Da Kandinskij e Matisse a Fontana: l’emozione dei Colori nell’arte in mostra a Torino

 

Finché siamo vivi, siamo vivi. Il colore è la vita. (Etel Adnan)

Il colore è potenza espressiva e spirituale. È la base di ogni pennellata, immagine, leva creativa che anima l’artista e la sua arte. E proprio il colore e i colori sono i protagonisti della mostra che a Torino vede collaborare due grandi istituzioni – il Gam (Galleria d’arte moderna e contemporanea) e il Castello di Rivoli (Museo d’arte contemporanea): L’emozione dei Colori nell’arte, allestita fino al prossimo 23 luglio.

Al centro di tutto c’è l’esposizione di una straordinaria raccolta di 400 opere realizzate da oltre 130 artisti da tutto il mondo, da fine Settecento a oggi:

Paul Klee, Giacomo Balla, Henri Matisse, Hirst, Andy Warhol, Kandisnki, Monrian, Pistoletto, Schifano, Lucio Fontana.

Nomi eccellenti che accompagnano il pubblico alla scoperta della storia, delle invenzioni, dell’esperienza e dell’uso del colore nell’arte, un’indagine che affronta il colore da più punti di vista: da quello filosofico e spirituale a quello neuroscientifico e biologico, più oggettivo. Come vedevano artisti e intellettuali il colore. qual’era la loro concezione a riguardo?

La mostra indaga l’utilizzo del colore nell’arte dando conto di movimenti e ricerche artistiche che si discostano dalle storie canoniche sul colore e l’astrazione, attraverso molteplici narrazioni che si ricollegano alla memoria, alla spiritualità, alla politica, alla psicologia e alla sinestesia.

E così si scopre che l’arte astratta moderna viene analizzata attraverso opere dei seguaci Hindu Tantra (18esimo secolo) e dei Teosofisti (19esimo secolo), che utilizzavano le forma e il colore come fonti di meditazione e trasmissione del pensiero.

E ancora che a fine Settecento una diatriba in merito al colore oppone i grandi Isaac Newton e Wolfgang von Goethe:

Il primo scopre che i colori che vediamo corrispondono a specifiche e oggettive onde elettromagnetiche non assorbite da materiali. Ma Goethe non è d’accordo e, pubblicando nel 1810 la sua Teoria dei colori, afferma che i colori sono prodotti dalla mente e non oggettivi. E scopre il fenomeno degli Afterimage colors, il fatto che l’occhio umano percepisce come immagine residua il colore complementare a un colore osservato con persistenza su di una superficie bianca.

All’epoca vinse Newton il match. Ma dal Novecento, Goethe si prende la sua rivincita con lo sviluppo del relativismo culturale e gli artisti reagiscono con sfumature, esperienze sinestetiche, spirituali e psichedeliche del colore.

Lemozione dei Colori nell’arte riflette sul tema da un punto di vista che tiene conto della luce, delle vibrazioni e del mondo affettivo. Si pone in discussione la standardizzazione nell’uso del colore nell’era digitale, standardizzazione che riduce sensibilmente le nostre capacità di distinguere i colori nel mondo reale.

 

Il pubblico ha così la possibilità di scoprire ed essere rapito da una visione del tutto nuova dell’arte e degli artisti.

Di Goethe ci conoscerà la sua grande competenze di teorico del colore. Di Matisse, con la lezione sul Puntinismo, la sua grande capacità di creare atmosfere vibranti, superfici ritmiche, quasi vertiginosi labirinti pittorici.

E poi Kandisnkij, il padre dell’arte astratta. La sua teoria sul colore che introdusse il concetto di sinestesia fu visionaria per l’epoca ed ebbe grande influenza su tutti gli artisti che lavorarono sul colore. Giacomo Balla, futurista e divisionista italiano che nel 1918 pubblica il Manifesto del colore, uno scritto sull’utilizzo del colore nella pittura d’avanguardia.

Particolare rilievo nella mostra, nata dall’idea della direttrice dei due musei, Carolyn Christov-Bagargiev, avrà la scoperta di Paul Klee, tra i maggiori artisti della prima metà del XX secolo e figura fondamentale dell’astrazione moderna, il cui L’uso ritmico e lirico del colore di Klee si riferisce a un’esperienza sinestetica che ci collega a vibrazioni instabili di diverse aree affettive e sensoriali, di particolare attualità oggi.

“Durante il secolo scorso sono state organizzate numerose mostre sul colore a partire dalle teorie della percezione divenute popolari negli anni Sessanta. Quel tipo di approccio discende da una nozione universalistica della percezione e da una sua pretesa valenza oggettiva, molto distante dalla consapevolezza odierna della complessità di significati racchiusa nel colore”, afferma Carolyn Christov-Bakargiev.

Tra le opere esposte c’è anche l’immenso Lucio Fontana, con il suo uso espressivo del colore che avuto una funzione rivoluzionaria per la storia dell’arte contemporanea. Alcune sue importanti opere sono presenti nella collezione della GAM di Torino – come ad esempio il celeberrimo Concetto spaziale. Attese del 1952 allestito dall’artista nel giardino della GAM di Torino e da lui donato al museo – mentre altre sono state selezionate poiché rappresentative di alcune sue ricerche.

Le opere in mostra provengono da alcuni dei più grandi e importanti musei di tutto il mondo, tra cui: il Reina Sofia di Madrid, il MNAM Centre Georges Pompidou di Parigi, il Paul Klee Zentrum di Berna, il Munchmuseet di Oslo, lo Stedelijk Museum di Amsterdam, la Tate Britain di Londra, la AGNSW Art Gallery of New South Wales di Sydney, la Dia Art Foundation di New York, la Paul Guiragossian Foundation di Beirut, la Fondazione Lucio Fontana di Milano, la Cruz-Diez Foundation di Parigi, oltre che dai due musei GAM – Torino e Castello di Rivoli e da numerose collezioni private.

Titolo
L’emozione dei COLORI nell’arte
Klee, Kandinsky, Munch, Matisse, Delaunay, Warhol, Fontana, Boetti, Paolini, Hirst…

Date
14 marzo – 23 luglio 2017

Luoghi e biglietti
Castello di Rivoli Museo d’arte contemporanea
Orari di apertura: da martedì a venerdì: 10.00 – 17.00 (solo venerdì e solo Manica Lunga: 10.00 – 19.00)
sabato e domenica: 10.00 – 19.00, lunedì chiuso
Biglietti: Intero 8,50€ Ridotto 6,50€ Ridotto per possessori biglietto GAM 6,50€
Ingresso libero tutti i martedì e Abbonamento Musei e Torino Card

Gam – Galleria civica d’arte moderna e contemporanea
Orari di apertura: da martedì a domenica: 10.00 – 18.00, lunedì chiuso
Biglietti: Intero 10,00€ Ridotto 8,00€ Ridotto per possessori biglietto Castello di Rivoli 8,00€
Ingresso libero Abbonamento Musei e Torino Card

Credits: Fondazione Torino Musei

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