In mostra a Siena ‘Fotografi in Trincea’, quando i soldati fotografavano la guerra

 

E mentre marciavi con l’anima in spalle vedesti un uomo in fondo alla valle
che aveva il tuo stesso identico umore, ma la divisa di un altro colore (Fabrizio de André, ‘La guerra di Piero’)

 

Un bilancio di 65 milioni di uomini mobilitati. Solo in Europa 8 milioni di morti e 20 di feriti. Senza contare la totale distruzione delle economie di tutti i paesi coinvolti. Questo il bilancio di un conflitto che tutti oggi ricordiamo, studiamo e raccontiamo come la ‘Grande Guerra’.

E se è vero che a raccontare la storia sono sempre i vincitori e mai i vinti, oggi a Siena nel Complesso Museale di Santa Maria della Scala, è in corso una mostra che inverte la rotta e dà piena voce a chi quel terribile momento storico lo ha vissuto in prima persona. In Trincea. E in quell’angusto fossato scavato come riparo, vi ha portato ideali, angosce e passioni.

‘Fotografi in Trincea. La Grande guerra negli occhi dei soldati senesi’, questa l’esposizione (visitabile fino al 15 gennaio) che raccoglie oltre 100 immagini scattate da soldati appassionati di fotografia, che nelle loro mani ferite e tremanti, oltre alle armi da combattimento, hanno deciso di stringere un’arma ancora più potente, quella del racconto per immagini.

Foto amatoriali scelte accuratamente da un immenso archivio fotografico e cartaceo, ritrovato grazie a un lungo lavoro di ricerca: immagini, cartoline, diari, lettere. Un patrimonio testamentario di uomini che la storia l’hanno fatta davvero.

Artigiani,
borghesi,
studenti,
aristocratici,
mezzadri.

Ben 36 volti sono stati isolati. Combattenti – dal boscaiolo al futuro generale – sette dei quali morti in battaglia, due congedati per gravi offese fisiche e ventisei  tornati alle loro case, dalle loro famiglie, senza menomazioni  se non quelle del cuore, dell’animo ferito.
Superstiti tornati al completo anonimato, terminato lo sterminio umano e sociale di una guerra di posizione logorante, durata quattro anni, trasformatasi presto in guerra di trincea. Lunghi fossati scavati che divennero la ‘casa dei soldati’. Il luogo dove trascorrevano giornate d’angoscia, di combattimento, di semplici momenti quotidiani.

E allora via, macchina fotografica in mano, a scattare istantanee di guerra e quotidianità, di relax e tensione. La prima grande catastrofe del ventesimo secolo rivive in queste documentazioni fotografiche inedite, custodite dagli eredi dei 36 giovani soldati-fotografi, figli di Siena e della provincia.

Nelle loro immagini ben presenti sono gli effetti dei combattimenti e dei devastanti bombardamenti di artiglieria, i corpi insepolti, i feriti, la devastazione dei centri, alternate a momenti di vista di trincea.

“È in questa straordinaria frattura, semantica e narrativa, che si condensa il senso di questa mostra che rimanda, per la prima volta, la rappresentazione della guerra allo sguardo dell’uomo. Di quei 36 uomini, partiti, con la loro passione, per un lungo viaggio nell’orrore”, afferma Daniele Pitteri, direttore del Complesso museale di Santa Maria della Scala.

Una mostra promossa dal Comune di Siena, patrocinata dal Comitato provinciale per la Prima Guerra Mondiale, che ospita anche quindici dipinti di Giulio Aristide Sartorio – facenti parte dell’ampia collezione del Ministero degli Affari Esteri – realizzati tra il settembre 1917 e il giugno 1918 sulla base di scatti fotografici e di rapidi schizzi colti dall’autore sulla linea del fronte.

Materiale sorprendente, inedito e lontano dall’iconografia ufficiale. In grado di documentare tutti i fronti della guerra ‘15-18’, dal remoto scenario albanese al ben più conosciuto fronte dell’Isonzo, fino al “fronte interno” senese.

La Grande Guerra rivive anche nei brani tratti dai diari, lettere, cartoline e memorie conservate da ufficiali e soldati. Testi che affiancano le immagini nel percorso espositivo e restituiscono la complessa polifonia dei sentimenti maturati nelle trincee, nei ricoveri e nelle retrovie.

Credits: Ufficio stampa Opera-Civita

 

Info utili:
Titolo: “Fotografi in Trincea. La Grande Guerra negli occhi dei soldati senesi”
Sede: Santa Maria della Scala, Siena
Date: 26 ottobre 2016 –  15 gennaio 2017
Biglietti: la visita alla mostra è compresa nel percorso di Santa Maria della Scala
Biglietteria: Tel + 39 0577 534571

Orari:
lunedì-giovedì 10.00-17.00
venerdì 10.00-20.00
sabato e domenica 10.00-19.00
martedì: chiuso

Periodo delle festività natalizie dal 23.12.2016 al 06.01.2017

tutti i giorni 10.00-19.00
venerdì 10.00-22.00
25 dicembre Natale: chiuso

Info e contatti:
www.santamariadellascala.com
infoscala@sms.comune.siena.it
T. +39 0577 534511

 

Fonte: Opera-Civita

 

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