Con l’Archeoboat da Roma sul Tevere, fino ai Porti imperiali di Fiumicino

Anche Roma ha il suo battello che la rende navigabile, proprio come le grandi città europee di Parigi e Londra. Il ‘bateau-mouche’ capitolino si chiama ArcheoBoat e accompagna turisti e romani in un viaggio indietro nel tempo, lungo il fiume Tevere alla scoperta delle meraviglie naturali, storiche e archeologiche della civiltà romana.

Un tour Roma-Fiumicino inedito. Ogni sabato e domenica dei mesi di maggio e giugno il battello parte dal Ponte Marconi e percorre la via d’acqua teverina che da Roma porta al meraviglioso e unico porto romano giunto intatto siano a noi – quello di Traiano – passando per il Parco Archeologico dei porti imperiali di Claudio e Traiano a Fiumicino.

Un servizio che punta ad ampliare l’offerta degli itinerari possibili in territorio capitolino, con l’obiettivo di non focalizzarsi sui punti di interesse turistico classici, ma andare oltre, scavare nel solco dell’inestimabile patrimonio culturale di Roma. Proprio come delineato dalle linee guida che pochi giorni fa l’amministrazione di Roma ha fatto proprie, puntando sull’urgenza di decongestionare i luoghi del turismo di massa (Colosseo, Fori, Trevi…) e di promuovere itinerari alternativi non sempre enfatizzati quanto meritano, ma splendidi. Come il progetto Piazza Tevere e la navigabilità del corso d’acqua romano, che porta fino a Fiumicino, alla meravigliosa area archeologica dei porti, e fino a Ostia Antica, dove meravigliosi sono gli scavi e dove quasi nessun turista si spinge.

Il servizio Archeoboat serve anche a questo e si inserisce nel più ampio progetto “Navigare il Territorio”, promosso dall’amministrazione di Fiumicino, Fondazione Benetton studi e ricerche, Aeroporti di Roma, Soprintendenza speciale per il Colosseo, Mibact e Museo Nazionale romano. Un progetto sperimentale per la conoscenza e la piena fruizione del territorio, coinvolgendo mondo delle infrastrutture e dell’archeologia.

Iniziativa che apre gratuitamente il Parco archeologico dei Porti imperiali tutti i sabati e le domeniche fino al 30 ottobre, con visite guidate e laboratori per stimolare interattività e conoscenza. Progetto in cui si inserisce il servizio di battello ArcheoBoat che parte alle 9,15 da Roma e in circa due ore di traversata teverina arriva al Porto di Traiano, con approdo a pochi metri dalla sponda destra della fossa Traianea, per proseguire poi fino al centro storico di Fiumicino. Nel pomeriggio poi, alle 15, un’escursione lungo il Tevere accompagna verso l’esplorazione dell’ecosistema fluviale del territorio circostante, con rientro verso le 16,30.

Il PARCO ARCHEOLOGICO DEI PORTI IMPERIALI DI CLAUDIO E TRAIANO

Pianta del Porto

Pianta del Porto

Uno dei resti archeologici simbolo del sistema portuale romano, nei pressi di Fiumicino, non lontano dall’attuale aeroporto Leonardo da Vinci. Straordinario complesso nato in tarda età repubblicana/prima età imperiale per volontà dell’imperatore Claudio prima e Traiano poi, il suo compito era potenziare l’ormai insufficiente porto marittimo di Ostia (il sistema portuale dell’antica Roma poggiava infatti su Ostia, alla foce del Tevere e sullo scalo fluviale interno ai piedi dell’Avemtino, il rione Testaccio, oltre che Pozzuoli, orami considerato troppo lontano per servire l’impero). Roma cresceva in termini demografici e il sistema marittimo non bastava più. Nacque così, a partire dal 42 d.c.la grandissima opera infrastrutturale iniziata da Claudio e riprogettato poi da Traiano, il nuovo scalo marittimo a 3 km da Ostia diede un forte slancio all’economia dell’impero, in termini di approvvigionamenti.

Porto di Claudio
Fu appunto il progetto di potenziamento di Ostia, inaugurato da Nerone nel 64 d.c., doveva servire come base di carico e scarico merci di tutte le grandi navi provenienti da tutto il Mediterraneo. Merci che venivano poi trasbordate su imbarcazioni fluviali che risalivano il Tevere fino a Roma. Un bacino troppo esteso verso il mare, che si dimostrò presto poco sicuro, esposto a tempeste e a insabbiamento. Fu Traiano a riprogettare l’intero sistema (forse tra il 110 e il 112 d.c.). Oggi il porto di Claudio è parzialmente seppellito dall’aeroporto.

Porto di Traiano
Un bacino a forma di esagono di 32 ettari era il fulcro del nuovo Porto, dove potevano attraccare in contemporanea circa 200 navi. Collegato al porto di Claudio tramite un canale interno e alla Darsena, da cui partiva un altro canale che permetteva di raggiungere la fossa Traiana e il Tevere per risalire a Roma e dirigersi verso Ostia, che nel frattempo continuava a funzionare. Due vie d’acqua affiancate dalla Via Portuense (in direzione Roma) e dalla Flavia-Severiana. Il Palazzo imperiale sorse nell’area tra i due bacini di Claudio e Traiano e di recente sono stati individuati gli arsenali, i cantieri navali. E poi i Magazzini, gli edifici più grandi presenti in questa grande area chiamata Portus, che insieme ai Grandi Magazzini di Testaccio a Roma formavano la più grande area logistica della città antica. Ancora oggi possiamo vedere il Porto di Traiano perfettamente conservato, immerso in un parco alberato, con accanto il canale di Fiumicino (la fossa Traianea).

 

Informazioni utili:

Il servizio Archeo boat è attivo tutti i sabato e le domeniche di maggio e giugno, con i seguenti orari:
• ore 09.15 partenza da Roma – Ponte Marconi, ore 11.30 circa, arrivo al Porto di Traiano (ore 12.00 circa arrivo Fiumicino centro)
• ore 15.00 escursione sul Tevere con partenza da Fiumicino centro e rientro alle ore 16.30 circa con sosta al Porto di Traiano

• ore 16.30 partenza dell’Archeo boat da Fiumicino Centro – ore 16.45 da Porto di Traiano, ore 18.30 circa arrivo a Roma – Ponte Marconi (in alternativa è possibile tornare con una navetta con partenza da Fiumicino centro e arrivo a Ponte Marconi – durata prevista 1 ora circa)

Servizio a pagamento, prenotazione obbligatoria +39.339.2995366 – 0650930178 – info@gitesultevere.it

 

Fonti: Navigare il Territorio, Treccani, Comune Fiumicino, LazioTurismo

 

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