Dalla collaborazione tra l’Istituto Matteucci e la Fondazione Enrico Piceni nascono gli Archivi Boldini-De Nittis-Zandomeneghi.
Gli archivi con sedi a Milano e Viareggio rappresentano un punto di riferimento per quanti – studiosi, musei, collezionisti, amatori, cultori, mercanti e case d’asta – abbiano necessità di attestare, documentare, archiviare dipinti e pastelli dei tre “Italiens de Paris”, ovviamente anche relativi al periodo italiano.
L’accordo s’inquadra nel progetto più ampio d’intesa tra l’Istituto Matteucci e la Fondazione Enrico Piceni concretizzatosi nel giugno 2016 con il comodato del nucleo di dipinti del noto critico, Enrico Piceni.
L’istituto Matteucci e la Fondazione Piceni hanno collaborato per realizzare la mostra “Il tempo di Signorini e De Nittis. L’Ottocento aperto al mondo nelle collezioni Borgiotti e Piceni” in corso a Torino negli Spazi Ersel sino al 28 aprile. In esposizione le opere degli “Italiens de Paris” raccolte da Piceni a partire dagli anni Trenta, grazie ai ripetuti soggiorni nella capitale francese dove ebbe modo di frequentare la Galleria Durand-Ruel, per la quale Zandomeneghi realizzò molta parte della produzione matura.
Tra le opere in mostra Le Moulin de la Galette (1878 ca.), quadro capitale del percorso di Zandomeneghi o “Zandò” – come gli Impressionisti chiamavano il collega – a Parigi.
Fonte: studioesseci.net
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