Napoli, sulle tracce di Totò

Sta Napule, riggina d’ ‘e ssirene, | ca cchiù ‘a guardammo e cchiù ‘a vulimmo bbene. | ‘A tengo sana sana dinto‘e vvene, | ‘a porto dinto ‘o core, ch’aggia fa’? | Napule, si’ comme ‘o zzucchero, | terra d’ammore – che rarità!

Totò

Rumore, colori e motorini che sfrecciano – anche con tre passeggeri a bordo, ma i caschi sono massimo due – questa è la prima percezione quando si entra nel quartiere Stella di Napoli, che comprende Materdei, Borgo dei Vergini, e Rione Sanità.
E’ qui che, nel 1898 nacque Antonio De Curtis, in un primo momento registrato all’anagrafe come Antonio Clemente. La madre Anna sposò il marchese De Curtis, da cui era nato Totò, solo nel 1921, e il figlio fu riconosciuto ancora più tardi..

Sin da giovanissimo Totò dimostrò notevoli passione e talento per il varietà, esibendosi in imitazioni e usando lo pseudonimo di Clerment.

Visse in via santa Maria Antesaecula fino ai 24 anni di età e fu proprio 50 anni fa che, nella vicina basilica di santa Maria della Sanità, il 22 maggio i napoletani gli diedero l’ultimo commosso saluto.

Stella è un quartiere storico di Napoli, e forse quello che meglio la rispecchia in tutti i suoi aspetti: dai meravigliosi palazzi settecenteschi con la facciata scrostata, ai panni stesi fuori dalle finestre, passando per rumorosi mercatini e profumate pizzerie.
L’immenso Totò non lo dimenticò mai: lo portava nel cuore e spesso vi tornava, aiutando le famiglie che ne avevano bisogno. .

Un quartiere decisamente da visitare ma difficile da vivere, pieno di disoccupazione e conseguentemente preso di mira da chi si dedica ad attività illegali. Per tentare di arginare la situazione,  sono nate la fondazione Comunità San Gennaro e la cooperativa La Paranza, che incoraggiano la cultura e la riqualificazione del rione e sono loro che dal 15 aprile – giorno di apertura delle celebrazioni ufficiali per i 50 anni della morte di Totò – guideranno i tanti festeggiamenti.

Fino a luglio, si festeggerà Totò in tutta Napoli, con le iniziative che fanno parte del ricco calendario di appuntamenti “Totò, l’arte, l’umanità” che il comune e la regione Campania dedicano al napoletano più famoso del mondo per ricordare il 50esimo anno della sua scomparsa.
Ma è nei luoghi simbolo del suo rione il cuore pulsante delle celebrazioni, è qui che si organizzano gli eventi più importanti.

Per l’occasione, il quartiere si trasformerà in un museo a cielo aperto: piazzetta san Severo, largo Vita, la basilica di santa Maria della Sanità, l’angolo dell’edificio dove nacque Totò e le catacombe di san Gennaro, le lunghe gallerie di tufo che corrono tra le tombe, diventano i punti di partenza per le visite guidate, intitolate: “Il rione Sanità ancora da scoprire” .

La Comunità san Gennaro ha anche organizzato laboratori enogastronomici e attività per bambini.
Nel frattempo, all’interno della basilica Santa Maria della Sanità, sono state presentate alcune proposte per la riqualificazione di due piazze del rione, mentre in via Vergini verrà installato un busto dell’artista, fortemente voluto dalla gente che ha votato le bozze migliori del progetto.

In Largo Vita, il 15 aprile verrà inoltre inaugurata l’installazione: “Totó, l’uomo tutto d’un pezzo che ha lasciato un grande vuoto”, opera di Giuseppe Desiato. Nel rione sono attesi anche i concerti di musica classica dell’orchestra giovanile Sanitansamble, ispirata all’esperienza del maestro venezuelano José Antonio Abreu, e, in piazza Sanità, il concerto “Benvenuti al Rione Sanità“, con la partecipazione di artisti e cantanti napoletani.

Le passeggiate al rione Sanità sui luoghi di Totò partono dalla bellissima chiesa barocca di santa Maria dei Vergini, dove l’artista fu battezzato; poi proseguono in via santa Maria Antesaecula, dove si trova la casa natale, e alla salita Cinesi, sfondo di due tra i film più rappresentativi di Totò: L’oro di Napoli e Ieri, oggi, domani. Si passeggia, poi, nel giardino degli Aranci, uno dei pochi spazi verdi del quartiere e tra i progetti di riqualificazione meglio riusciti, testimone delle vicende amorose del principe de Curtis.

Poco lontano, ci sono da vedere anche il cortile barocco e la scala decorata con stucchi, del palazzo dello Spagnuolo, dove dovrebbe sorgere un museo dedicato a Totò, e il settecentesco palazzo Sanfelice con la scala ad ali di falco, dove è stato ambientato il film “Questi fantasmi”, trasposizione cinematografica dell’omonima commedia di Eduardo De Filippo. Passeggiando nei vicoli del rione Sanità sarà possibile riconoscere i luoghi che rievocano le scene indimenticabili dei suoi film e che mostrano uno spaccato di Napoli, ricco di fascino e di suggestione. L’ultima tappa è nel quartiere Poggioreale, fuori dal Rione, nel cimitero di santa Maria del Pianto, dove si trova la tomba dell’indimenticato Principe della risata.

In più, dal 12 aprile al 9 luglio al Maschio Angioino, a palazzo Reale e al convento di san Domenico Maggiore sarà allestita la mostra itinerante: Totò Genio” con il celebre baule, i manifesti dei film che lo hanno visto protagonista, alcuni contributi video, foto inedite e costumi di scena.
La mostra è stata curata da Vincenzo Mollica e Alessandro Nicosia, in collaborazione con l’associazione “Antonio de Curtis, in arte Totò”, rappresentata oggi da Elena Articoli, figlia di Liliana de Curtis, e l’Istituto Luce.
Alcuni teatri, inoltre, hanno inserito nell’abituale programmazione spettacoli e omaggi al grande attore, come “Totò che tragedia” al teatro Trianon, in programma il 27 aprile; il 7 maggio, poi, va in scena “La Sinfonia di Totó“, spettacolo musicale ideato e orchestrato da Federico Odling.
Persino gli istituti scolastici hanno organizzato tra gli allievi il concorso: “Totó torna a scuola“, che premierà la miglior rappresentazione di uno sketch teatrale o cinematografico, scelto da una commissione di critici ed esperti. Il Comune di Napoli, inoltre, ha dedicato a Totò l’edizione 2017 del Maggio dei Monumenti, che si intitolerà “O maggio a Totò”, puntando sul gioco di parole.
Tra gli spettacoli va segnalato il 15 aprile all’auditorium del Centro di produzione Rai di Napoli la “Serata Totó”, presentata da Renzo Arbore.

Info: ansa.it, infoturismonapoli.it

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