“The Vulgar: Fashion Redefined” volgare è bello, il gusto dell’eccesso e della provocazione in mostra a Londra

Vulgarity exposes the scandal of good taste

(La volgarità rivela lo scandalo del buon gusto)

Adam Phillips


Fino al 5 febbraio 2017 alla Barbican Art gallery di Londra si celebra l’eccesso e la tendenza al volgare con la mostra “The Vulgar: Fashion Redefined”.

Potente, provocatoria e scandalosa la parola “volgare” evoca in noi immagini forti e viene spesso associata al cattivo gusto e al kitsch.

In questa esposizione ci si interroga sul confine sottile che divide il buono e il cattivo gusto, il “fashionable” degno di diventare moda e ciò che è destinato ad essere confinato nella categoria del “volgare”.

Attraverso 120 pezzi che vanno dal Rinascimento al 21° secolo la mostra esplora il fascino di tutte le forme che ha assunto la volgarità durante il corso degli anni.

Il centro dell’esposizione è costituito dalla moda, ci troviamo di fronte a creazioni dei più grandi stilisti tra cui:

Walter Van Beirendonck, Manolo Blahnik, Christian Dior, Iris van Herpen, Pam Hogg, Marc Jacobs for Louis Vuitton, Stephen Jones, Christian Lacroix, Karl Lagerfeld for Chloé and CHANEL, Alexander McQueen for Givenchy, Prada, Jeremy Scott for Moschino, Philip Treacy, Viktor & Rolf and Vivienne Westwood,

abiti e accessori che raccontano l’evoluzione del gusto nel tempo.

Una mostra che coglie aspetti ancora inesplorati di un concetto di cui è difficile tracciare i confini.

Non solo stilisti, in mostra anche qualche opera di Dalì, Warhol, Haring e Murakami.

Opere perturbanti tendenti al trash, accusate di essere troppo eccessive, sensuali o kitsch, che in questa esposizione vengono reinterpretate in positivo.

La mostra è suddivisa in sezioni monografiche:

  • Classic Copies
  • The Unique
  • Too Much 18th Century and Ceaseless Century
  • Showing Off
  • Too Big
  • Puritain
  • Too Popular
  • The Vernacular
  • Impossible Ambition
  • Oes and Spangles
  • More Bling
  • The Vulgar Now

 


Tra i pezzi in mostra
ci sono:

uno sfarzoso ed eccessivo esemplare di mantua del XVIII secolo, una crinolina di quasi 2,5 metri di larghezza, l’iconica t-shirt stampa-seno di Vivienne Westwood e Malcom McLaren, la gonna elefante di Walter Van Beirendonck, l’enorme copricapo gonfiabile a forma di labbra.

Uno dei temi della mostra è il legame tra corpo e moda, sull’influenza che uno esercita sull’altro e viceversa.

Ne sono esempio delle calze in pizzo che svelano e al tempo stesso nascondono il corpo femminile, o l’esposizione esagerata delle zone erogene messe in evidenza.

Pezzi in esposizione che lanciano una sfida al buongusto, al perbenismo estetico e al conformismo puritano e che servendosi di artifici seduttivi mirano ad una comunicazione diretta ed immediata col pubblico, anche a costo di scioccarlo.

 

Credits

La mostra è curata Judith Clark e dallo psicoanalista Adam Phillips, organizzata dalla Barbican Art Gallery e resa possibile grazie al supporto di Agent Provocateur.

 

INFORMAZIONI

“The Vulgar: Fashion Redefined”
Barbican Art Gallery, Barbican Centre, Silk St, London EC2Y 8DS, Regno Unito

Dal 13 ottobre 2016 al 5 febbraio 2017

 

Orari
Da sabato a mercoledì: dalle 10.00 alle 18.00
Giovedì e venerdì: dalle 10.00 alle 21.00

 

Per info e prenotazioni
tel:  020 7638 8891

 

Biglietti
Intero: £ 14,50
Pensionati e disoccupati: £12.00
Studenti/14-17: £10.00

 


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