; stagione umida da novembre ad aprile.

Moneta. Franco del Pacifico (CFP). Le banche locali cambiano l’Euro.

Documenti Necessari. Passaporto con validità di almeno sei mesi oltre il termine del periodo di soggiorno.

Assistenza Sanitaria. Si consiglia di stipulare, prima di intraprendere il viaggio, un’assicurazione sanitaria che preveda, oltre alla copertura delle spese mediche, anche l’eventuale rimpatrio aereo sanitario o il trasferimento in altro Paese.

Patente di guida. Internazionale (modello Convenzione di Ginevra 1949 oppure Vienna 1968).

Elettricità. La corrente elettrica è a 240 volt, CA 50Hz. Le prese di corrente e le spine sono a tre lamelle. Si consiglia un adattatore.

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