Viaggio in Argentina, Salta la Linda

Ogni viaggio lo vivi tre volte: quando lo sogni, quando lo vivi e quando lo ricordi

Di Salta si dice che è tan linda que enamora, ed è vero.
Soprattutto se ci arrivate dalla sempre più internazionale Buenos Aires, e se è il vostro primo viaggio in Argentina.
Se è questo il vostro caso, la prima impressione nel vedere Salta si potrebbe tradurre con la frase: “ah, finalmente sono in Sud America”!

Ora traduciamo la frase in immagini, cercando di rendere giustizia a questo incredibile luogo ai piedi della cordigliera delle Ande, nel sud ovest dell’Argentina.

Salta, Argentina ©Marianna de’Micheli

Salta è una città di origine coloniale che prende il suo nome dall’omonima provincia, con un bellissimo centro storico fatto di palazzi, cortili e abitazioni nello stile architettonico tipico di questo genere.

Catedral Basilica de Salta, Santuario del Señor y Virgen del Milagro ©Marianna de’Micheli

La parte più antica si articola intorno a una piazza centrale, su cui si affaccia la bellissima Cattedrale – che custodisce una reliquia molto importante, una Madonna del Miracolo in legno: nel 1856 la città fu quasi totalmente distrutta da un terremoto, e sembra che l’unica cosa che si salvò fu la statua della Vergine.

Non per niente la Cattedrale di Salta è un luogo di pellegrinaggio, e sia locali che stranieri usano scrivere su un libro all’interno della chiesa le grazie desiderate. Ma non solo la Cattedrale: bellissime anche la Iglesia de San Francisco, e il Convento de San Bernardo, un monastero – dichiarato monumento nazionale – che risale alla fine del XVI secolo.
Una curiosità: le sculture lignee che decorano il portone del convento sono state scolpite dalle popolazioni indigene nella seconda metà del ‘700.

Un’altra cosa da visitare assolutamente a Salta, è il Museo Archeologico di Alta Montagna: una vera e propria escursione nel mondo dell’antica cultura Inca, tra itinerari, oggetti, e resti umani – soprattutto di bambini “donati alla terra”, un antico rito sacrificale della civiltà incaica che prevedeva l’abbandono di bambini addormentati tra le montagne perché si ricongiungessero ai defunti della famiglia.
Un consiglio: all’interno del museo la temperatura è bassa, quindi portate un golf o una giacca con cui coprirvi.

A proposito di clima, nel Salta l’estate è caldissima, mentre gli inverni sono ovviamente più soggetti a temperature rigide, complice l’altezza.
Ma il clima è tendenzialmente secco e il sole è sempre piuttosto forte, anche in inverno è facile percepire i raggi caldi nelle ore centrali della giornata.
Quando scende la notte, al contrario, le temperature scendono in modo inaspettato.

Se soffrite molto il caldo e capitate a Salta in estate, optate per alloggiare nella Quebrada San Lorenzo, un quartiere residenziale a circa 20 minuti dalla città.
Tra boschi, ruscelli e cascate è anche il luogo ideale per un’escursione in giornata.

Per godere della vista della città e la natura circostante, ritagliatevi un po’ di tempo per arrampicarvi sul Cerro San Bernardo, la collina più alta dei dintorni. Se volete fare un po’ di sport, sono poco più di 5 km di salita, altrimenti c’è la cabinovia.

Se avete intenzione di passare qualche giorno nel Salta, a circa due ore e mezza di macchina dalla città, vi aspetta un’avventura che non dimenticherete facilmente.
Si tratta di un minuscolo paesino nella regione di Jujuy, a nord del Salta e confinante con la Bolivia: Purmamarca.
Già durante il viaggio in macchina vi renderete conto del repentino cambiamento del paesaggio, man mano che vi avvicinerete vedrete la montagne cambiare in un paesaggio che ha molto del deserto – soprattutto vi divertirete a notare che le macchie verdi che spuntano dalle rocce rossastre non sono alberi, ma cactus.

Purmamarca, Jujuy

Purmamarca, Jujuy ©Marianna de’Micheli

Il piccolissimo paese è interamente dedito al turismo, eppure riesce a mantenere l’aspetto di un luogo decisamente non turistico, complici le 500 anime che lo abitano.
A parte i negozi artigianali – passate nella boutique del signor Lobo, il primo sulla sinistra entrando nel paese – e il grande mercato, la vera meraviglia di Purmamarca è la sua posizione: nel mezzo del Cerro de los Siete Colores, la pittoresca montagna dalle rocce colorate famosa in tutto il mondo.

Purmamarca, Jujuy

Purmamarca, Jujuy ©Marianna de’Micheli

Grazie al boom dei visitatori che hanno esplorato questo luogo straordinario negli ultimi dieci anni, hanno aperto vari Hotel e B&B – appena fuori dal centro abitato – lussuosi e dotati di ogni comfort.
Bellissimo l’Hotel Manantial del Silencio, ad appena dieci minuti a piedi dal paese.

Il clima qui è tipicamente desertico, quindi caldo secco e torrido durante il giorno, gelo durante la notte.

E già che siete lì, se riuscite a fare pace con l’idea di mangiare un animale dall’aspetto così simpatico, dovreste provare lo spezzatino con carne di Lama, patate e legumi.


Oppure le meravigliose empanadas, specialità argentina in generale, ma del Salta – ma sono ottime anche a Jujuy – in particolare, tanto che in Bolivia le chiamano salteñas!

Da un reportage di viaggio di Marianna de’Micheli

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