Il Grande Progetto Pompei, da quanto annunciato dal soprintendente Massimo Osanna, porterà moltissime novità, tra cui nuovi spazi aperti al pubblico, numerosi eventi e itinerari a tema ricchi di filmati ed effetti multimediali che interesseranno gli spazi della Palestra grande e del tempio di Iside.
Tante le riaperture, che avranno l’obiettivo di richiamare una maggiore affluenza di visitatori nel sito di Pompei, che nel 2015 ha sfiorato il record dei tre milioni.
Tra gli eventi più importanti è di sicuro la mostra Mito e natura, che parte dall’anfiteatro, in cui è raccolto tutto il materiale organico recuperato dagli archeologi (pani e cibi bruciati dall’eruzione). Il percorso prosegue nella serie di case appena restaurate dove sono stati riallestiti i giardini dell’epoca con le annesse statue (copie perfette di quelle originali che rimarranno al coperto), come quello della ‘spa’ di Giulia Felice e quello della Venere in Conchiglia, ma anche il frutteto.
I calchi delle vittime, sono stati portati negli emicicli in cristallo e acciaio di Porta Anfiteatro, ma è in cantiere anche progetto che vedrà la realizzazione di un museo dedicato agli ultimi drammatici momenti di Pompei con l’esposizione permanente di tutti i calchi restaurati (attualmente 86) insieme agli oggetti personali.
Sono stati ricostruiti anche tutti gli arredi di un’altra importante domus, la Villa Imperiale ed è stata ricostruita la casa di Marco Lucrezio in via Stabia.
Gli spazi non saranno aperti in contemporanea ma secondo quanto dichiarato dal soprintendente Osanna, si studierà un piano di rotazione, per esigenze di protezione del patrimonio.
Fonte: Ansa
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