La strada del Prosecco, tra le colline di Conegliano e Valdobbiadene

 

Uno dei vini più apprezzati in Italia e più esportato all’estero, ha superato nel 2014 lo Champagne. Celebrato da Plinio il Vecchio e figlio di un paesaggio collinare unico al mondo, candidato a Patrimonio Unesco: il Prosecco.

Identificato da tutti come spumante, in realtà è prevalentemente un vino bianco e nasce dal vitigno Glera.

Due le sue capitali: Valdobbiadene e Conegliano, storiche cittadine protette da dolci colline che danno vita a un prodotto pregiato e a un itinerario che conduce sulla strada del Prosecco DOCG e della zona del prestigioso vino “Cartizze”.

Prosecco-1Ciò che distingue il Prosecco vino dallo spumante è il processo produttivo cui viene sottoposto, che porta e identificare:

• Il Prosecco fermo e tranquillo
• Il Prosecco frizzante
• Il Prosecco spumante

Il giallo paglierino e le note fruttate adatte ad antipasti leggeri del Prosecco tranquillo lo differenziano dalle altre due tipologie, caratterizzate dalle tipiche bollicine nate dall’anidride carbonica prodotta da una seconda fermentazione. A seconda della pressione esercitata nel corso del procedimento la bottiglia produrrà più o meno spuma all’apertura. Per ottenere lo spumante infatti viene eseguita una rifermentazione (metodo Martinotti o Charmat) partendo dal vino base, quello tranquillo, che ne aumenta anche un po’ la gradazione alcolica.

Percorrere la strada del Prosecco superiore DOCG impone di spingersi lungo un percorso di 120 chilometri nella Marca Trevigiana, a poca distanza da Venezia, dove si apre accogliente un paesaggio collinare suggestivo fatto di declivi, dolci curve e distese di vigneti che circondano borghi, ville, antichi mulini, chiese, abbazie e castelli medievali.

Qui protagonisti indiscussi sono il Valdobbiadene Prosecco DOCG” e il “Valdobbiadene DOCG Superiore di Cartizze”, che prende il nome dai 103 vigneti che formano l’area compresa tra le colline di San Pietro di Barbozza, Santo Stefano e Saccol. Nomi eccellenti che hanno fatto conoscere il Made in Italy vitivinicolo nel mondo.

Da cosa si riconosce un Valdobbiadene Prosecco DOCG?

• Dalle uve, provenienti esclusivamente dall’area di denominazione
• Dalla varietà, per ora sono ammesse solo uve di Glera
• La vinificazione, ammessa nel primo caso in tutti i comuni della zona DOCG e per il Cartizze solo nel comune di Valdobbiadene
Spumantizzazione e imbottigliamento, solo nelle cantine della provincia di Treviso

La Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene

Mappa Prosecco SuperioreÈ questa l’arteria enologica italiana che dal 1966 conduce sulle vie del Prosecco: Conegliano, Vittorio Veneto, Valdobbiadene, Pieve di Soligo rappresentano ciascuna un piccolo scrigno di tesori naturali, artistici e architettonici da scoprire, dove il rapporto uomo e natura è ancora simbiotico. L’ideale per la nascita di un eccellente vino.

Partendo da Conegliano, con le sue testimonianze di passato medievale, rinascimentale e barocco. Tra i portici di Contrada Grande, i palazzi nobiliari, il Duomo con stupendi affreschi, tra i quali “Madonna in Trono del Cima da Conegliano”, e il Castello sullo sfondo. In questo borgo, capitale del Prosecco, si trova l’Istituto Enologico Cerletti, scuola enologica prima in Italia.

Tra le cantine da visitare a Conegliano c’è la Zardetto, una delle prime e focalizzarsi sul Prosecco delle colline di Conegliano e amante delle versioni brut, che meglio rappresentano secondo i proprietari i territori coneglianesi. E la cantina Carpenè Malvolti, la prima a spumantizzare Prosecco dal 1868, sempre nella stessa azienda di Coengliano. La cantina storica è aperta a visite e degustazioni su prenotazione e si sta preparando, inoltre, a ospitare un piccolo museo dedicato al Prosecco, aperto a breve.

Da Conegliano ci si spinge poi a Solighetto, per scoprire la settecentesca Villa Brandolini d’Adda, sede del Consorzio Tutela del Vino Prosecco, e di numerosi eventi culturali. Non distante da Solighetto spunta Soligo, dove sorge la chiesetta di Santa Maria Nova, databile insieme ai suoi affreschi al 14° secolo.

In queste zone, a metà via lungo la ‘strada del Prosecco’ sorge la cantina Colli del Soligo, società cooperativa con viticoltori associati, famosi per l’eccellente qualità di uve e vini. Qui le strutture sono visitabili tutto l’anno e i prodotti acquistabili direttamente sul posto.

Proseguendo a Nord, immergendosi tra infiniti vigneti, si raggiungere il nodo per eccellenza dell’area Docg del Prosecco Superiore, ovvero l’area del Cartizze da cui si ricava l’omonimo pregiato spumante.

Dirigendosi poi verso il Follo e risalendo poi verso Santo Stefano, si possono ammirare alcuni tra i più bei panorami delle colline del Prosecco Superiore Docg, i cui vigneti ininterrotti lasciano spazio solo sulle sommità dei rilievi collinari ai rinomati boschi di castagno. Oltrepassati Santo Stefano e San Pietro di Barbozza, si arriva infine a Valdobbiadene, l’altra grande capitale del Prosecco. La sua Villa dei Cedri accoglie all’interno la Mostra nazionale degli spumanti e il secolare cedro del Libano, fulcro del grande parco e la sua piazzetta principale ospita edifici in stile neoclassico e, non distante, una piccola chiesetta del ‘600, quella di San Gregorio (ricostruita su un preesistente edificio del ‘200). È l’unica struttura seicentesca rimasta in tutto il territorio di Valdobbiadene.

Qui la cantina Val D’Oca offre un assaggio di una delle più note cantine produttrici di Prosecco. Oltre al Prosecco Superiore DOCG, di origine non solo controllata, ma garantita, Val’Oca produce anche Prosecco Doc, e altri tipi di vini, come il Marzemino e il Pinot Grigio.

DA NON PERDERE

Per chi volesse perdersi tra gli splendidi paesaggi collinari culla del Prosecco, domenica 11 settembre si terrà la “rievocazione storico lungo la strada del Prosecco” in occasione del 50° anniversario dell’Itinerario (1966-2016).

Carrozze trainate da cavalli percorreranno l’itinerario storico della strada del vino, con partenza da via XX Settembre nel centro storico di Conegliano, proseguendo poi per San Pietro di Feletto, Refrontolo, Solighetto, Farra di Soligo, per terminare a Valdobbiadene.

La festa sarà animata dalla Dama Castellana con i suoi figuranti in costume d’epoca, i tamburini e gli sbandieratori.
Cantine aperte ed iniziative di intrattenimento lungo il percorso completeranno la festa.

Qui l’elenco della cantine aperte

Fonti: Associazione Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene, Prosecco.it, Veneto.eu

 

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