Roma, weekend di controlli per Polizia e Carabinieri

Non si arrestano i controlli da parte della task force del Comando Generale di Polizia Locale effettuati  in Via Cavour,  dove ieri sono state verificate dieci attività tra somministrazione e vicinato.

Forte la presenza di minimarket gestiti da extracomunitari, perlopiù cittadini di nazionalità cinese e bengalese, che in molti casi non rispettano le più elementari condizioni igieniche di vendita dei prodotti.

E’ di due titolari denunciati per frode in commercio il bilancio dell’operazione, che ha messo in evidenza contraffazioni rispetto alle indicazioni geografiche o di denominazione di origine dei prodotti agroalimentari.
In sostanza alcuni alimenti venivano spacciati per DOP o IGP quando non lo erano. Sequestrati in un  negozio gestito da  cittadini di nazionalità cinese oltre 200 prodotti tessili privi dell’indicazione riportante la composizione fibrosa.

Elevate sanzioni amministrative per occupazione abusiva di suolo pubblico  e per insegne e faretti non autorizzati, per un valore di circa 10.000 euro.

Giorni di controlli anche per i Carabinieri.  Ieri pomeriggio, nel quartiere Prati è andata in scena la celeberrima truffa del pacco, come la ricordiamo nei più famosi film degli anni 90. E è così che a finire truffato è stato un cittadino del Senegal di 25 anni, che sperava di fare un affare comprando un mela-fonino, del valore di oltre 600 euro, al prezzo stracciato di 60 Euro. A monitorare i loro movimenti a distanza, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Trionfale che, dopo averli visti mettere a segno la truffa, sono intervenuti e li hanno arrestati. Si tratta di un 29enne e un 41 enne di Napoli, già noti alle forze dell’ordine.

I due, truffatori di professione, come testimoniano i loro precedenti, in trasferta da Napoli,  sono sbarcati nella Capitale con il loro kit e dopo aver affittato due scooter, hanno raggiunto il luogo dove hanno deciso di mettere a segno la truffa. E poi via a caccia della vittima, straniera possibilmente, perché l’italiano oramai non ci casca più, come hanno confidato loro stessi ai militari.

La tecnica è ormai collaudata, fanno fiutare l’affare imperdibile ad un prezzo stracciato alla vittima, che ha modo anche di toccare con mano e verificare il prodotto, poi all’atto dello scambio soldi/merce, con mossa fulminea, i truffatori sostituiscono la custodia contenente il telefono vero con un’altra contenente una mattonella: il “pacco”.

Ieri pomeriggio, in via Cola di Rienzo, i due però dopo la truffa allo straniero sono stati bloccati dai Carabinieri che li hanno arrestati e portati in caserma. Nei sottosella dei due scooter, presi in affitto, sono stati rinvenuti due telefoni cellulari, 5 astucci neri e diverse mattonelle che servivano per simulare la presenza del telefono nella custodia.

Dopo l’arresto i truffatori sono stati portati in caserma e trattenuti, in attesa del rito direttissimo, dovranno rispondere del reato di truffa aggravata in concorso.

Da due note stampa Questura di Roma, Carabinieri

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