Cina, progetto One Belt Road: il ministro Delrio propone l’Italia come porta d’ingresso d’Europa

 

Pechino. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, ha illustrato tutti i vantaggi che i porti italiani del Mar Ligure e dell’Alto Adriatico porterebbero alla Cina nella realizzazione del progetto One Belt Road.

Cina Delrio One Belt One Road

Delrio e il presidente Ndrc

Al centro dei colloqui tra il Ministro Delrio con i suoi omologhi presso il Ministero del Trasporto (MOT) e la Commissione Nazionale per lo Sviluppo e le Riforme della Repubblica Popolare Cinese (NDRC) la proposta dell’Italia come porta d’ingresso per l’Europa delle merci e delle rotte crocieristiche provenienti dall’Asia.

Il Ministro ha, inoltre, evidenziato le significative riforme introdotte dal Piano Nazionale della Portualità e della Logistica in termini di semplificazione dei controlli e delle procedure doganali, di velocizzazione del trasferimento delle merci dalle navi alla ferrovia, di razionalizzazione nella gestione delle infrastrutture portuali e nelle decisioni sugli investimenti ad esse dedicati.

Di investimenti,  il Ministro Delrio ha parlato con l’Amministratore Delegato di ICBC, la più grande banca mondiale per attivi complessivi, che aspira ad ampliare il suo portafoglio di attività internazionali, mostrando uno specifico interesse per il nostro Paese. Oggetto di questo colloquio la comune volontà di individuare progetti concreti, di coniugare armonicamente gli aspetti finanziari con quelli di esecuzione, di rimuovere i potenziali ostacoli e difficoltà che ancora frenano in Italia l’afflusso di capitali dalla Cina.

Il Ministro Delrio ha infine affrontato con l‘Amministrazione cinese per l’Aviazione Civile il tema dell’ulteriore sviluppo delle già floride relazioni aeronautiche tra Italia e Cina. Entrambe le parti hanno auspicato l’ampliamento dei collegamenti diretti tra i due Paesi a condizioni di reciprocità,misure che andrebbero a favorire i flussi turistici in crescita. A tal proposito, Delrio ha sostenuto la richiesta di Alitalia di ottenere migliori condizioni operative sull’Aeroporto di Pechino, esprimendo l’auspicio dell’industria aeronautica italiana per procedure più rapide e semplici di rilascio delle certificazioni sui velivoli.

 

Fonte: da una nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

 

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