I musei. Delle prigioni in cui le opere d’arte sono incarcerate per l’eternità. La loro gloria e conservazione è assicurata, ma la loro carriera è terminata.
Madeleine Vaillancourt
I Musei Capitolini di Roma, con la loro apertura al pubblico nel 1734, sono considerati il primo museo al mondo in cui le opere d’arte sono state esposte al pubblico.
Principale struttura museale comunale di Roma fa parte del sistema “Musei in Comune” insieme al Museo dell’Ara Pacis, i Mercati di Traiano, la Villa di Massenzio, il MACRO e tanti altri.
Il sistema dei Musei Capitolini è costituita dal Palazzo dei Conservatori e il Palazzo Nuovo.
Gli edifici affacciano su Piazza del Campidoglio e sono collegati tra loro tramite una galleria sotterranea che ospita la Galleria Lapidaria che porta al Tabolarium, le cui arcate si affacciano sul Foro Romano.
Palazzo Nuovo
Nel Palazzo Nuovo sono conservate le raccolte di antiche sculture che facevano parte delle collezioni delle grandi famiglie nobiliari dei secoli scorsi.
Le opere principali sono:
- Famose raccolte di busti di filosofi e imperatori romani
- La statua della Galata morente
- La statua della Venere Capitolina
- La statua di Marforio
Palazzo dei Conservatori
Nel Palazzo dei Conservatori si trovano:
- la famosissima statua equestre in bronzo di Marco Aurelio, la cui leggenda narra che quando il bronzo si trasformerà in oro e la civetta canterà, sarà la fine di Roma e del mondo conosciuto.
(Ilaria Beltramme, 101 perchè sulla storia di Roma che non puoi non sapere, Roma, Newton Compton, 2015, pp.380)La statua è custodita nella grande aula vetrata realizzata recentemente al primo piano del palazzo, mentre la copia si trova sulla Piazza del Campidoglio.
- La Lupa, la scultura della Lupa che allatta Romolo e Remo simbolo storico di Roma
La Leggenda della Lupa Capitolina
La leggenda narra che Rea Silvia, nipote di Amulio re della città etrusca di Albalonga, fu amata dal dio Marte ed ebbe da lui due gemelli, Romolo e Remo.
Lo zio della donna per paura di dover cedere il trono ai due eredi ordinò ai suoi servi che i bambini venissero messi in una cesta e abbandonati sulle rive del fiume Tevere.
Lo stesso giorno una Lupa, scesa nei pressi del Colle Palatino per abbeverarsi udì i bambini, li prese con sé scaldandoli e sfamandoli col proprio latte.
Dopo non molto passò il pastore Faustolo che vide la lupa allattare i gemelli e li prese crescendoli insieme alla moglie come fossero figli suoi.
Quando Romolo e Remo vennero a conoscenza delle proprie origini, uccisero il perfido zio Amulio e liberarono la madre che l’uomo aveva imprigionato.
Ottenuto il permesso dal nonno i due decisero di fondare una loro città sul luogo dove erano stati allattati dalla Lupa, il Colle Palatino.
Non accordandosi su chi dovesse divenirne re chiesero aiuto agli dei che stabilirono il vincitore in base a chi avesse visto più avvoltoi in un determinato tempo e in uno spazio definito di cielo.
Vinse Romolo che con un aratro tracciò il solco sacro che delimitò i confini della città. Remo lo infastidì numerose volte al punto che Romolo perse la pazienza e lo uccise. (Plutarco, Vita di Romolo, 10, 1-2. Trad. di Marco Bettalli)
Romolo divenne, nel 753 a.C. il primo re di Roma.
Alcune interpretazioni identificano la figura della moglie di Faustolo Acca Larenzia, un’ex prostituta, con la “lupa”, parola che in latino significa appunto “prostituta”, supponendo che questa figura animale che allattò i due gemelli sia stata in realtà la prostituta stessa.
Secondo un’altra leggenda la Lupa sarebbe anche il simbolo della città di Siena, fondata dai gemelli Senio e Ascanio, figli di Remo.
La leggenda vuole che i due scapparono al di là del Tevere per sfuggire allo zio Romolo che voleva uccidere anche i nipoti.
Raggiunsero l’Etruria dove fondarono la città di Siena portando con sé il simbolo della Lupa Capitolina che per questo motivo rientra anche nello stemma che identifica Siena.
- Lo Spinario
- Il Bruto Capitolino
- I resti del tempio di Giove Capitolino
- Una sezione dedicata alla storia del Campidoglio
- “La Buona Ventura” e “Il San Giovanni Battista” di Caravaggio
- “Il seppellimento di Santa Petronilla” del Guercino
Nel Palazzo Clementino – Caffarelli, addossato al Palazzo dei Conservatori, troviamo:
preziose raccolte di monete, medaglie gemme e gioielli ed uno spazio dedicato alle mostre temporanee
La Galleria Lapidaria conserva la misteriosa urna di Agrippina Maggiore, che fino al 2005 era situata nel cortile del Palazzo Nuovo.
Se inizialmente l’urna conteneva le ceneri della nobildonna romana al suo ritrovamento nel XIV secolo venne usata per pesare il grano, poichè allora il mercato si svolgeva proprio in Campidoglio.
Agrippina Maggiore visse costantemente nella sfortuna, si trovò ad essere figlia di una principessa esiliata e di un erede al trono morto troppo presto.
La giovane donna all’età di 18 anni si sposò con l’affascinante generale Germanico, nipote di Tiberio.
Furono una coppia di successo e Agrippina per amore lo sostenne e lo accompagnò in numerose battaglie, allo stesso tempo Tiberio cominciò a non vedere di buon occhio il nipote e sua moglie, temendo che ambissero al suo trono.
Quando Germanico morì Agrippina tornò a Roma con le sue ceneri e da quel momento in poi venne costantemente perseguitata e ingiuriata da Tiberio, che ne riuscì ad ottenere l’esilio nell’isola di Ventotene.
Sull’isola la principessa, ormai sola e vittima di continui maltrattamenti, si lasciò morire di fame o forse di disperazione.
La nascita dei Musei Capitolini risale al 1471, quando Papa Sisto IV donò alla città una collezione di importanti bronzi precedentemente conservati al Laterano, tra cui la Lupa Capitolina.
Successivamente la collezione venne incrementata da donazioni di pontefici con opere provenienti dagli scavi di Roma, dal Vaticano stesso o appositamente acquistate per il museo.
Si ringrazia Zètema Progetto Cultura, ente strumentale di Roma Capitale, per le informazioni.
INFORMAZIONI
Musei Capitolini, Piazza del Campidoglio 1 – 00186 Roma
Orari:
Tutti i giorni 9.30-19.30 (24 e 31 Dicembre 9.30-14.00)
La biglietteria chiude un’ora prima.
I prezzi sono variabili in occasione di mostre ed eventi culturali.
Per informazioni e prenotazioni:
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00-21.00)
Fonti:
www.museicapitolini.org
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