Egitto, ritrovata monumentale statua di 9 metri

Il terreno fangoso di el Matariya, un sobborgo del Cairo, nascondeva una monumentale statua di 9 metri, raffigurante un faraone dalla – per il momento – dubbia identità.

el Mataryia, Egitto

A riferire la notizia è il quotidiano egiziano Al Ahram: un’equipe di archeologi egiziani e tedeschi hanno portato alla luce un colosso di circa otto metri, tra le rovine di quella che fu Eliopoli, città sul delta del Nilo dedicata al dio del sole.

Una scoperta importante anche per l’Egitto, in cui gli antichi complessi monumentali di certo non mancano: il ministro delle AntichitàKhaled al-Anani, ha dichiarato alla Reuters che “si tratta di una delle più importanti scoperte del Paese“.

Accanto alla “gigantografia” del faraone che in un primo momento è stato identificato con Ramses II, divisa in grandi pezzi di quarzo granulare – secondo quanto riportato dal sito Egypt Independentè stato ritrovato anche un simulacro, questa volta a grandezza naturale, di Seti II.

La prima ipotesi sull’identità del faraone è stata causata da due fattori:

  • Il grande tempio di Ramses II sorgeva proprio nella zona dell’antica città di Eliopoli, dove è stata ritrovata la statua,
  • Il faraone Ramses II è noto per aver commissionato la costruzione di molti colossi che lo raffiguravano.

Il ministro delle Antichità egiziane ha spiegato l’errore, in una conferenza svoltasi al Cairo: “Quando abbiamo scoperto la statua, il suo posto, di fronte a un tempio di Ramses II, le sue dimensioni ci hanno portato immediatamente a pensare che fosse Ramses II o una statua riusata da Ramsete II ma appartenente ad un re precedente“, forse, “della XII dinastia come ci sono molti esempi a Heliopolis“.

Alcuni elementi stilistici, come la forma del capo e la struttura del corpo fanno pensare che il faraone ritratto appartenga a un’era più moderna, ma per il momento la sua identità rimane un mistero.

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