Roma e quei cestini anti-terrorismo che fanno tanto discutere

spazzatura

La questione sicurezza, a quasi quattro mesi dagli attentati di Parigi, è ancora un tema caldo, non potendo prevedere la durata temporale della minaccia terroristica. Per mantenere alta la soglia di attenzione e prevenzione da eventuali attacchi firmati Isis si sono già adottate  e si vanno delineando nuove misure anti-terrorismo. Come già accaduto in diverse capitali europee, anche a Roma la Questura ha imposto, per ragioni di pubblica sicurezza, la sostituzione dei classici cestini in ghisa con dei nuovi modelli in plastica, leggeri e trasparenti e, dunque, più facili da sorvegliare.

Nulla di strano in apparenza, eppure i tremila contenitori, destinati ad aumentare e disseminati nelle aree sensibili della Capitale, nonché nei luoghi di maggiore attrazione turistica per interesse storico-culturale, stanno facendo molto discutere.

A destare disappunto proprio la trasparenza dei sacchetti, condizione necessaria per far sì che non si possa nascondere all’interno del materiale sospetto e pericoloso. Le ragioni? Se c’è chi pensa che la trasparenza non sia un deterrente per i malintenzionati (nulla vieta di nascondere dell’esplosivo o altro materiale pericoloso sotto agli avanzi di cibo o all’interno di un involucro di carta), c’è anche chi ribadisce l’anti esteticità degli stessi, in netto contrasto con la bellezza ed eleganza dei monumenti circostanti.

Non solo, i contenitori al momento non dispongono di un posacenere, vero e proprio incentivo, per giunta legittimato, a lasciare a terra mozziconi e cicche di sigarette, aggirando il recente divieto che multa i trasgressori e trasformando le principali piazze romane in “discariche d’altri tempi”. Inoltre, si tratta di contenitori facili da rimuovere e spostare, non essendo piantati a terra. Pertanto, se, da un lato, possono rivelarsi delle vere e proprie armi in caso di risse, litigi e manifestazioni, dall’altro, sono esposti alle intemperie, con conseguente possibile rovesciamento dei rifiuti per strada e richiamo per gabbiani e animali da fogna in genere.

 

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