Si festeggiano i 90 anni del rientro di Salvatore Ferragamo in Italia con “1927 Il ritorno in Italia. Salvatore Ferragamo e la cultura visiva del Novecento”, in mostra fino al 2 maggio 2018.
Fino al 2 maggio 2018, in mostra presso il Museo Ferragamo “1927 Il ritorno in Italia. Salvatore Ferragamo e la cultura visiva del Novecento” per celebrare i 90 anni del suo rientro in Italia. È curata da Carlo Sisi.
Nel 2017 ricorrono novant’anni dal ritorno di Salvatore Ferragamo in Italia, nel 1927, dopo dodici anni trascorsi negli Stati Uniti.
Lo stilista scelse di stabilirsi a Firenze per la sua riconosciuta centralità nella geografia del gusto e dello stile nazionali. Era un momento storico scandito da molti ritorni: ritorno all’ordine, al mestiere, alla grande tradizione nazionale.
Proprio in Shoemaker of Dreams (1957), le sue memorie, Salvatore Ferragamo disse riguardo Firenze:
“Mentre vagavo per la città in una dolce notte estiva, cominciai a gustarne in pieno la bellezza e pensai che forse lì avrei potuto realizzare il mio sogno.”
In occasione dell’anniversario del suo rientro, il museo ha ideato un progetto espositivo che apre una panoramica sull’Italia degli anni venti. Fu un decennio di sperimentazioni e cambiamenti, condotti con mente aperta.
La mostra racconta questo attraversamento nella cultura del tempo, sviluppandolo per capitoli. Il fil rouge del percorso è il viaggio in transatlantico che lo stilista compie per tornare in Italia.
Esso viene inteso come metafora del suo itinerario mentale attraverso la cultura visiva dell’Italia degli anni venti, da cui estrae le tematiche e le opere che influenzarono il suo lavoro.
Non vengono trascurati nessuno degli aspetti culturali e sociali che contraddistinsero la rinascita civile del primo dopoguerra, alla vigilia dell’autoritaria affermazione del regime fascista.
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