Oxford Economics: nel 2016 prenotate online 13 milioni di notti, Italia in testa

Una ricerca di Booking.com, in collaborazione con Oxford Economics e presentata a Roma nel convegno “L’impatto sull’economia italiana delle piattaforme di prenotazione online dei viaggi”, rivela che in Italia la modalità digitale ha generato circa 13 milioni di notti in più rispetto alle prenotazioni tradizionali.

Secondo i dati emersi, le prenotazioni online hanno creato un giro d’affari aggiuntivo dell’indotto pari a circa 2,3 miliardi di euro.

Sono diversi i vantaggi di cui gode il consumatore attraverso la prenotazione online: oltre ad una minor spesa – la riduzione delle tariffe per gli utenti è di circa il 9,5% per le spese di soggiorno giornaliere (Adr, Average Daily Rate) – si ha una maggiore chiarezza sulla qualità dell’offerta grazie alle recensioni degli altri consumatori e alle foto presenti.

I vantaggi riguardano anche gli operatori alberghieri che hanno una maggiore possibilità di farsi conoscere (soprattutto le realtà aziendali più piccole, magari a conduzione familiare, molto più presenti in Italia rispetto alle grandi catene di alberghi) e di penetrare anche il segmento degli utenti stranieri, con un conseguente aumento dell’occupazione per tutto il settore turistico.

Secondo quanto riporta lo studio, l’Italia è il paese europeo che maggiormente sta puntando sulla prenotazione online: si calcola che le OTA (Online Travel Agency) orientino circa il 35% dei viaggi e circa il 28% delle notti nel nostro Paese, con un 14% dei pernotti complessivi attribuibili all’attività di Booking.com.

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www.booking.com

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