Il Governo delle US Virgin Islands ed AirBnb hanno confermato il primo accordo sull’imposta nei Caraibi, che consente alla piattaforma di raccogliere la tassa relativa agli alloggi pari al 12.5 %, per conto del proprietario, e di rimettere quest’imposta al Virgin Islands Bureau of Internal Revenue (BIR).
L‘accordo crea inoltre un’ulteriore opportunità per attirare visitatori alle US Virgin Islands. Vari accordi sono stati firmati nell’area caraibica e con la Caribbean Tourism Organization (CTO) per creare una regolamentazione per il crescente trend di questa comunità di “home-sharing”.
L’AirBnb si fa carico “di raccogliere e pagare le imposte per conto dei propri associati – si legge nella nota dell’ufficio stampa delle US Virgin Islands – e, oltre ad osservare le regole, mettere gli associati nella posizione di portare benefici al proprio paese ed alle proprie comunità sociali”.
Il dialogo con AirBnb è stato favorito anche dalle politiche di sostegno all’industria del turismo da parte del Governo delle US Virgin Islands. L’obiettivo dell’attuale amministrazione dell’arcipelago, presieduta da Kenneth E. Mapp, è anche quello di diversificare l’industria turistica.
Fonte: Ufficio Turismo Isole Vergini Usa
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