Il sultano del Brunei ha acquistato e restaurato l’Hotel Eden di Via Ludovisi, nel cuore della Dolce Vita romana.
Un hotel storico che ha accolto personaggi di ogni genere: da Gabriele d’Annunzio a Maria Callas, passando per Sigmund Freud.
Sono stati necessari 18 mesi di lavori di ristrutturazione per riportare alla luce la punta di diamante romana del gruppo Dorchester.
I marmi provengono dal Pakistan e sono lavorati dagli artigiani di Carrara, le vetrate delle suite sono uniche nel loro genere, il centro benessere è firmato Sonya Darak, il numero 1 in Europa, amatissimo da Leonardo Di Caprio e Gwineth Paltrow.
Naturalmente, anche i prezzi sono i numeri uno al mondo: una notte può costare tra i 900 e 15mila euro.
Più abbordabili i costi del ristorante dello chef stellato Fabio Ciervo e il cocktail bar.
In tutto si parla di un investimento da 105 milioni di euro, la cifra necessaria per la ristrutturazione rimane segreta.
Non è un mistero il sempre più evidente interesse dei fondi stranieri, in particolare arabi, verso le strutture di lusso di Roma.
Dal Regina Baglioni all’Excelsior all’Hotel de la Ville di Via Sistina: sono stati tutti acquistati dal gruppo Katara, un fondo sovrano con sede nel Qatar.
Anche l’Hotel Aleph, appartenente alla catena Boscolo, è stato affidato ad Artic, una società specializzata nel settore alberghiero che appartiene al gruppo Al Faisal Holding, controllato dallo sceicco Faisal Bin Qassim Al Thani.
Ad aggiungersi alla lunga lista c’è pure l’Aldovrandi, sito nel quartiere Parioli, ormai ceduto al gruppo turco Dorgus, dell’imprenditore Ferit Faik Sahenk, tra gli uomini più ricchi della Turchia.
E’ Federalberghi a confermare l’aumento evidente degli hotel a cinque stelle della Capitale.
Negli ultimi dieci anni le strutture di lusso sono aumentate di quasi il 70%. Se nel 2006 erano 21 nel 2016 si è registrato un balzo in avanti che le ha fatte diventare 35. Ad incentivare questi processi sono forse i dati sull’aumento dei visitatori: nel 2015 gli ospiti degli alberghi di lusso sono stati 948mila e circa 2 milioni le presenze.
Quelli che non vedremo mai tra le strade di Roma sono gli alberghi a sei stelle, vietati dalla legge italiana ma molto comuni in città come Dubai.
Info: Federalberghi
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