Verrà inaugurata domani, 8 marzo 2017, la mostra dal titolo “Colosseo. Un’icona”. Per la prima volta a Roma una grande rassegna racconterà un millennio di storia attraverso l’immagine iconica del Colosseo.
Fino al 7 gennaio 2018 sarà possibile visitare la mostra permanente che sfaterà molti luoghi comuni, uno fra tutti quello per cui sarebbero stati i papi a smantellare il Colosseo. In realtà, “a danneggiarlo significativamente sarebbe stato il terremoto dell’847” ha sottolineato la direttrice scientifica del Colosseo -Rossella Rea- in occasione della conferenza stampa. “Questa mostra ha avuto una lunghissima gestazione, sono stati necessari due anni di elaborazione” ha aggiunto.
Dodici le sezioni della rassegna. Ordinate cronologicamente, sono dedicate alla pittura, all’architettura urbanistica, allo spettacolo e alla letteratura. Ciascuna è chiamata a testimoniare l’eternità e la potenza del monumento.
La rassegna Colosseo. Un’icona va oltre la narrazione dell’età imperiale, per ripercorrere la lunga e intensa vita del sito nei secoli. Dalla vivace e poco nota attività commerciale, residenziale e religiosa che lo caratterizzò nel Medioevo, al fascino che esercitò su grandi architetti e pittori del Rinascimento.
Dal suo trasformarsi in mitico luogo di martirio, poi, dal Cinquecento, in teatro del rito della via Crucis, al suo imporsi dal Settecento come meta privilegiata del Gran Tour di poeti, scrittori e vedutisti.
Mutato in un luogo dell’immaginazione romantica, con sognatori al chiaro di luna e ardimentosi visitatori che morivano per la malaria presa dalle zanzare annidate un po’ ovunque. Dalla fine del Settecento, la riscoperta archeologica, gli scavi e i restauri portarono alla costruzione dei grandi speroni che ancora lo puntellano.
Con l’avvento del fascismo, il Colosseo divenne nuovamente, come in antico, proscenio ideologico del potere. Nel dopoguerra comincia a costruirsi un nuovo mito del Colosseo: l’Anfiteatro Flavio entra prepotentemente al cinema con i film peplum e nei capolavori del Neorealismo italiano, mentre la pop art romana lo consacra al ruolo di icona, che continuerà a rivestire senza soluzione di continuità fino ai giorni nostri.
Credits:
La mostra è curata da Rossella Rea, Serena Romano e Riccardo Santangeli Valenzani. Il progetto di allestimento è di Francesco Cellini e Maria Margarita Segarra Lagunes.
A promuovere la rassegna la Soprintendenza Speciale per il Colosseo e l’area archeologica centrale di Roma in collaborazione con Electa e Coopculture.
Catalogo Electa
La mostra è corredata dal volume The Colosseum Book, che illustra alcuni dei tanti itinerari alla scoperta della fortuna post-antica dell’anfiteatro.
Nunzio Giustozzi, The Colosseum Book, Roma, Electa Editore, 2017, pp. 256.
“Colosseo.Un’icona”
8 marzo 2017- 7 gennaio 2018
Orari
8.30-17.00 dal 8 al 15 marzo
8.30- 17.30 dal 16 al 25 marzo
8.30- 19.15 dal 26 marzo al 31 agosto
8.30 – 19.00 dal 1 settembre al 30 settembre
8.30 – 18.30 dal 1 al 28 ottobre
8.30 – 16.30 dal 29 ottobre 2017 al 7 gennaio 2018
L’ultimo ingresso si effettua un’ora prima della chiusura del monumento
Biglietti (comprensivi delle mostre in corso nell’area archeologica Foro Romano – Palatino – Colosseo)
Intero: 12 euro
Ridotto: 7,50 euro
Riduzioni e gratuità secondo la normativa vigente
Lo stesso biglietto consente, nell’arco di due giorni, un solo ingresso al Colosseo e un solo ingresso al Foro Romano e al Palatino
I biglietti sono acquistabili online sul sito www.coopculture.it. Per evitare la fila leggere con smartphone e tablet il QRcode all’ingresso del monumento.
Tel +39 06.39967700
www.coopculture.it
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