“Francesco nell’arte. Da Cimabue a Caravaggio”. L’omaggio al Santo di Assisi

Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista.

È stato premiato lo sforzo marchigiano di onorare il Giubileo della Misericordia puntando sull’arte, ideando un progetto tutto incentrato sulla figura del Santo per eccellenza, conosciuto, venerato, seguito dal medioevo a oggi e rappresentato nelle opere di tutti i grandi artisti italiani e internazionali: San Francesco.

Così la mostra “Francesco nell’arte. Da Cimabue a Caravaggio” ottiene una proroga fino al prossimo 31 luglio, per la grande affluenza di pubblico, più di 12 mila persone, alla Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno, le cui belle sale (Sala della Vittoria dedicata alle opere di Cola dell’Amatrice e del Piviale, con il piviale di papa Nicolò IV) ospitano questo esperimento celebrativo, che non poteva non cadere a fagiolo nell’8° centenario della venuta e predicazione di Francesco nel territorio marchigiano del Piceno.

Trenta opere prese in prestito dai più grandi musei italiani e riconducibili ai grandi nomi della pittura, dal Medioevo alla Controriforma sancita dal Concilio di Trento, quando le rigide regole cattoliche imposte in quel lungo raduno di vescovi ebbero come effetto anche quello di stabilire precise norme relative all’arte sacra. Una di queste fu quella di rappresentare San Francesco rispettando la tradizione iconografica stabilita dal XIII secolo.

E proprio in quegli anni la precoce popolarità del Santo predicatore, lo portò ad entrare nelle tele e nelle opere di grandi artisti italiani e non, a partire da esponenti dell’arte gotica che, entrando in diretto contatto con lui e con i suoi seguaci, pronti a descriverne i dettagliati caratteri fisici, furono i primi a imprimerne l’iconografia, quella che i posteri non fecero altro che seguire.

Così nelle tavole di Margaritone d’Arezzo, Bonaventura Berlinghieri e Cimabue viene fissato un modello rappresentativo al quale si sono fedelmente attenuti tutti gli artisti dei secoli successivi. E tra le numerose opere esposte nelle sale della Pinacoteca ascolana non si può non rimanere estasiati dalla mano di Cimabue, Tiziano, Annibale Carracci, Gentileschi, Guido Reni, Guercino, Pietro da Cortona, Cola dell’Amatrice e, dulcis in fundo, Caravaggio.

Opere che arrivano da diversi musei italiani (tra cui Musei Capitolini, palazzo Barberini, palazzo Braschi di Roma), e ricollocati, per l’occasione, nella meravigliosa Sala della Vittoria della Pinacoteca Civica, insieme ad altri due capolavori a tema francescano già presenti (la grande tela di Tiziano raffigurante San Francesco che riceve le stigmate e la tavola di Cola dell’Amatrice raffigurante il Santo con i suoi confratelli) e nella Sala del Piviale, dove si sviluppa l’esposizione e dove è esposto il Piviale, prezioso paramento liturgico ricamato donato alla città di Ascoli dal primo papa francescano (marchigiano) ad essere asceso alla cattedra di San Pietro: Nicolò IV.

Tra le opere in mostra: il “San Francesco” di Caravaggio; il “San Francesco sorretto da un angelo” di Orazio Gentileschi; La “Vergine offre il bambino a San Francesco” di Pietro da Cortona; “San Francesco” di Cimabue; “San Francesco in meditazione” di Annibale Carracci; “San Francesco in adorazione del Crocifisso” del Guercino.

Caratteristica questa mostra, curata da Giovanni Morello e Stefano Papetti, omaggio di una regione che Francesco – il Santo di Assisi – visitava spesso, predicando, nella quale aumentavano a dismisura i seguaci e si moltiplicavano conventi francescani maschili e femminili. Motivi che hanno spinto le Marche a spingersi oltre e fare di Francesco il protagonista della prima delle quattro grandi mostre in programma per il 2016 in occasione dell’Anno Santo.

La mostra è un’occasione di raffronto sull’iconografia di San Francesco e ricerca sulle diverse raffigurazioni del saio, della postura, la tonsura e le stigmate – secondo Stefano Papetti, curatore e direttore della Pinacoteca. Ma anche un modo per conoscere l’arte francescana di Ascoli Piceno dove Francesco sostò più di due mesi nel 1215 per la sua predicazione, convincendo a seguirlo molti rampolli delle più nobili famiglie ascolane.

Si pensi poi all’origine ascolana del Papa francescano Nicolò IV e alla presenza nella Chiesa di San Giorgio ad Ascoli Piceno di un affresco del XIII che per la prima volta riproduce quella che sarà la rappresentazione classica riconosciuta di San Francesco come adoratore di tutto il Creato – la predica agli uccelli. Ecco quindi che il fondatore dell’ordine francescano si lega indissolubilmente al territorio del centro Italia e al lavoro di grandi maestri dell’arte, che hanno a suo tempo omaggiato Francesco, come ora questa mostra si propone di fare.

 

Info utili:

Mostra: “Francesco nell’arte. Da Cimabue a Caravaggio”

Luogo: Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno

Date: 12 marzo-31 luglio

Orari: Orario Pinacoteca: martedì-domenica ore 10-19. Mesi di giugno e luglio aperto anche lunedì

Prezzi: Intero 8 euro – Ridotto 5 euro

 

Fonti: Artifex, AscoliMusei, MuseiCivici Ascoli, Rosi Fontana

 

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