A Torino, la Cappella di Carlo Alberto ha riaperto le sue porte a fine febbraio. Il restauro di questo piccolo e meraviglioso ambiente all’interno del Palazzo Reale è stato diretto da Maria Carla Visconti e Franco Gualano.
Restaurata tra settembre e dicembre del 2016, la Cappella ha cambiato volto grazie alla collaborazione tra Musei reali e Consiglio regionale. Mauro Laus, alla testa dell’Assemblea regionale, vuole essere un esempio per gli altri enti pubici e privati. A riguardo di tutto ciò, il presidente ha detto:
“È frutto di un protocollo avviato nel 2013 e rinnovato lo scorso anno, che punta anche a essere un esempio nel ‘chiedersi cosa facciamo noi’ e non solo e sempre ‘cosa fa lo Stato’.”
Progettata da Pelagio Palagi nel 1837, il restauro non è stato così facile. Hanno dovuto pulire le superfici dal deposito di particellato atmosferico e riparare le fenditure che si erano create nelle porte lignee e nel soffitto. Un lavoro impegnativo, delicato e complesso, visto che alcune parti della Cappella presentavano condizioni critiche.
Ora si svela come una cappella nuova, che ha ritrovato la bellezza, la lucentezza delle coperture d’oro ed i colori originari. Come ha sostenuto la direttrice del Polo reale dei musei, Enrica Pagella, è importante tenere presente che questa trasformazione è stata grazie anche ai disegni ed ai documenti dell’epoca.
È stato un restauro delicato, sì, ma ne è valsa assolutamente la pena.
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