A Pordenone una mostra sulla Pop Art italiana dal 13 maggio al 8 ottobre

La Galleria d’arte moderna e contemporanea Armando Pizzinato di Pordenone ospita la mostra “Il mito del Pop. Percorsi Italiani” dal 13 maggio al 8 ottobre 2017.

Al centro dell’esposizione un’analisi sulla Pop art italiana, con un focus sulla “Scuola di Piazza del Popolo” di Roma e sulla scena milanese nell’epoca del boom economico.

A Roma operano Mimmo Rotella celebre per i décollages – collages di manifesti pubblicitari strappati, Franco Angeli famoso per lupe e le aquile romane, ma anche per Half dollar, una banconota americana serigrafata, Tano Festa, con le sue riletture di Michelangelo e di altri celebri maestri del passato e Mario Schifano, che reinterpreta in pittura le icone pubblicitarie della “Coca–Cola “e della “Esso”, o foto storiche (come nel celeberrimo Futurismo rivisitato, del ’66).

L’altro centro propulsivo della Pop Art italiana è Milano, e il suo cuore è lo Studio Marconi, dove nel ’65 espongono in una mostra, insieme a Schifano, Valerio Adami, Emilio Tadini e Lucio Del Pezzo.

Artisti che guardano più all’Europa che all’America ne sono un esempio le soluzioni kitsch di Enrico Baj, influenzate dal dadaismo e dal surrealismo, l’ibridazione di metafisica dechirichiana e iconografia da fumetto di Adami e la vena “narrativa” di Tadini che acquisisce, grazie al contatto con la Pop Art, una maggior sintesi dell’immagine e l’impulso a inserire nella figurazione oggetti appartenenti al mondo reale e quotidiano.

Credits

Il mito del Pop. Percorsi Italiani

Curatori: Silvia Pegoraro

Promotori e organizzatori: Assessorato alla Cultura del Comune di Pordenone, in collaborazione con l’Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione Friuli Venezia Giulia.

Informazioni

Il mito del Pop. Percorsi Italiani

Pordenone, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Armando Pizzinato – Viale Dante, 33

 

 

13 maggio – 8 ottobre

Orari: da mercoledì a domenica: 15.00 – 19.00;

Costi del biglietto:

Intero € 3,00

Ridotto € 1,00.

Sito: www.artemodernapordenone.it

Fonte: www.studioesseci.net

 

 

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