La mostra “Il Museo Universale. Dal sogno di Napoleone a Canova”: si apre una nuova stagione per le Scuderie del Quirinale

E quest’Italia, un’Italia che c’è anche se viene zittita o irrisa o insultata, guai a chi me la tocca. Guai a chi me la ruba, guai a chi me la invade.
Oriana Fallaci
La mostra”Il Museo Universale. Dal sogno di Napoleone a Canova”– in esposizione fino al 12 marzo 2017 – inaugura una nuova stagione per le Scuderie del Quirinale, che sono state affidate nel giugno 2016 dalla Presidenza della Repubblica al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, nella veste della società in-house Ales, presieduta da Mario de Simoni.
A passare il testimone è l’Azienda speciale Palaexpo, che ha gestito le Scuderie del Quirinale fino a settembre 2016 – contribuendo all’organizzazione della mostra attualmente aperta al pubblico – con successo: l’ultimo periodo ha visto una serie di fortunate monografiche dedicate a Caravaggio, Tiziano, Lotto, Bellini, Correggio e Parmigianino, Frida Kahlo e Tintoretto, oltre a una serie di retrospettive su epoche e autori di grande importanza, Da “Vermeer. Il secolo d’oro dell’arte olandese” a “Futurismo,1861” passando per la Scultura Buddista Giapponese.
Il Museo Universale. Dal sogno di Napoleone a Canova” racconta la vicenda del recupero dei capolavori italiani dalla Francia dopo Napoleone.
Fu con il congresso di Vienna che lo Stato Pontificio, insieme a varie amministrazioni locali dello Stivale, riuscì a ottenere l’80% del maltolto.
Le opere tornarono a Roma nel 1816, e duecento anni dopo gli stessi capolavori vengono riproposti al pubblico, con lo scopo di sensibilizzare l’unità nazionale italiana attraverso un patrimonio artistico che non ha uguali nel mondo, quale è il nostro.
Inoltre, il recupero di questi pezzi è stato fondamentale per l’apertura di Musei che altrimenti oggi non esisterebbero: è il caso della Pinacoteca di Brera, 
delle Gallerie dell’Accademia di Venezia o della Pinacoteca di Bologna e di quella che oggi è la Galleria Nazionale dell’Umbria.


Curata da Valter Curzi, Carolina Brook e Claudio Parisi Presicce, la mostra vanta un corpus espositivo fatto di capolavori del calibro del Ritratto di Papa Leone X con i cardinali Giulio de Medici e Luigi de Rossi di Raffaello – proveniente dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze – la Strage degli innocenti di Guido Reni – dalla Pinacoteca di Bologna – l’Assunzione della Vergine di Tiziano – dal Duomo di Verona – il Compianto su Cristo morto di Correggio e la Deposizione di Annibale Carracci – dalla Galleria Nazionale di Parma – la Cattedra di San Pietro di Guercino – dalla Pinacoteca di Cento – Il Battista tra quattro Santi di Perugino – dalla Galleria Nazionale dell’Umbria – Saranno presenti in mostra modelli assoluti della statuaria classica come la Venere capitolina –dai Musei Capitolini – o il Giove di Otricoli – dai Musei Vaticani.

Tullio Lombardo - lastra sepolcrale di Guidarello Guidarelli

Tullio Lombardo – lastra sepolcrale di Guidarello Guidarelli

Sarà esposto, in via eccezionale, il Monumento funebre a Guidarello Guidarelli di Tullio Lombardo, leggendario capolavoro della scultura rinascimentale concesso per la prima volta in prestito dal Museo d’Arte di Ravenna.
Fonti: scuderiedelquirinale.it
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