L‘Oman si apre al mondo tra mille paesaggi: le aspre e spettacolari montagne del massiccio Hajjar sono circondate da valli, oasi e villaggi che precedono la vasta distesa desertica con altissime e dorate dune di sabbia .
Il Sultanato è costituito per l’80% da deserto: le principali distese di sabbia sono il Rub’al-Khali e Sharqiyah Sands.
Il Rub’al-Khali,chiamato “quarto vuoto”- a causa della sua estensione, che copre un quarto della penisola arabica – copre una superficie superiore a quella della Francia e non è ancora interamente esplorato.
Scevro da strutture ricettive, inclusi campi tendati fissi, questo deserto può essere scoperto grazie ad escursioni con pernottamento in campi mobili nel deserto da ottobre ad aprile – uno dei modi migliori per apprezzare a fondo la bellezza del luogo.
Tra le tappe da non perdere nella visita al Rub’al-Khali ci sono i quattro siti della “via dell’incenso” Patrimonio Mondiale UNESCO:
- gli alberi d’incenso di Wadi Dawkah;
- i resti dell’oasi carovaniera di Shisr (alle porte della città perduta di Ubar);
- le rovine archeologiche dell’antica Sumhuram, che sovrastano la laguna e l’antico porto di Khawr Rori;
- il museo dell’incenso e annesso sito archeologico, fra i più interessanti dell’Oman.
Il cuore del paese è la grande distesa sabbiosa di Sharqiyah Sands, conosciuta anche come Wahiba Sands, dal nome della tribù beduina che vi abita.
A tre ore dalla capitale Mascate, è facilmente accessibile in giornata con escursioni in 4×4.
È possibile organizzare anche gite di più giorni attraversando il deserto – da nord a sud – in due giornate.
Le notti si trascorrono nelle tende tradizionali oppure in moderni e lussuosi accampamenti corredati di ogni comfort: acqua calda, wifi e tante attività proposte come passeggiate sulle dune, quad, e dune bashing, ovvero uscite con dromedari che riescono ad inoltrarsi là dove gli autoveicoli non possono giungere.
Situata nel punto di incontro delle piste dei carovanieri del Nord e del Sud e antica capitale del paese, Nizwa è composta da antichi edifici, fra cui spicca la grande fortezza portoghese che domina la città e ospita un museo di storia e artigianato omanita.
Molto affascinante è anche il suk con il tradizionale artigianato beduino, tipico delle tribù nomadi, popolazioni molto ospitali che custodiscono le proprie tradizioni e si dedicano al lavoro stagionale della coltivazione della palma da dattero, alla raccolta dei cereali, all’allevamento del bestiame.
Gli uomini appartenenti alle diverse tribù si distinguono per il colore del turbante e per il modo di indossarlo.
Anche le donne indossano abiti estremamente colorati, con pantaloni ricamati e scialli a motivi indiani o africani, che consentono di identificarne l’appartenenza tribale.
Fonti: mslgroup.com
Potrebbe interessarti anche:
https://www.tgtourism.tv/2016/03/giordania-le-meraviglie-del-regno-della-regina-rania-in-un-click-13515/ |
Riproduzione riservata.