Dall’Olivo di Capri, a Villa Aldrovandi al Mercato Centrale di Roma Termini, Oliver Glowig ha scelto di rendere pop le sue due stelle michelin.
”La tavola il vino e la dispensa” questo il nome del ristorante gourmet a portata di portafoglio, sotto il marmo portoghese della ‘Cappa Mazzoniana’ opera dell’architetto Angiolo Mazzoni.
Curiosità: il Mazzoni fu uno dei più importanti ingegneri e architetti futuristi, ebbe l’incarico di progettare la stazione Termini, incarico che svolse tra il 1925 e il 1944. Gli ambienti recentemente riqualificati erano destinati al dopolavoro dei ferrovieri.
Arredo metropolitano, cucina a vista e piatti stellati distinguono la nuova location dello chef, dove l’italiano la fa da padrone: per descrivere le ricette sono rigorosamente usati solo termini italiani, per esempio fois gras diventa scaloppa.
Abbiamo assaggiato
Scaloppa di fegato grasso d’oca con sorbetto di cipolla rossa e lamponi
La sensazione di grasso sul palato si attenua nel sorbetto.
Per chi vuole provare un’alternativa al gusto classico del fois gras.
Lo stellato Eliche cacio e pepe ai ricci di mare
conferma la straordinarietà che gli ha fatto assegnare la stella, da non perdere.
Baccalà in crosta di pane con insalata di pomodori sedano olive e capperi
Cottura, lavorazione del baccalà, equilibrio degli ingredienti, tutto eccellente.
Spuma di caprino con rabarbaro, fragole e sablè al fior di sale
Buona la combinazione, forse osata la scelta del rabarbaro.
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