Week end di Primavera in Europa, 5 città insolite da scoprire

Berat – Albania 

La città delle mille finestre. Di origini antiche, fondata 2.400 anni fa da una tribù illirica, oggi è una delle maggiori città d’arte dell’Albania. Situata nella valle del fiume Osum, ai piedi del monte Tomor e del monte Shpirag, colpisce subito per il colore bianco delle case tradizionali del quartiere di Mangalem, le cui facciate sono ornate da grandi finestre. Motivo per cui è chiamata dagli albanesi, «La città delle mille finestre». Sul colle più alto della città svetta ciò che resta del castello, costruito per difendere la città dagli Ottomani. Oggi delle 24 torri e delle mura costruite secoli fa rimangono imponenti rovine, ma nello spazio della cittadella vive ancora una buona parte della popolazione di Berat. Al suo interno ci sono abitazioni storiche, le rovine di una Moschea e chiese bizantine, tra cui quella di Santa Maria. La Cattedrale, costruita nel 1797 sulle rovine di una chiesa precedente, ospita il Museo delle Icone di Onufri, uno dei pittori di icone più celebre nella storia dei Balcani.

Bergen – Norvegia 

Raccolta, tranquilla, conosciuta come la ‘Capitale dei Fiordi‘. E’ Bergen, città della Norvegia intrisa di fascino nordico e influenze medievali, tedesche e tracce dei Vichinghi. Una delle cittadine più belle d’Europa, dove l’antico quartiere portuale e fulcro turistico – Bryggen – si affaccia sul fiordo, con le sue colorate case in legno, meraviglia che le è valsa la nomina a Città Patrimonio dell’Umanità Unesco. Con le sette montagne che la circondano regala un panorama naturale unico nel suo genere, che fa da sfondo a un ricco fermento culturale di questa città universitaria. Ad arricchire la natura di Bergen i due spettacolari fiordi che cullano la città, conosciuta, appunto, per essere la porta d’ingresso principale dei Fiordi in Norvegia. Dal quartiere di Bryggen, non si può non fare un salto al famoso mercato del pesce – il Fisketorget i Bergen – dove si posso acquistare, o anche solo ammirare, le migliori qualità del tipico salmone norvegese, e poi gamberi, granchi e aragoste. Luogo suggestivo e affasciante è poi Bergenhus Festning, la fortezza edificata dai reali norvegesi.

Ronda – Spagna

Città spagnola della provincia di Malaga, arroccata sulla gola del El Tajo, scavata dal torrente Guadalevin. Fondata nel sesto secolo a.c. sotto il nome di Arunda, è una delle più belle città dell’Andalusia, con i suoi incredibili panorami e il fasciano arabo e spagnolo. Furono i celti a fondarla, solo dopo la città fu conquistata dai fenici. In seguito arrivarono i greci, che le diedero l’attuale nome. Dichiarata città da Giulio Cesare, Ronda è circondata da valli fluviali e vive adagiata sopra un profondo burrone, che lascia esterrefatto chiunque vi si affacci. Da vedere senza dubbio gli antichi bagni arabi, il meraviglioso Ponte Nuevo, punto di raccordo in altezza tra cittadina e burrone. Completato nel 1793, regala una vista indimenticabile sulla gola del El Tajo e collega la città vecchia moresca e la più recente, El Mercadillo. Da non perdere anche il Palacio Mondragon, uno degli edifici monumentali più belli di Ronda. Al suo interno c’è il museo civico e meravigliosi giardini. Dettagli dell’epoca moresca sono ancora presenti nel palazzo, come un classico soffitto mudéjar, alcune originali piastrelle, cortili interni e balconate. Si possono poi ammirare le antiche mura di Ronda, che nel corso della storia è stata una delle città più espugnabili della Spagna. Sono mura difensive, di eccellente ingegneria medievale, costruite dai mori in epoca islamica nel XIII secolo e ristrutturate dagli spagnoli cristiani secoli avanti. Meravigliose anche le due piazza più importanti di Ronda – Plaza Duquesa e Plaza del Socorro – caratterizzate da tratti andalusi e centro della vita cittadina e turistica.

Cork – Irlanda 

Andare a Cork significa tuffarsi nella vera capitale morale d’Irlanda. Conosciuta come la ‘Rebel City’ anche per il grande sostegno dato ai ribelli che combatterono per l’indipendenza dell’isola dalla monarchia britannica. Città ricca di cultura e fermento. Capitale della cultura 2005, Irish nell’anima, come si può notare dalle stradine percorribili a piedi e in bici, la miriade di pub in classico stile irlandese, frequentati dalla gente di Cork dal mattino (per le colazioni), fino a sera (quando usciti da ufficio all’imbrunire ci si ferma per l’appuntamento con una guinness in compagnia e quattro chiacchiere). La città dei 20 ponti affacciati sul fiume Lee, che incanta per il suo aspetto di origine medievale, la sua vita notturna, la sua vocazione marinara e lo spiccato senso di accoglienza dei suoi abitanti. Da vedere appena arrivati è sicuramente il suo piccolo ma caratteristico centro storico, da St. Patrick Street a Oliver Plunkett, fino alla Grand Parade, lungo tutte le stradine che si incontrano, dove spiccano negozietti con vetrine colorate, porte di case ancora più piene di colore e pub. Se è vero che gli irlandesi dipingono con colori accesi e allegri per ovviare al buio che porta con sé la pioggia, Cork ne è uno straordinario esempio. Il colore è dappertutto, anche nell’animo cittadino. Da non perdere poi la grande cattedrale della città – la St. Finbarrs Cathedral, il caratteristico English Market, il più antico mercato d’Europa nel suo genere e centro più frequentato nelle ore mattutine, ammirabile per la sua architettura esterna e per la grande varietà di ottimi prodotti venduti, dalle carni al pesce alle verdure. Da non perdere, se si vuole fare una gita fuori porta, è sicuramente Cobh, cittadina portuale situata nella baia di Cork. Qui fece sosta il Titanic, nel 1912 prima della sciagura e qui c’è ancora il museo dedicato al grande transatlantico. Caratteristico per le sue case colorate del XIX secolo e per lo splendido waterfront, la veduta sul porto. Tornati in città non si può terminare il proprio giro nella ‘Rebel City’ senza aver messo piede in un Irish pub, per assaporare l’ottima birra irlandese, chiara, rossa o scura che sia. Nei pub è tradizione una volta a settimana organizzare serate di musica tradizionale gaelica, dove oltre ad ascoltare melodie irish, veri insegnanti sono a disposizione per insegnare i passi della famosa danza irlandese.

Bath – Inghilterra

Bagni termali e costruzioni simil-colosseo. No, non siamo a Roma. Andare a Bath significa immergersi nel puro fascino dell’antica Roma, influenzata da atmosfere georgiane. Antica città romana e oggi principale attrazione turistica del Paese. Impossibile non nominarla Patrimonio dell’Umnaità Unesco. Bath è stata una delle prime località turistiche del Regno, un tempo conosciuta come Aquae Sulis, per le sue acque minerali, nome latino datole dagli antichi romani all’epoca della sua fondazione, il I secolo. La città è nata e si è sviluppata proprio attorno alle sue sorgenti termali. Famosa ancora oggi per le Antiche Terme Romane, alle quali si è aggiunto un nuovo complesso termale del 2006, che attira cittadini e turisti. I suoi edifici georgiani arricchiscono il patrimonio architettonico della città. E poi pietre, colori, manto verde smeraldo della natura circostante. Qui visse Jane Austen per diversi anni e alei è dedicato il Jane Austen center. Passeggiando lungo la Brooke Street si incontra il complesso architettonico che sembra imitare il Colosseo – The Circus – un’area con edifici circolari completi di fregi e simboli magici in tutta la lunghezza della via. E poi non mancano musei, galleria e teatri. Una città gioiello da non perdere.

 

Fonte: Skyscanner

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