Dal 9 marzo al Museo Mauritshuis de l’Aia ha aperto la mostra “Slow Food. Still Lifes of the Golden Age”.
L’iniziativa è il frutto di un sistema di prestiti e collaborazioni che ha coinvolto istituzioni importanti come il Museo Nacional del Prado di Madrid, la Washington’s National Gallery of Art, l’Oxford’s Ashmolean Museum, per citarne solamente alcune.
Una rassegna dedicata al cibo, in particolare a quello del secolo d’oro olandese, quando la Repubblica delle VII Province Unite era un crocevia di culture e di merci provenienti dalla Cina, dall’India, ma anche dai paesi del Mediterraneo.
Le classi più abbienti della Golden Age amavano la natura morta alimentare. Fu allora che nacque quella che la critica d’arte avrebbe nominato “Foodtopia”: una produzione pittorica raffinatissima, che prendeva spunto dai ricchi banchetti delle classi più facoltose.
Pane, burro, ostriche, mandorle, noci e formaggi di ogni genere accompagnavano i pasti dell’aristocrazia.
I borghesi dell’epoca richiedevano dipinti in cui il cibo potesse fare da protagonista, comunicando il benessere economico lontano dalla mordacchia della miseria delle classi indigenti.
Al Museo Mauritshuis saranno esposte le opere di artisti del calibro di Osias Beert, Floris van Schooten, Nicolaes Gillis, Pieter Claesz, Willem Heda e Clara Peeters. E’ proprio di quest’ultima il dipinto più importante della rassegna -un capolavoro che il museo ha ricevuto nel 2012- “Natura morta con formaggi, mandorle e ciambelline salate”.
A corredare la rassegna anche un food festival per ricordare le prelibatezze raffigurate nelle nature morte.
Info utili:
Titolo
Slow Food. Still Lifes of the Golden Age
Periodo
Dal 9 marzo al 25 giugno
Lun 13.00- 18.00
Mart, Merc, Ven, Sab, Dom 10.00-18.00
Giov 10.00-20.00
Biglietti
Adulti 14 euro
Gratuito per ragazzi di età inferiore ai 19 anni
Credits: Museo Mauritshuis
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