Edward Hopper, il pittore della solitudine e della metafisica sospesa torna in mostra a Roma

La mia unica ispirazione è stata me stesso

Edward Hopper


Dal 1 ottobre fino al 12 febbraio 2017 l’Ala Brasini del Complesso del Vittoriano di Roma ospita una grande mostra dedicata ad Edward Hopper, con l’esposizione delle opere prese in prestito dalla collezione del Whitney Museum di New York.

Dopo il grande successo di Bologna con 192.000 visite e un indotto pari a 6.000.000 di euro Hopper torna a distanza di pochi anni nella Capitale a grande richiesta del pubblico.

 

Tra le opere esposte, circa una sessantina tutte realizzate da Hopper tra il 1902 e il 1960, troviamo anche alcune delle opere iconiche dell’artista come:

Summer Interior (1909), Le Bistro (1909), l’eccezionale Soir  Bleu (1914) olio su tela lungo ben due metri , New York Interior (1921), South Carolina Morning (1955) e Second Story Sunlight (1960).

Passeggiando tra i suoi personaggi solitari ed isolati si riesce a percepire l’influenza dell’Impressionismo, in particolar modo di Degas, tanto amato dall’artista che lo ha trasformato e reso unico.

Icona dell’arte americana del XX secolo, lontano dalla Pop Art e dalla pittura in voga a quell’epoca Hopper è un artista unico nel suo genere.

Pittore tradizionalista ma non conservatore che attraverso la luce riusciva a rendere tangibile il mood e le sensazioni che i paesaggi gli trasmettevano, ma anche superbo disegnatore e incisore.

Nonostante l’artista avesse una passione per i luoghi bucolici il suo soggetto preferito rimaneva la città, possibilmente:

strade isolate, stazioni e pompe di benzina deserte, bar di notte, così da rendere su tela quella sensazione di malinconia e suspence che quei luoghi trasmettevano.

 

Pittore della solitudine e della metafisica sospesa con una predilezione per le architetture squadrate e geometriche.

Lo stile “hopperiano” ha influenzato varie discipline tra cui la letteratura e la fotografia, basti pensare ai personaggi del noir anni ’50.

Ma la grande influenza dell’artista è stata riscontrata in particolar modo in ambito cinematografico, dove i grandi del cinema, quali:

Hitchcock in “Psycho” e “La Finestra sul cortile”, Michelangelo Antonioni in “Il Grido”, “Deserto rosso” e “L’eclisse”, Dario Argento in “Profondo Rosso”, David Lynch in “Velluto Blu” e “Mullholland Drive”, Wim Wenders in “Paris” e “Texas”, Todd Heynes in “Lontano dal Paradiso” e i fratelli Coen in “L’uomo che non c’era

hanno riprodotto nei loro capolavori molte tra le opere di Hopper.


E proprio questo rapporto tra l’artista e l’ambito cinematografico è la sezione conclusiva e inedita della mostra, divisa in sei sezioni:

ritratti e paesaggi, incisioni e oli, acquerelli e immancabili immagini di donne.

Si parte da una prima sezione dedicata all’apprendistato a Parigi con schizzi e disegni preparatori, alle opere di New York, ad alcune tra le più significative immagini di donne sole, alle prime opere incentrate sulla luce, ai paesaggi e alla conclusione con un video finale che rapporta l’artista ai registi che si sono ispirati a lui.

La chicca della mostra è la scannerizzazione del suo sketch book, dove annotava in maniera compulsiva tutto ciò che accadeva e che c’era da fare, sfogliabile in versione digitale nell’apposita sezione.

 

 

Credits

Istituto per la Storia del Risorgimento in collaborazione con l’Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, prodotta e organizzata da Arthemisia Group in collaborazione con il Whitney Museum of American Art di New York.

 

Informazioni:

“Edward Hopper”, dal 1 ottobre al 12 febbraio 2017
Complesso del Vittoriano – Ala Brasini, Via San Pietro in Carcere, 00186, Roma

Orari:
Dal lunedì al giovedì: 9.30 – 19.30
Venerdì e Sabato: 9.30 – 22.00
Domenica: 9.30 – 20.30
(la biglietteria chiude un’ora prima)

Per info e prenotazioni:
tel: + 39 06.8715111

Biglietti:
Intero € 14,00 (audioguida inclusa)

Ridotto € 12,00 (audioguida inclusa)
65 anni compiuti (con documento); ragazzi da 11 a 18 anni non compiuti; studenti fino a 26 anni non compiuti (con documento); militari di leva e appartenenti alle forze dell’ordine; diversamente abili; giornalisti con regolare tessera dell’Ordine Nazionale (professionisti, praticanti, pubblicisti); dipendenti e agenti (muniti di badge) e clienti (miniti di dem nominale) Generali Italia

Ridotto Gruppi € 10,00

prenotazione obbligatoria, min 15 max 25 pax

microfonaggio obbligatorio

Ridotto speciale € 10,00
Guide con tesserino se non accompagnano un gruppo

Universitari € 6,00
ogni martedì escluso i festivi

Ridotto scuole € 5,00

prenotazione obbligatoria, min 15 max 25 pax microfonaggio obbligatorio per le scuole secondarie di 1° e 2° grado

Ridotto bambini € 6,00 
(audioguida inclusa)

bambini da 4 a 11 anni non compiuti

Ridotto Scuola del’infanzia € 3,00

prenotazione obbligatoria, min 15 max 25 pax

Biglietto Open € 16 + € 1,50 di prevendita

Consente l’ingresso alla mostra senza necessità di bloccare la data e la fascia oraria.


Omaggio 

Bambini fino a 4 anni non compiuti; accompagnatori di gruppi (1 ogni gruppo); insegnanti in visita con alunni/studenti (2 ogni gruppo); soci ICOM (con tessera); un accompagnatore per disabile; possessori di coupon di invito; possessori di Vip Card Arthemisia Group; giornalisti con regolare tessera dell’Ordine Nazionale (professionisti, praticanti, pubblicisti) in servizio previa richiesta di accredito da parte della Redazione all’indirizzo press@arthemisia.it)

SPECIALE 2×1 FRECCE TRENITALIA: I possessori di Cartafreccia muniti di biglietto, in formato digitale o cartaceo, con cui si è raggiunta Roma (in una data antecedente al massimo tre giorni da quella della visita) pagando un ingresso intero, avranno diritto a un omaggio per un accompagnatore, valido per l’ingresso immediato in mostra. La stessa agevolazione è valida per i viaggiatori del trasporto regionale, dietro presentazione dell’abbonamento Trenitalia e di documento d’identità.

 

Fonti:
www.ilvittoriano.com

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