Ultimi giorni per la mostra “Arthemisia Gentileschi e il suo tempo”

Mancano pochi giorni alla chiusura della mostra Artemisia Gentileschi e il suo tempo, che continua a registrare uno straordinario successo di pubblico, con 120 mila visitatori dalla sua inaugurazione.

I temi crudi, i colori abbaglianti e i controversi personaggi delle opere della Gentileschi hanno saputo creare un coinvolgimento emotivo negli spettatori che – fin dai primi giorni di mostra – hanno subito il forte fascino di una delle più grandi pittrici della storia.

Una larga partecipazione da parte del vasto pubblico che ha potuto con l’occasione riscoprire anche le meravigliose sale del piano nobile di Palazzo Braschi riaperte appositamente per ospitare la ricchissima retrospettiva.

Visto il grande successo, per l’ultimo fine settimana di apertura, venerdì 5 e sabato 6 maggio, l’ingresso sarà consentito fino alle ore 23.00 (ultimo ingresso ore 22.00).

Inoltre, il 5 maggio alle ore 17, nelle sale della mostra il pubblico avrà anche l’occasione di partecipare all’Intervista impossibile ad Artemisia, evento organizzato in collaborazione con Radio Vaticana.

 La mostra allestita al Museo di Roma a Palazzo Braschi, con il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, promossa e prodotta da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia Group e organizzata con Zètema Progetto Cultura, consente al visitatore di ripercorrere l’intero arco temporale della vicenda artistica di Artemisia Gentileschi e conoscere la vita e le opere dell’artista a confronto con quelle dei colleghi: circa 100 sono in totale le opere in mostra, provenienti da ogni parte del mondo, da prestigiose collezioni private come dai più importanti musei in un confronto serrato tra l’artista e i colleghi frequentati a Roma, a Firenze, ancora a Roma e infine a Napoli.

L’esposizione nasce da un’idea di Nicola Spinosa ed è curata dallo stesso Spinosa per la sezione napoletana, da Francesca Baldassari per la sezione fiorentina, e da Judith Mann per la sezione romana. È accompagnata da un catalogo edito da Skira che dà conto dei diversi periodi artistici e umani di Artemisia e riporta le schede delle opere esposte, frutto dei più recenti studi scientifici e degli ultimi documenti rinvenuti.

 

Da una nota stampa Zètema

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