Si intitola “Guttuso. La forza delle cose” la mostra dedicata al grande pittore originario di Bagheria – fino al 26 marzo 2017 nella Villa Zito di Palermo – inaugurata in occasione dei 25 anni dalla nascita della Fondazione Sicilia.
Il corpus dell’esposizione è costituito da 47 nature morte, un genere che ispirò moltissimo Guttuso e che costituisce un’abbondante fetta della sua fortunata produzione.
Il pittore analizza – in modo quasi ossessivo – una serie di oggetti che nelle sue tele prendono vita, e diventano protagonisti di spicco grazie alla straordinaria forza espressiva e alla potenza cromatica.
“Se la pittura non penetra l’oggetto e non ne svela le vibrazioni, se non arriva partendo dall’oggetto e dall’osservazione sentimentale di esso alla creazione di un equivalente plastico dell’oggetto non si perviene alla poesia, ma si precipita nella fotografia”, scrive l’artista in un articolo del 1933.
La mostra inizia offrendo alcune opere degli anni Trenta e Quaranta, una prova su tela dell’impegno dell’artista nel testimoniare la drammatica condizione esistenziale dell’epoca, causata dalla dittatura e dalla guerra.
Nel dopoguerra, con Finestra (1947) o Bottiglia e barattolo (1948), è palese il crescente interesse nei confronti della sintesi post-cubista picassiana; negli anni Sessanta la pittura devia verso una dimensione decisamente più meditativa, ed è visibile ne Il Cestello (1959), La Ciotola (1960) e Natura morta con fornello elettrico (1961).
Fine anni Settanta/inizio Ottanta: l’esposizione si conclude con una profonda e continua ricerca del reale, che ha dato la luce a celebri dipinti come Cimitero di macchine (1978), Teschio e cravatte, Bucranio, mandibola e pescecane (1984) che diventano metafore e allegorie del reale.
Il percorso della mostra è arricchito da un prezioso materiale fotografico – tra cui alcune foto inedite – concesse dagli Archivi Guttuso, e da frammenti video messi a disposizione da Rai Teche che raccontano la vita privata e pubblica dell’artista, mostrando anche i luoghi del suo lavoro e delle sue relazioni con importanti scrittori, poeti e registi.
Le opere provengono da prestigiose sedi, tra le quali il MART Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, la Fondazione Magnani Rocca, i Civici Musei di Udine, il Museo Guttuso, la Fondazione Pellin e alcune importanti collezioni private.
Il progetto espositivo è nato dalla collaborazione tra i Musei Civici di Pavia con gli Archivi Guttuso.
La mostra, organizzata da Civita e ViDi e curata da Fabio Carapezza Guttuso e Susanna Zatti si avvale inoltre del patrocinio della Regione Sicilia, dell’Assemblea Regionale Siciliana e dell’Assessorato alla cultura della Città di Palermo.
Fonti: arte.it
“Guttuso. La forza delle cose”
Dal 22 dicembre 2016 al 26 marzo 2017
Villa Zito, Palermo
Orari
Dal martedì al giovedì dalle ore 10 alle ore 17; Venerdì, sabato, domenica e festivi dalle ore 10 alle 19
Aperture straordinarie: 26 dicembre e 2 gennaio. Chiuso lunedì, 25 dicembre e 1 gennaio.
La biglietteria chiude mezzora prima.
Biglietti
Intero € 7, Ridotto € 5 per over 65 anni, under 25, studenti universitari, gruppi di almeno 15 persone, soci Touring Club, soci FAI, convenzionati, possessori della Palermo Card.
Gratuito per minori di 18 anni, disabili con accompagnatore, scolaresche, giornalisti accreditati e guide turistiche.
Il biglietto d’ingresso comprende la visita delle collezioni permanenti di Villa Zito.
Credits
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Fondazione Sicilia
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Sicily Art & Culture
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In collaborazione con Archivi Guttuso e Comune di Pavia – Assessorato alla Cultura e Turismo
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Patrocinio di Regione Sicilia
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Assemblea Regionale Siciliana
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Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo
Curatori
Fabio Carapezza Guttuso, Susanna Zatti
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