In Svizzera il Chaplin’s World, anche Charlot ha il suo museo

“Working is living and I enjoy living!” – Charlie Chaplin

Siamo in Svizzera, sulle sponde del Lago di Ginevra, a Corsier-Sur-Vevey, in una cittadina tra Losanna e Montreux. È qui che una grande tenuta di duemila metri quadrati e oltre quattro ettari di parco, racconta la storia di una delle personalità più creative, brillanti e rimpiante del cinema: Charlie Chaplin.

Qui l’icona del Novecento visse gli ultimi 25 anni della sua leggendaria vita, assieme alla quarta moglie Oona O’Neill e ai loro otto figli. In questo lembo di Svizzera Chaplin si trasferì nel 1952, quando la caccia alle streghe anticomunista negli anni del Maccartismo gli vietò il rientro negli Stati Uniti. Qui trovò rifugio, visse anni di pace e serenità assieme alla famiglia, fino alla notte del Natale 1977, quando morì. E qui oggi trova spazio il museo a lui dedicato: il Chaplin’s World.

Due spazi separati della casa-museo raccontano di Charlot ‘il vagabondo’: il Manoir de Ban, la casa vera e propria, il luogo dei momenti privati e lo Studio, che catapulta il visitatore nella dimensione artistica, creativa e professionale di Sir Charles Spencer Chaplin.

Nel Manoir, la biblioteca, il mondo dei libri, delle ‘parole’, della scrittura, dei progetti, di cui la mente di Charlie era sempre piena. Il salotto, dove la musica ravvivava le serate della famiglia Chaplin, dove gli ospiti non mancavano mai. Gli album di famiglia al primo piano e i percorsi che raccontano degli incontri di Chaplin con le celebrità e gli intellettuali del ‘900 (Albert Einstein e Winston Churchill in primis). E poi la stanza privata dei due coniugi, ritratti, souvenir e mobili scelti dal Chaplin in persona.

E poi lo Studio, dove le scarpe sfondate, l’oscar alla carriera, la celebre bombetta, trasportano il pubblico all’interno degli oltre 90 capolavori del genio attore, sceneggiatore, regista e produttore cinematografico, divenuta celebrità per eccellenza ed essenza del cinema muto. L’allestimento ripercorre la carriera artistica di Chaplin, immergendo i visitatori in ricostruzioni fedelissime e interattive dei suoi film. A partire da “Il vagabondo” (1916), che impresse nell’immaginario collettivo la figura di ‘Charlot’ – bombetta, giacca stretta, grandi scarpe e bastone da passeggio che accompagnano un uomo minuto ondulante e bighellonante. E poi “Vita da cani”, “Il monello”, “La febbre dell’oro”, “Luci della città”, “Tempi moderni”, “Il grande dittatore” e decine di altri film.

Tremila metri quadrati di cinema e vita familiare, in un progetto partito nel 2000 e durato oltre quindici anni, tra intoppi, permessi negati e timori dei residenti, per l’ondata di turismo che il Museo Chaplin avrebbe portato in questa tranquilla cittadina. Ora Chaplin’s World, curato da Grévin, disegnato dall’agenzia torinese Confino, e realizzato grazie al sostegno degli eredi dell’artista britannico, è realtà.

 

Orari apertura: tutti i giorni dalle ore 10 alle 18
Biglietti: Adulti (+16 anni) 23 CHF (franchi svizzeri) – Bambini (6-15) 17 CHF (franchi svizzeri). La biglietteria chiude alle ore 17.

 

Fonte: Chaplin’s World

 

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